Impedovo Pier Luigi

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Il maestro Pier Luigi Impedovo vive ed opera a Roma

Cell.339.8705095

e-mail: pierluigi.impedovo@gmail.com

BIOGRAFIA

Pier Luigi Impedovo, nato a Roma, già vignettista ufficiale del “Vernacoliere”, ha pubblicato nel 2010 e 2011 per conto del Refuso editore libri di satira politica (Saldi di fine stagione e Vacca libera tutti). Ha pubblicato anche per periodici di cultura laica e quotidiani on line.

Partecipa per la prima volta ad una mostra di pittura nel mese di marzo 2016 presso la galleria d’arte “Coronari 111” in una collettiva aderendo al bando concorso “Anime Nude” e viene nominato artista del mese presentando l’opera “Attrazione primordiale”.

Nei mesi di giugno e luglio 2016 partecipa alla mostra “Finestre sull’anima” sempre organizzata dalla galleria Coronari 111.

Il 22 ottobre 2016 lo studio d’arte Noesi Arte e Architettura gli organizza la prima personale intitolata “Il Quinto Stato”.

Nel mese di Febbraio 2017 viene premiato alla manifestazione “The ARTISTs 2016 – III EDIZIONE , un premio istituito da Coronari 111 ART GALLERY ROMA nel 2014 con l’espressa volontà di selezionare Artisti che, durante l’anno precedente si sono contraddistinti per qualità espressiva e attrattiva dei propri lavori.

Nel mese di aprile 2017 vince il primo premio allo mostra concorso “Amor per Roma” organizzato dalla Tornatora Art Gallery.

Selezionato ma non partecipante ad Arte Salerno 2017 Premio Internazionale di Arte Contemporanea

Vincitore, con il quadro “La legge universale dell’economia”, nella sezione pittura figurativa, del “Premio Internazionale Arte Milano” tenutosi a Milano il 25 Luglio 2017 presso il Teatro dal Verme. Presidente della Giuria: Prof. Vittorio Sgarbi.

Selezionato per partecipare al Trofeo Internazionale D’Arte  “Eccellenze Museali“, evento che sarà  inaugurato da Vittorio Sgarbi, il 12 settembre 2017   presso il complesso Museale Guglielmo II  sito  a Monreale, (4 opere esposte di cui 3 a titolo gratuito come premio del Premio Internazionale Arte Milano)

Le opere dell’artista, che potrebbero essere definite neo espressioniste o neo realiste, mettono in risalto il bisogno di socializzazione umano nelle sue forme quotidiane di aggregazione volontaria o forzatamente indotta. Ne emerge una dimensione di solitudine esistenziale in cui l’individuo appare talvolta rappresentato in modo grottesco, talvolta spersonalizzato, ma sempre e comunque, mentre manifesta quel bisogno ineludibile di aggregazione e appartenenza, sia conscio e sia inconscio.

La formalizzazione di tale concetto non può essere dissociata dall’intento personale e accuratamente perseguito da parte dell’artista, di comunicare una visione critica e ironica della società contemporanea, dei suoi valori imposti, del suo condizionamento e del suo linguaggio. Emblematica la rappresentazione di una concezione, in senso involutivo, del nuovo “ordine” sociale, che dopo aver visto il susseguirsi storico delle oligarchie o classi dominanti, e dei valori da queste trasmesse (nei secoli la chiesa, la nobiltà, la borghesia, il proletariato), vede affacciarsi ed imporsi l’emergente “quinto stato” (parodia del “quarto stato”) assoggettato al condizionamento passivo di tipo consumistico che lo ha privato di una propria identità culturale a vantaggio di un’elite invisibile che ne governa ogni azione e decisione.