Necci Walter

Walter Necci

Il maestro Walter Necci vive ed opera a Roma

Cell. 392.7304447

e-mail: walternecci@live.it

BIOGRAFIA

Walter Necci nasce a Roma nel 1951 e qui matura la sua vocazione artistica.

Da sempre sente il bisogno di comunicare i suoi stati d’animo e le sue percezioni attraverso la sperimentazione dei più svariati materiali e modi di lavoro.

Lo testimoniano i suoi dipinti, dove sono usate polveri, fiamma, aria compressa, smalti, pennelli e laminati plastici, che danno forma a composizioni emozionali dove gli oggetti, tolti alla loro primordiale funzione, acquistano un alone d’interesse artistico.

Sembra quindi naturale trovare o scoprire nella bilanciata orchestrazione cromatica sempre nuove forme luminose, che la ragione e l’immaginazione hanno il dono di materializzare in un inesauribile gioco formale.

Una sperimentazione che si ripete e si rinnova da un periodo all’altro. Nelle sue opere si evidenzia la trasformazione della materia, da sempre in simbiosi con gli artisti, trasmettendoci il segnale antesignano dell’arte che continua a vivere non solo guardando al passato ma proposta con le proprie inventive.

Nonostante egli lavori con tematiche d’avanguardia e sullo stesso tema insista caparbiamente, non è mai appagato in pieno. L’artista , con la peculiarità del suo punto d’osservazione, rimuove gli scenari consacrati della cultura di classe cosi che l’avvenimento, il prodotto artistico, diventano la sintesi delle tensioni dell’anima.

PENSIERO SULL’ARTE: l’artista attraverso le ombre cerca di rendere il visibile più profondo; le sue opere, che sanno trasmettere messaggi, svelano a poco a poco il loro significato , sollevando  dubbi  e domande, inducendo l’osservatore ad una introspezione, capaci di trasportarlo contemporaneamente in ricordi di vita vissuta o in pensieri di vita proiettati al futuro.

Il veicolo di trasmissione che sceglie è l’unica chiave d’interpretazione per chi osserva e cerca di capire. Rapido e limpido deve essere lo strappo emotivo di chi assorbe l’opera, il rimando al quotidiano deve essere trasparente, lucido. L’opera vuole essere un prolungamento del pensiero dell’artista e della sua visione del mondo, un contributo, sarebbe un errore percepirlo diversamente, verrebbero a mancare le premesse di un confronto sereno fra autore e lettore.

LA  CRITICA

“Sono le emozioni che contano!

Come si giunge alla concezione di un’opera? Quali sono i rischi nel mettersi in gioco provando  a soddisfare le ambizioni di ciò che l’anima decreta? L’essere artista quante difficoltà impone? E ,soprattutto, quanto inesplicabile e angusta può essere la scelta di proporre un cambiamento? Siamo di fronte alle opere di Walter Necci, pittore romano, classe 1951, conosciuto già da giovanissimo come ottimo artista figurativo,  noto oggi, nell’ambiente romano e internazionale,  per la feconda  rivoluzione artistica evidente, anche ad occhio inesperto. Cosa l’arte ci svela è sempre un mistero, sono le emozioni che contano! Materiali di scarto, polveri di marmo, resine e colori a olio forgiati dalla fiamma o dall’aria compressa, forme astratte o corporee colme di espressione, di significato. Non solo quadri ma anche scultura. Il ferro, piegato e saldato dalla propria volontà,  giunge finalmente a definire una  concreta  leggerezza, sobrietà e grazia.   L’alchimia, la scoperta proposta da nuova materia, la continua sperimentazione  nella ricerca di oggetti ricollocati sulla tela rendono  la composizione spontaneamente naturale raggiungendo così un nuovo alone artistico facendone  perdere il proprio naturale concetto di utilizzo. Un cuore dorato  attraversato da un filo filato, un manichino incastonato fra veli, resine e reti metalliche, una chitarra custodita dal dramma. Ecco, in queste opere una sintesi della creatività e dell’estro  di Walter Necci”

(Edoardo Marino)