I nuovi filoni storici del III° millennio
ARTE IN MUSEO
GLI AUTORI DELLA STORIA
a cura del critico letterario e di arti visive Carla d’Aquino Mineo
Si scopre di vivere oggi in una dimensione nuova, diversa che porta con sé il retaggio della storia, aprendosi verso un periodo post-contemporaneo nel cui solco, l’esperimentazione continua oltre l’avanguardia stessa per ricostruire e riproporre con intenti innovativi, i mezzi peculiari dell’arte che distinguono ogni artista nella sua valenza e autonomia stilistica. Dopo il capitolo storico di filoni, tendenze e svecchiamento di tutto ciò che appartiene a dettami accademici, i maestri d’oggi del Centro Accademico Maison d’Art di Padova propongono scuole diverse e linguaggi d’arte diversi, tra tradizione ed avanguardia per stravolgere e rinnovare ciò che ha costituito le basi del percorso evolutivo della storia dell’arte internazionale.
Stefania Di Dio – S. Lucido – Cosenza – Scultura di grande impatto emotivo e carica di simbologie, grezza ed arcaica, interpreta l’Archetypus IV° con un supporto onirico, legato alla storia dell’uomo ed alla sua spiritualità nel vigore espressivo, tesa a raccontare un mondo passato per riscoprire nei tratti formalistici e psicologici la potenzialità d’espressione di una civiltà storica che tutt’ora affascina per un inedito linguaggio d’arte.
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari – Segni e colori si armonizzano nella calda e solare luminosità, che determina un’unità concettuale con una tensione espressionista, verso un’imprevista ed estemporanea spazialità astratta, mentre sconfina nell’immaginario con alternanza di motivi, tra linee curve e rette che richiamano esiti surreali in luoghi d’infinito nel nuovo stile Astratto Italiano – La Musa Italiana per un inedito filone d’arte.
Liberato Greco – Melissano – Lecce – La marina notturna si apre al nostro sguardo, mentre incantano i riflessi speculari dell’acqua, risalendo la china d’una lirica fantasia che si fa sogno. E’ questo il valore primario del dipinto: cogliere la bellezza di un attimo del reale per condurla nell’immaginario di un sogno, verso un mondo sempre nuovo nella luce del ricordo che affiora nella morbidezza dei colori, tra improvvise accensioni in una romantica e metafisica trasfigurazione delle armonie naturali per un nuovo linguaggio d’arte.
Alfredo Pavone – Pesaro – Momenti di squisita poesia si svelano nella raffinata veduta marina in controluce, che esprime, mirabilmente l’armonica bellezza di un tramonto al calar del sole nelle preziose trasparenze delle calme acque con i suoi riflessi speculari, rivelando un’antica patina pittorica nell’immediatezza impressionista dal gusto ottocentesco, improntata da un’avvolgente luminosità che stempera il colorismo, mentre si unisce ad una singolare finezza di notazioni particolari nell’illusione ottica di una profondità prospettica che va al di là della stessa narrazione figurativa per percorrere una sentita dimensione interiore nell’intensità emozionale per un nuovo stile d’arte.
Antonio Cantiello – San Felice (SP) – La tematica della narrazione figurativa si snoda, tra il sacro, l’eroico ed il profano con una calma aderenza al mondo reale in soffusa luminosità, mentre i soggetti si stagliano dallo sfondo terroso in sintesi compositiva caravaggesca, per emergere, tra gli effetti chiaroscurali nella morbidezza dell’incarnato, sapientemente modellato da una luce antica che determina un senso plastico alle raffigurazioni di tradizione classica nel metafisico per un nuovo linguaggio d’arte.
Concetta Daidone – Pineto – Teramo – Il dipinto svela l’emozione d’animo: è un orizzonte che si apre all’immaginario in libera fantasia astratta, tra accentuazioni surreali. dove l’apparizione inconsueta dei dati figurali percorre un dinamismo visivo che s’abbandona alle suggestioni cromatiche del colore nelle squisite morbidezze e nelle improvvise accensioni di luce, uscendo dalla fisicità dell’immagine, mentre la narrazione visionaria accompagna la fuga dei pensieri, tra realtà ed astrazione surreale nella poetica dell’immaginario, che sublima il sogno per un nuovo stile d’arte.
Franco Carletti – Siena – In forma astratta e figurale emerge nel fiammeggiante tramonto la figura di donna, tra inserti di giornale che insieme costruiscono la tridimensionalità della veste nell’impostazione geometrica in un equilibrio armonico, tra superficie e volume, componendo una nuova visione onirica del surreale per un‘inedita idea d’arte.
Margherita Casadei – Ravenna – La pittura è una finestra che si apre all’incanto, tra lievi pennellate impressioniste che seguono la morbidezza del colore nell’argentea luminosità, armonizzando la visione nella sospensione di un mondo chagalliano, dove il sogno rivive ed aleggia nell’immensità dei momenti vissuti, risalendo una lirica fantasia nel fascino della magia che percorre l’immaginario collettivo alla luce di una memoria ricreata per una nuova modalità d’arte.
Vincenza Costantini – Roma – Tratte con abile modalità grafica da un impeto fantastico, emergono accanto a simboli naturali figure femminili, come eburnee ninfe, colte nella loro bellezza e coperte da chiome fluenti, delicatamente immerse nella rigogliosa vegetazione, tra fiori e foglie per farci percepire un arcano da svelare nel mistero della loro essenza in un sogno surreale ed in afflato con l’armonia universale per un nuovo stile d’arte.
Maria Giulia Cherubini – Massa (MS) – Emozioni e sensazioni sono trascritte nel bassorilievo in terracotta con palese freschezza di invenzioni, piene di vitalità espressiva, creando una nuova spazialità geometrica che si abbina all’intreccio del tessuto, costituendo una sorta di mosaico, pulsante di filamenti complementari alla geometria di base, tra i rossi fiamminghi ed i blu cupi, scandendo i ritmi della composizione in una visione solida e lieve, materica ed evanescente nella luminosità alchemica dei colori per ricercare il segreto delle cose e dalla materia in un’armonia globale di spazi e cromie, tra le trame compositive astratte per una nuova modalità d’arte.
Luciano Cantoni – Cesena – L’immagine rivela l’eleganza lineare del volto, in cui traspare una bianca luminosità che rende la visione, quasi irreale, ma direi spirituale nell’evanescenza di un’apparizione di schietto e delicato lirismo, tra i toni lievemente rosati dell’incarnato, mentre si staglia da uno sfondo di antica patina dorata, l’intensità dello sguardo di donna, che esprime un’armoniosa bellezza dei più leggiadri miti dell’Art Nuoveau con un autentico sentire interiore per un nuovo linguaggio d’arte.
Michele Affatato – Foggia – La freschezza del tocco guida la mano e si ha l’impressione che l’immagine si stemperi nella luminosità con assoluta spontaneità, dove la pittura appare sempre estemporanea, tra le calde cromie delle case che s’indorano al sole, mentre si instaura un dialogo con la natura per cogliere il fremito di luce antica che smorza le crudezze e, quasi smaterializza l’essenza della tavolozza cromatica per riportarla ad un sogno in nostalgica rimembranza per un‘inedita idea d’arte.
Mattia Cancelmo – Milano – Il soffione si libra nell’atmosfera in uno spazio fantastico, popolato da figure incantate che rivelano nella simbologia un mondo onirico, in cui aleggia la magia del trasognato, mentre il surreale illumina nella notte cupa ali sospese nell’immensità, libere di vivere in un’altra dimensione che sconfina lo spazio ed il tempo nell’immaginario per una nuova espressione d’arte.
Luisa Andaloro – Foggia – Una verace aderenza alla realtà riflette il volto di donna in posa spontanea, dove la soffusa e calda luminosità in penombra evoca quell’aura raccolta e silente nel mistero di tradizione barocca, mentre il giovane volto nella morbidezza dell’incarnato sprigiona una delicata bellezza in soave armonia per un’inedita idea d’arte.
Walter Moreno Ambrosi – Sona – Verona – Il paesaggio coglie la trasfigurazione della luce in un’apparizione di sogno, come magia dei sensi ed incantamento dell’animo, contemplando in lontananza la natura con delicatezza, tra l’umidore dell’aria che rende, quasi velata la visione, mentre il colore si trasforma in vita, in una libera, quanto lirica interpretazione della natura con quella gradazione di luce-colore nella vibrazione dell’aria che sublima la pittura tonale in tecnica materica per un’inedita modalità d’arte.
Filippo Schillaci – Genova – Finezze ed eleganza classica in una dimensione di pathos in scena greco-romana, affiora nell’opera scultorea in terracotta che diviene mezzo tecnico-espressivo di stati emozionali, svelati nelle pieghe della maschera che si evolve in senso onirico nella dilatazione della materia in forme fantastiche, mentre decorano l’espressione di una mitica drammaticità per un inedito stile d’arte.
Teresa Palleschi – Fontana Liri – Frosinone – La pennellata scorre morbida nel chiaror della luminosità che stempera il colore, percependo l’unità tonale dell’atmosfera nel timbro sentimentale, mentre l’immagine dei fiori è avvolta da un dolce velo che smorza le crudezze e, quasi smaterializza la materia pittorica per riportarla alla fragranza di un sogno, dove la magia della luce diviene tramite di una fantastica poetica che si fa emozione per un’inedita espressione d’arte.
Antonella Palmitessa – Barletta (BT) – Assonanze estetiche della tradizione classica rivelano una maestria concettiva nella percezione dei valori soffusi e tonali in una dialettica serrata, tra luce ed ombra, mentre il vigore cromatico determina la forza espressiva in pathos, cogliendo nella figura di donna la dimensione psicologica ed emozionale nell’alchimia onirica per un’inedita modalità d’arte.
Marina Mian – San Gaetano – Caorle – Venezia – Il profilo di donna s’accende di intime luci del sentimento nel segreto di magiche riflessioni, mentre il nostalgico ricordo avanza, tra parole di una lettera per esternare una meditazione esistenziale che si accompagna ad una visione onirica, quasi eterea ed aprirsi all’immaginario dell’inconscio collettivo con singolare purezza d’espressione per un nuovo filone d’arte.
Roberto Proietti – Este – La foglia autunnale è davanti al nostro sguardo, tra i riflessi speculari dell’acqua, risalendo la china d’una fantasia nostalgica ed insieme sognante per cogliere la rimembranza di un momento esistenziale e farne poesia silente del quotidiano, mentre l’immagine svela il passaggio verso una dimensione interiore, aprendosi alla trasfigurazione del reale e ricercare l’armonia di una rappresentazione verista che va al di là della realtà nelle morbide sintesi di luci ed ombre, tra contrasti timbrici, sublimando l’intima visione, sospesa nella memoria in pura essenza d’emozione per un’inedita idea d’arte.
Francesco Passero – Gela – Caltanissetta – Nell’immaginazione creativa, il mito avanza a ricordare gesta eroiche di Achille in una narrazione che si snoda, tra il surreale ed il simbolismo con preziosi echi di tradizione classica in una trasposizione simbolica del messaggio visivo, mentre aleggia una patina di mistero ed un arcano da svelare nella pulsione fantastica che genera vita e pathos, dove affiorano eventi e leggende nel fascino del già successo in diafana luce azzurra di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Alice Walczer Baldinazzo – Longare – Vicenza – Venezia è posta, tra il reale e l’immaginario, sospesa nel richiamo dell’Oriente, mentre i soggetti rappresentati in cupole e ponticelli svelano simboli archetipi del sogno nel vagheggiamento, dove l’irrealtà si veste di un’onirica geometria con una trasposizione simbolica dei contenuti che filtrano la visione in una magica notte d’incanto per un’inedita espressione d’arte.
Vito Mollisi (1947 – 2018) Partinico – Palermo – Nella superficie illusoria del dipinto si svelano i misteri dell’alchimia fantastica, tra desideri inconfessabili dell’uomo nelle sue debolezze in un’avventura verso l’ignoto, mentre la visione ci trascina nel labirinto dell’inconscio per aprirci ad una figurazione surreale ed allusiva, irta di simbologie, tra oniriche fughe prospettiche, mentre sfugge al controllo, percorrendo l’immaginario del nostro travisamento percettivo ed uscire dai confini del reale con un’introspezione nell’etica esistenziale per un nuovo linguaggio d’arte.
Debora Ferruzzi – Firenze – Pochi tocchi di colore, disciolti nell’acqua accennano delicati motivi floreali con preziosi sfumati di verdi nella trasparenza e nelle suggestioni emotive del colore, che vive di una bianca luminosità per cogliere il barlume di luce in una sospensione poetica della visione, vibrante ed indefinita nella magica formulazione cromatica, mentre suggerisce l’evanescenza di un sogno per un’inedita idea d’arte.
Oriella Francini – Murlo – Siena – gli originali personaggi in fantastici collages con l’inserto di diversificati materiali, rivelano rappresentazione pervase di ironia e di polemico humor per superare il concetto di una pittura tradizionale e ricreare una nuova teatralità che nasce dall’acuta osservazione degli aspetti psicologici e caratteriali dei protagonisti immaginari per un inedito linguaggio d’arte.
Francesca Calzoni in arte Fedra – Brescia – Lo sfondo in patina dorata esalta l’originale raffigurazione della maschera di tradizione greco-romana che colpisce nell’esito formale e cromatico, realizzata con la certosina costruzione del mosaico, mentre i tasselli marmorei determinano una matrice grafica e progettuale ricercata nei minimi particolari con un senso di antica teatralità in un’opera temporale che trova motivazioni di essenza creativa in una storia millenaria per un nuovo stilema d’arte.
Ruggero Rotondi – Cerro Maggiore – Milano – Pittura di rara scioltezza, sempre densa di fremiti, mentre la luce si rincorre dovunque e filtra la traccia di un ricordo, la fugace sensazione di un’intensa emozione che affiora nella memoria per captare il momento prezioso del già passato, ma presente nel chiaror dell’immagine che sfugge in lirica lontananza, dove il segno intrepido ed immediato insegue un racconto allusivo, riflesso di una realtà che si astrae nel sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna – Tra astrazione e figurazione, rigore geometrico e l’onirico, si snoda il fascino dell’immaginario per sconfinare in una dimensione surreale nell’esperimentazione di una ricercata analisi concettuale e cromatica, che si coniuga ad una nuova geometria, dove la fuga dei pensieri approda in uno spazio ignoto dell’io freudiano, mentre le figure allusive rappresentano l’emblema di pura energia in un’evasione dalla realtà nell’astrazione di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Maria Stella Polce - Francavilla al Mare – Chieti – La visione, decisamente viva ed intensa, riflette il momento creativo che esalta esplosioni cromatiche, mentre percorrono una spazialità nuova ed imprevista per emergere con forza emozionale nel paesaggio in una forma espressionista del colore, dominata da un senso di libertà e movimento al chiaror di una magica luna di sogno per un inedito linguaggio d’arte.
Gabrio Vicentini – Bologna – Lo spazio immaginario è scandito da un succedersi di variazioni geometriche e tonali che insieme alla trasparenza cromatica nei trapassi di bianca luminosità, determina un dinamismo visivo nella sospensione dei triangoli, un’energia cinetica di evocazione futurista con una tensione interiore di forze generatrici, che rendono viva l’alchimia creativa per cogliere nel mistero il fascino dell’astrazione nell’intensità ritmica ed onirica per un’inedita modalità d’arte.
Giorgia Paladino – Roma – La veduta urbana si apre alla luce ed all’aria, tra i grigi perlacei del cielo, dominando tetti e cupole, mentre appaiono squisite morbidezze dei verdi sfumati, sfocature ed improvvise accensioni di colore monocromatico, che si abbandona all’umidore dell’atmosfera ed al pulviscolo dell’aria in una progressione dell’immagine, verso l’astrazione del reale nella sospensione di attimi evocativi che rimandano ad una lontananza sognante e dolcemente apollinea per un inedito stile d’arte.
Carlo Govoni – Reggio Emilia – Una singolare Venezia indorata dai raggi solari al tramonto, si rivela misteriosamente allusiva nella dimensione metafisica con raffinatissimi contrappunti cromatici in una dialettica serrata, tra luci ed ombre per svelarsi sospesa e trasognata in una spazialità dilatata e carica di tensione lirica nell’immutabile e romantico sogno per un‘inedita idea d’arte.
Raffaella Di Benedetto – Montella – Avellino – Il volto di donna, tratto dalla fantasia e realtà, proietta una stato d’animo interiore con un senso simbolico che allude ad un originale surrealismo, mentre la bellezza dell’immagine si rivela in modalità liberty nello svelamento di un attimo di sogno per un nuovo stile d’arte.
Marco Muti – Terni – L’onda surreale nei fasci di luce azzurra s’innalza nell’immediatezza verso l’alto in una spazialità imprevista ed astratta che percorre una dimensione interiore e trascendentale alla ricerca di un chiarore, mentre la bianca luminosità dissolve e libera la materia in pura essenza d’emozione nella trasparenza di un sogno che affiora nella memoria per una nuova modalità d’arte.
Lucia Verrilli – Perugia – Il paesaggio chagalliano svela nei preziosi valori dei verdi un natura misteriosamente simbolica e vitalistica, permeata da un colorismo onirico e sensibile nei trapassi di luce che determina un coinvolgimento al sogno, sospeso in un’aura fantastica, mentre il raffinato tonalismo conduce ad un’evoluzione stilistica costante che si rapporta ad un’intenso senso del reale, filtrato con un forte quoziente simbolico in una narrazione allusiva e fantasiosamente espressionista per un nuovo filone d’arte.
Anna Maria Panarace – Rocca Imperiale – Cosenza – In un’atmosfera sospesa ed irreale, aleggia una coloristica armonia musicale nella scioltezza cromatica che ci rivela un mondo fantastico, popolato da personaggi della memoria nel fremito del segno in spontanea corrispondenza del colore, mentre si rinnova nell’illusione di una luce creata nel fascino del già passato, dove il coinvolgimento verso il sogno, diviene rivelazione immaginaria che sublima la visione onirica per un’inedita idea d’arte.
Maddalena Triggiani – Roma – Forme e colori della natura appaiono in lirica lontananza con la freschezza del tocco impressionista, lieve e rapido per svelare un dinamismo interno della visione, senza alcuna costrizione compositiva, ma seguendo l’impulso emozionale, quasi improvviso, che rende un senso di ariosità alla veduta in un libero sentimento dello spazio nell’illusione ottica della luce per tradurre un’armonia totale del “sole nel prato” che si libra in un sogno per un’inedita modalità d’arte.
Patrizia Caracausi – Bologna – Il segno insegue armonici accordi tonali di un inno alla vita che si apre alla sognante trasfigurazione della natura, sublimando l’immagine di donna per cogliere un senso di mistero in un simbolismo espressivo formale che dà spessore psicologico alla figura femminile, mentre soavemente affiora, tra le fronde di un’albero, muovendosi in un’atmosfera surreale di magica bellezza per un inedito linguaggio d’arte.
Daniela Da Riva – Milano – Intensamente comunicativa ed espressiva si rivela la ricerca pittorica nella sua peculiarità costante che insegue immagini volte a raccontare la vita nei suoi significati e nell’essenzialità esistenziale, sfidando i nostri tempi con un senso di verismo pittorico ed una sorprendente purezza di espressione del linguaggio formale, cogliendo aspetti psicologici e caratteristiche fisionomiche dei suoi personaggi, mentre appaiono d’improvviso gabbiani in volo, tra una folata d’aria, rompendo il silenzio del mare che accompagna il gesto di una donna nella sua donazione d’amore per un’inedita modalità d’arte.
Floriana Pace – Conegliano – Treviso – Tra natura ed immaginazione, scorre il libero gesto pittorico nell’immediatezza impressionista in un paesaggio che pare lievitare nelle velature finissime dell’aria, aprendosi ad una lirica visione silente, mentre accensioni di luce e squisite morbidezze, svelano l’armonico equilibrio di forme e colori che s’abbandonano alle emozioni di un magico sogno per un nuovo stile d’arte.
Nada Mathis – Como – Colta nella sua peculiarità etnica, lo sguardo delle donna creola sprigiona l’intensità espressiva di una forza caratteriale, dovuta dalla necessità esistenziale, svelando il fascino di una bellezza nella serena rassegnazione alla sua tradizione sociale, mentre i valori soffusi dei rosati smorzati nella morbidezza e nelle accensioni cromatiche con accentuazioni classiche, sublimano una raffinata armonia formale che diviene immagine lirica nell’evanescenza di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Gianni Balzanella – Capua – Roma – L’ariosa veduta veneziana, soffusa ed indefinita nella solare luminosità all’orizzonte, si propaga nello spazio immaginario, cogliendo bagliori di luce che svelano l’incanto di una visione onirica nell’immediatezza impressionista, che riconduce le sfumature tonali del colore ad un sogno, mentre il lento ondeggiare del gondoliere si fa silente poesia per un nuovo filone d’arte.
Maria Grazia De Cosimo – Foggia – La veduta notturna dall’espressione romantica, si carica di simbologie nel mistero delle cose, percorrendo emozioni interiori che inseguono nella materia cromatica e nei flussi di colore la traccia di un ricordo, la memoria di un’atmosfera metafisica, in cui la natura appare armonia onirica nel fascino di un sogno per una nuova modalità d’arte.
Federico Mattera in arte Merisio – Grosseto – Pittura dall’essenzialità barocca, rivela nella sua tematica ritrattista una potente sintesi costruttiva e simbolica del soggetto raffigurato, dedicato alla genialità creativa del Caravaggio, dove l’aspetto formale si basa sulla morbidezza tonale, che primeggia tra gli effetti chiaroscurali, in cui la particolare e soffusa luminosità modella ed investe le forme che si stagliano dallo sfondo terroso con autentica individualità naturalistica e creativa per un nuovo linguaggio d’arte.
Gheorghita Ouatu – Foggia – Intensamente espressiva è la visione onirica, dallo sfondo notturno e stellato, mentre primeggia, tra i bagliori in armonia classica l’immagine romantica di una graziosa violinista con una capacità raffigurativa di memoria, svelando una melodiosa sinfonia che s’innalza in un mondo lirico in una fantasia classica per un’inedita modalità d’arte.
Paola Abbruzzese – Castellana Grotte – Bari – Piccoli tocchi di colore nella morbidezza del cromatismo, sfiorando la tecnica impressionista, rendono un senso di ariosità nella visione paesaggistica che si apre ad una bianca luminosità nell’unità tonale, che determina un’armonia pittorica, mentre le strutture formali appaiono lievi nell’incanto di luce in un lirico, quanto, favolistico sogno per un’inedita modalità d’arte.
Sergio Ceccarani – Assisi – Nella spazialità astratta e materica vi sono sofisticate matrici culturali neosurrealiste che si rinnovano nella modalità d’arte, mentre l’informale materico, rivela “lo strappo” del colore, tra le varie sfumature dei grigi, in cui emerge nel rigore geometrico la designazione della parola in allusioni di significati simbolici in una costante metamorfosi del costrutto materico, che si raffina per liberare l’essenza di un’emozione intrinseca alla fantasia dell’immaginario per un nuovo filone d’arte.
DAI MAESTRI DEL ‘900 ALLA STORIA DELL’ARTE D’OGGI
Nel corso dei secoli la vita artistica italiana ha sempre influito ed alimentato con la sua ispirazione creativa gli artisti nell’ambito internazionale che si nutrono dell’arte italiana e partecipano all’immaginario europeo e mondiale post-contemporaneo. Oggi, alle rumorose stagioni della contestazione e della protesta, seguono necessariamente quelle della riflessione, secondo il logico corso e ricordo delle tendenze nella riscoperta di valori, superando la modernità del ‘900, legata alle avanguardie. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta una significativa documentazione storica di opere d’arte dei maestri d’oggi che nella continuità del passato si proiettano verso un messaggio visivo che rispecchia una cultura avveniristica con forza espressiva individuale, quanto a stile, idee, ingegno e sentimento con un proprio sentire e vedere della realtà odierna.
Vincenza Costantini – Roma – Le forme scultoree sono dotate di un flusso dinamico in perfetta coincidenza con tensioni curvilinee che armonizzano una linea sinuosa, modulandosi nella luce, mentre la formulazione del dettato plastico insegue un insieme ascensionale in una sintesi di metamorfosi della realtà, verso sogni tridimensionali che appaiono allusivi di una dimensione surreale ed immaginaria per una nuova modalità d’arte.
Stefania Di Dio – S. Lucido – Cosenza – I segni incidono la materia nella trasfigurazione delle cose, per far affiorare la simbologia di un’arcana scrittura dell’uomo nella preziosità del bassorilievo, in cui la stessa materia sfida il tempo e lo spazio e si fa spessore di sentimento per tramutarsi in una magica suggestione estetica nell’alchimia di un cromatico velo allusivo dell’arte per un nuovo stile d’arte.
Stefano Catalini – Mogliano – Macerata – Il rosso pompeiano vive una dinamica strutturale nell’illusione ottica e nel ritmo compositivo che si distacca con forza cromatica dalle rugose pieghe della materia, tra i bianchi screziati ed i grigi polverosi per inoltrarsi con una compattezza dell’immagine in un’ignota dimensione nell’evasione dello spirito e trascendere la materia in onirica e magica formulazione astratta per un nuovo linguaggio d’arte.
Filippo Schillaci – Genova – Risultanze classiche con accentuazioni di antiche preziosità formali, echeggiano sulla superficie del modellato in linea sinuosa, mentre la figura femminile è colta nella naturalezza delle pose e nella sapiente dialettica, tra vuoto e pieno, luce ed ombra in un movimento fisico e psichico per svelare il senso delle emozioni in classica bellezza ed un moto vitale nelle creazioni che una volta ideate e realizzate, prendono vita liberamente nello spazio per un nuovo stile d’arte.
Marina Mian – San Gaetano – Caorle – Venezia – Pittura ricca di significati allegorici esalta l’eterea bellezza di donna, circondata da piante e fiori che compongono un fitto contrappunto di forme preziosamente elaborate, mentre una particolare luminosità, soffusa nel gioco delle penombre, rende magica e silente l’atmosfera, in cui aleggia un mondo evocativo che si fa sogno per un’inedita espressione d’arte.
Roberto Proietti – Este – La pittura è nitida, iperrealista ed apparentemente documentaria, ma in realtà è nutrita di un forte valore simbolico che pervade nella narrazione allusiva, dove si percepisce la partecipazione diretta dell’uomo con la natura, ricolma di umana colloquialità, tra foglie al vento nella “meraviglia della vita”, mentre aleggia il respiro dell’aria nel soffio di lirica lontananza per un inedito stile d’arte.
Francesca Calzoni in arte Fedra – Brescia – Nel Batik di seta il tessuto rosato è fluido e cangiante in un ritmo elegante di forme e tenui colori che richiamano l’armonia della natura nel suo fascino, ma l’apparente e raffinato giuoco decorativo, supera la bellezza estetica per svelare un senso di mistero che percorre simbologie orientali nel Karma per un’inedita modalità d’arte.
Daniela Cantergiani - Castel Maggiore – Bologna – L’autentica forza espressiva è visibile nel cuore in pop art che interpreta la pienezza delle emozioni nel getto immediato ed istintivo del cromatismo in action painting per accendere una dinamica fantasia, fatta di bagliori e di vibrazioni di luce nel complesso costrutto di segni e colori, percorrendo il fascinoso straniamento dalla realtà, oltre la stessa concettualizzazione dell’immagine per un inedito stile d’arte.
Ruggero Rotondi – Cerro Maggiore – Milano – L’improvvisazione pittorica raffigura momenti creativi nella freschezza del tocco e nell’emozionalità del colore, che insegue le mille sollecitazioni di un’impressione in un continuo abbandono alla luminosità, rendendo l’immagine sospesa nel sogno, mentre affiora nella memoria un senso nostalgico che avanza con discrezione per svelare un’unità armonica e spirituale, dove i raffinati tonalismi si stemperano in una lirica fantasia per un nuovo linguaggio d’arte.
Maria Stella Polce – Francavilla al Mare – Chieti – E’ un’avventura magica con la singolare tecnica dell’arte digitale, un’immersione nei profondi abissi del mare, dove il desiderio della scoperta di un mondo sublimato dai colori e sconosciuto, si unisce ai più sottili mutamenti d’animo, risalendo la china d’una fantasia sognante, mentre la medusa segue il lento ondeggiare delle limpide acque, illuminate in trasparenza dai raggi solari nel respiro della brezza marina di una calda estate per una nuova espressione d’arte.
Renato Gianolla – Treviso – La qualità singolare e costante della ricerca pittorica esplora quell’inesauribile fonte di significati che sono il volto e la figura umana, colta nei suoi aspetti caratteriali e psicologici con un particolare studio di sguardi ed atteggiamenti, mentre il raffinato cromatismo, tra i preziosi grigi perlacei, diviene, quasi evanescente nella bianca luminosità per sublimare in tono impressionista una bellezza che non è soltanto estetica, ma spirituale nell’imponderabilità di uno sguardo per un’inedita modalità d’arte.
Marisa Rocci – Tolentino – Macerata – Un fantasioso racconto patinato d’antico, si svela nel segno della nitidezza, tramite l’alchimia tonale negli sfumati impressionisti, mentre il libero volo di colombe, intorno al torrione, rende allusiva la visione onirica con una capacità interpretativa di contemplazione del reale per evadere in una dimensione interiore del già passato, attraverso la poetica del colore, in cui aleggia misteriosamente un’atmosfera, quasi attonita in calda luce sospesa di un sogno per un’inedita modalità d’arte.
Fabiana Macaluso – Torino – L’espressività simbolica esalta l’intensità coloristica nel fascino della visione tribale, dove magia, tradizioni e danza, si snodano nel profondo del mistero e nell’atavico dialogo con la natura, mentre figure etniche rivelano naturalezza di atteggiamenti con un magnetismo che seduce nelle loro tempra di indigeni in un ritmo elegante di forme e colori, appartenenti a paesi esotici, in cui aleggia la predominanza della sopravvivenza nell’immaginario collettivo per un’inedita idea d’arte.
Maria Grazia De Cosimo – Foggia – L’onirico costrutto geometrico in ritmica scansione cromatica si raffina in luce dorata, ricreando forme inedite astratte nella totale armonia del colore con l’inserto di nuovi dati figurali che aprono la visione perfettamente strutturata ad uno spazio immaginario, svelando nel brillante colorismo dei rossi fiammeggianti, espressioni interiori che rispecchiano sensazioni sfuggenti, ma intense dello stato d’animo alla luce delle emozioni per un’inedita modalità d’arte.
Maurizio Guglielmi – Milano – L’immaginario si apre all’inconscio collettivo nell’apparizione inconsueta di fantasmini, che in composizione geometrica percorrono la dimensione surreale, mentre l’effetto illusorio di una spazialità onirica, determina con vivacità cromatica un senso di dinamismo nella scenografia sognante ed insieme anticonvenzionale, svincolata da forme precostituite per inoltrarsi in una visionaria ed idealistica irrealtà per un inedito filone d’arte.
Stefania Di Dio – S. Lucido – Cosenza – La ricerca formale e cromatica segue linee immaginarie, che svelano elementi raffigurati e simbolicamente descritti negli incastri e sovrapposizioni geometriche in una rappresentazione onirica che si fa aerea e, quasi magica nelle trasparenze e trapassi di luce, perdendo le sue connotazioni strutturali e fisiche per apparire succo trasfigurato del reale in una nuova astrazione, dove la decantazione della materia sublima l’intensità cromatica nell’armonica luminosità che si rivela in una dimensione diversa nell’unità concettuale, ma direi spirituale per un inedito linguaggio d’arte.
Maristella Laricchia – Milano – Partendo dagli elementi naturali, l’interpretazione pittorica è del tutto libera nel dinamismo visivo, senza costrizioni e schemi precostituiti, dove il brillante cromatismo, intriso di luminosità, si espande nelle trepide formulazioni astratte, risalendo l’onda d’una lirica fantasia in un’immagine visionaria, ma non irreale e carica di energia sottesa che conduce ad una interiorità nei mutamenti d’animo nella ricerca dell’armonia universale per un inedito stile d’arte.
Gilda Ferrante – Torino – Il vigore espressivo e comunicativo dà spessore a forme e colori nell’intensità cromatica, tra valori squisitamente femminili che esaltano i toni dei lilla e rosati brillanti nella bellezza e mistero di donna con una capacità raffigurativa, svelando un senso simbolico, mentre percorre nella concretezza personale una trasmissione di sentimenti nelle pieghe dell’anima per un’inedita modalità d’arte.
Cristina Massulo – Busto Arsizio – Varese – La carta s’imbeve di colore, lasciando trasparire una bianca luminosità che stempera il raffinato cromatismo nel fresco tocco, improvviso ed immediato, dove le calde tonalità sono spontanee e si abbandonano a morbidezze e scioltezze nelle accensioni del colore, creando effetti suggestivi nel lirico paesaggio con un sentire romantico, dolcemente allusivo nel dipanarsi della luce che si fa evanescenza di un sogno per un’inedita idea d’arte.
Roldano Paparelli – Roma – La bellezza immediata del paesaggio è colta, quasi impercettibilmente nel fresco tocco pittorico per ricondurre la veduta nell’ariosità di un sogno che si libra in un’atmosfera luminosa e trasparente, dove l’armonia calibrata di forme e colori si stempera nella luce, risalendo una fantasia creativa che si colora di improvvisazioni cromatiche nella sfuggente morbidezza tonale impressionista, sublimata dalla pulsione del sentimento nell’espressione di nostalgica poesia per un nuovo linguaggio d’arte.
Cristina Massulo – Busto Arsizio – Varese – Il fresco gesto pittorico, lieve ed immediato, rende con spontaneità espressiva l’atmosfera chiara e trasparente, che pervade nell’arioso paesaggio in tecnica dell’acquarello, mentre la luce trascorre sulla distesa del cielo di un grigio perlaceo per rivivere momenti intensi ed emozionali di natura, nell’ascolto delle sue voci segrete e nella trasfigurazione della luminosità che tutto armonizza nella memoria di un sogno per un’inedita modalità d’arte.
Nada Mathis – Como – Una luce morbida accarezza i raffinati valori tonali nell’immediatezza impressionista che conduce l’immagine delicata delle ortensie ad una lirica, quanto, romantica interpretazione verista nella sognante trasfigurazione del reale, mentre si percepisce il riflesso di una sensazione che non è soltanto fisica, ma una sottile introspezione che rinverdisce il ricordo nell’armoniosa fantasia floreale per un’inedita espressione d’arte.
Massimo Piro – Gallipoli – L’ariosa veduta marina svela suggestioni emotive nel colore, stemperato nelle morbide sfumature tonali, cogliendo uno spazio prospettico illusorio in fuga all’orizzonte, reso con l’ausilio di una solare luminosità che si espande nell’incanto di una natura vissuta nei preziosi momenti, filtrati, attraverso un’autentica interpretazione nella naturalezza impressionista e nell’evasione di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Sergio Ceccarani – Assisi – Perugia – Figure oniriche si sdoppiano e s’accendono di luci e colori, sollecitate da un brillante cromatismo in Pop Art per aprire alla ribalta della vita la propria spettacolarità, attraverso una nuova realtà visionaria che presenta surreali immagini nell’astrazione di un sogno per un nuovo filone d’arte.
Alessandro Maiani – Roma – Il primo elemento della rappresentazione pittorica è il colore, che col variare e graduarsi della luce, svela i rilievi della natura morta, mentre le masse cromatiche si armonizzano nell’unità tonale con una rievocazione classica, tra i toni terrosi in lirica atmosfera, dove le morbidezze tonali degli ocra sabbiosi, rendono leggiadra la composizione figurativa nelle preziose accentuazioni di una ricercata classicità per una nuova modalità d’arte.
Paola Ceci – Roma – Un’onirica geometria cromatica risale la china d’una sognante fantasia astratta nella sovrapposizione di linee che si inseguono in una spazialità surreale nel dinamismo visivo, liberando la materia cromatica nei contrappunti luministici per farla vibrare nella sua essenza e nella modulazione di energia in uno spazio cosmico e psichico, rivelando una fuga dei pensieri, tra metafore esistenziali del proprio io, oltre la concettualizzazione dell’immagine per un nuovo linguaggio d’arte.
Manuela Inserra – Milano – Un’energia interna conduce il brillante colorismo nel vigore espressionista ad interpretazioni astratte inedite, dove la fantasia di armonie naturali risale la china d’una spazialità dinamica in suggestioni oniriche e ritmiche, creando un surreale travisamento della memoria che affiora nelle immagini visionarie nell’incanto dell’irreale e nell’apparizione di un sogno per una nuova modalità d’arte.
Margherita Casadei – Ravenna – Intensamente espressivo e comunicativo è il ritratto di donna in luce notturna, attraverso uno studio ricercato di sguardi ed atteggiamenti, che acquistano un significato simbolico e profondo del reale, mentre il brillante cromatismo nella morbidezza dei toni svela il sogno per apparire ogni volta luce interiore in pura poesia nella sospensione di una lirica memoria, che aleggia in una magica dimensione onirica per un nuovo linguaggio d’arte.
Ferruccio Musio – Taranto – Tra segno e colore si snoda il libero gesto pittorico in action painting, mentre le improvvisazioni cromatiche percorrono una nuova spazialità, ricreando armonie inedite nell’interazione, tra il reale e l’immaginario, dove il colore permeato di una particolare luminosità determina un’unità concettuale per svelare l’oltre, il mistero e l’evanescente segreto della materia nel vigore emozionale del brillante cromatismo che rivela l’astrazione del reale per un inedito stile d’arte.
L’ARTE TRA STORIA ED AVANGUARDIA
La storia irrompe nell’oggi, cercando nuovi varchi, attraverso forme artistiche singolari ed uniche dei maestri del Centro Accademico Maison d’Art, in cui l’avanguardia si coniuga con la tradizione verso un nuovo concetto d’arte per anticipare i tempi con diversi modi di fare pittura e scultura, rappresentando la libera scelta di espressioni nel linguaggio universale dell’arte ed offrire una valida documentazione storica che segnala un momento informativo nell’attualità, mentre si proietta nel domani.
Emanuela Masala – Milano – Pittura concettuale dalla preziosa qualità cromatica, tra polvere di stelle che si modula in linea di luce sospesa nel microcosmo dal fascino astratto, dove l’armonia dell’irreale sublima l’immaginario nell’illusione magica, ricreata nella trama onirica della memoria che si fa sogno di infinito per un nuovo linguaggio d’arte.
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari – La luce solare si modula in morbidezze tonali nell’originale trama pittorica, che rivela un nuovo Simbolico-Espressionismo La Musa Italiana, dove gli elementi descritti sono allusivamente riconoscibili nei silenti dialoghi, mentre il colore sapientemente elaborato e sfumato nei toni caldi, assume un senso emblematico in un’atmosfera onirica ed atemporale per esprimere ed anticipare emozioni introspettive per un nuovo filone d’arte.
Luisa Armenio – Canosa di Puglia – BT – La figura allusiva diviene fantastica formulazione astratta in sintesi compositiva con una nuova strumentalità creativa, che si affida all’inserimento di sassi in sfondo nero, attraverso una rappresentazione pervasa di ironia nell’analisi concettuale, scaturita dall’immaginario in forme essenziali che delineano stati emozionali per liberare la struttura plastica alla mobilità con potenza espressiva in memorie oniriche, mentre la materia diviene rivelazione di una vitale fisicità nell’esternazione delle emozioni per un nuovo stile d’arte.
Anna Grossi – Corinaldo – Ancona – Pittura dall’alta e rara qualità cromatica, mentre rivela un mondo fantastico che sembra di sogno e si avvicina in un viaggio nello spazio, percorrendo paesaggi stellari, nebulose, crepuscoli azzurri ed ambienti di un rosso fiammeggiante con un’energia cosmica nell’armonia universale, tra i bagliori della notte, dove il libero gesto pittorico in action painting esalta l’immediatezza e l’alchimia coloristica in stretta corrispondenza con l’azione creativa per un nuovo linguaggio d’arte.
Valeria Vitulli – Larino – Campobasso – Una linea sinuosa racchiude concettualmente il volto di donna, mentre la materia sapientemente elaborata si raffina e rivela nel biancore una sapiente armonia nel calibrare l’incontro dialettico del vuoto e del pieno, luce ed ombra nell’onda dell’astrazione per ricercare accentuazioni formali picassiane ed oniriche, ricondotte ad un rinnovamento plastico con un sentimento odierno nel dinamismo espressivo e nella tridimensionalità di un sogno per un nuovo filone d’arte.
Vito Mollisi (1947 – 2018) Partinico – Palermo – La lettura delle opere e del vissuto nel mondo pittorico si svela in chiave simbolica e psicanalitica con un nuovo Surrealismo che esplora l’incognito dell’uomo in una continua tensione, tra bene e male, mentre incalza con le sue rovine l’ombra funesta della mafia nella scena allusiva e nell’incisiva rappresentazione grafica e cromatica che ci riporta ad una percezione nella psiche di estraniamento dalla realtà, verso una condizione di desolazione nella perdita di un sogno futuro per un inedito stile d’arte.
Luigi Pretin – Pontinvrea – Savona – La pittura è un’avventura verso l’ignoto nel coinvolgimento del sogno, tra allusioni ed arcane simbologie, svelando ambienti surreali che rimandano ad una figurazione misteriosamente immaginaria ed immersa nella dimensione della psiche per suscitare continue reazioni del nostro subconscio, seguendo gli stimoli del travisamento percettivo e sconfinare dal reale, percorrendo i meandri di una realtà interiore nella sublimazione dell’arte e nell’immaginario collettivo per un’inedita modalità d’arte.
Gioacchino Schembri – Roma – L’espressione pittorica rivela un’emozionalità dinamica sull’onda di un brillante cromatismo che fluttua nello spazio immaginario, dove libere trame informali, tra i rossi accesi ed i blu intensi, esaltano l’alchimia coloristica, mentre la pittura diviene allusiva nel guizzante gioco dei colori che rimandano a tracce della memoria in una dimensione percettiva, ricreando armonie inedite, verso una nuova ambientazione astratta nella sognante spazialità per un nuovo stile d’arte.
Maria Stella Polce – Francavilla al Mare – Chieti – La materia cromatica si libera, attraverso vortici di forza e di luce in una metamorfosi che sembra coinvolgere l’energia cosmica nel dinamismo visivo, mentre trasparenze e velature determinano una visione limpida, quasi cristallina, rendendo l’immagine imponderabile nella modulazione della luminosità che pervade in uno spazio cosmico con sfuggenti, ma intense sensazioni psichiche nell’astrazione surreale, oltre l’incanto di un sogno per un inedito filone d’arte.
Antonio Lori – Milano – L’elaborazione concettuale progredisce nitida in Pop art con l’inserto della designazione della parola in un progetto immaginativo che si risolve nella fantasia creativa con l’apporto dell’arte digitale, formulando, sempre nuove immagini sovrapposte per una una dinamica e tridimensionale spazialità, che si astrae dalla realtà, percorrendo la poetica dell’immaginario, oltre la luce dell’irreale per un’inedita espressione d’arte.
Silvia Wehrenfennig - Gorizia – Una nuova vitalità creativa impreziosisce la scultura in ceramica, mentre libera forme astratte nel flusso dinamico in perfetta coincidenza con il richiamo armonico dei colori cangianti del mare, nella sua trasparenza e profondità, dove il sogno tridimensionale diviene emblema di pura energia, tra le onde di una singolare bellezza nell’immaginario per un inedito filone d’arte.
Claudia Rossetti – Treviso – La visione onirica, basata su un’acuta analisi del pensiero, è pregna di allusioni nel simbolismo cromatico e formale, dove la geometria di base, tra velature e tagli di calda luminosità, diviene riflesso di una narrazione interiore nella trasognata metamorfosi del reale, in cui aleggia l’atmosfera chagalliana e l’apparizione inconsueta del dati figurali, sospesi, tra l’immaginario e l’astrazione di un sogno per un nuovo filone d’arte.
Annuziata Martiradonna – Matera – La trama pittorica viva e dinamica, percorre una dimensione onirica, tra magiche formulazioni astratte nell’alchimia cromatica, dove il brillante e solare colorismo irrompe impetuoso e solenne nel vigore emozionale per ricreare, sempre nuove forme espressive, senza vincoli precostituiti, mentre emerge l’immagine figurale che si rivela in Pop art con un sentimento di libertà e movimento nello spazio imprevisto per un inedito linguaggio d’arte.
Anna Turro in arte Turoa – Formello – Roma – In una dialettica serrata, tra bianco e nero, luce ed ombra, si svela con un naturale segno il volto di donna di sofisticata bellezza, mentre linee immaginarie decorano il vezzoso profilo in liberty, quasi in controluce e nel contempo irreale, dove oniriche geometrie si modulano sui capelli, inseguendo libere forme astratte nel fascino di un sogno per un inedito stile d’arte.
Annarita De Marco – Nichelino – Torino – Il volto ben delineato e preciso di Marilyn Monroe, appare da uno sfondo bianco e materico in Pop art, mentre affiora il suo fascino di mitica bellezza, tra inserti decorativi che rendono l’immagine preziosa nel mistero d’incanto, dove il contrappunto, tra il bianco e nero nella percezione esatta dei valori tonali, sublima nelle velature una visione filtrata e sospesa nell’armonia di un sogno che percorre l’immaginario collettivo per un nuovo linguaggio d’arte.
Roberto Sibilano – Modugno – Bari – La materia cromatica, variegata nelle sfumature delle ocra dorate, è irta di screziature e segni del tempo, mentre affiora il frammento murale in un’astrazione immaginaria, dove la visione fotografica appare avvincente nel fascino misterioso di una memoria sfibrata che pervade nell’immagine in una libera fantasia sognante per un’inedita idea d’arte.
Roberto Sibilano – Modugno – Bari – Un’ideale sospensione del tempo pervade nella visione fotografica, in cui appare una pacata armonia d’animo nel silenzio metafisico, quasi irreale, mentre avanza all’orizzonte un turbine atmosferico che preannuncia l’arrivo del temporale estivo sul campo dorato di grano, spezzando il magico sogno in un realismo nell’attimo di una fresca giornata d’estate per una nuova immagine d’arte.
Maria Grazia De Cosimo – Foggia – Un’interpretazione appassionata della realtà sconfina nella trascendenza in una nuova dimensione spaziale e temporale, mediante un intenso cromatismo emozionale, che svela un cosmo fantastico in un’ambientazione surreale dal rosso orizzonte e vibrante nel getto immediato di una luce dorata, mentre il sole illumina un mondo onirico che si libera nell’immaginario e nell’immensità dei momenti vissuti nell’evasione dello spirito per un nuovo linguaggio d’arte.
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma – Partendo dell’elemento naturale, il paesaggio onirico rivela un’interpretazione fantastica della natura, mentre luminescenze appaiono nella notte in magica poesia, svelando trepide vibrazioni con una musicalità interna che conduce il colore ad un’armonia ritmica ed astratta, dove l’immagine surreale, avvolta da un alone di luce si fa visionaria ed irreale in un lirico, quanto, libero abbandono al sogno per un’inedita modalità d’arte.
Antonio Saporito – Torino – L’alternanza geometrica in scansione ritmica del vuoto e della materia. determina uno spazialismo inteso a superare ogni espressione artistica tradizionale nel perforare e tagliare la tela per sviluppare un’arte concettuale, che percorre uno spazio immaginario, svincolato dalla materia nella trascendenza del tempo in una suggestione globale di forme e colori in luce per un inedito linguaggio d’arte.
Francesca Romana Fragale – Roma – Il gesto pittorico si tramuta in fragranza di colore nella scioltezza esplosiva della pennellata che fluisce in pura luminosità, attraverso una tecnica espressiva difficile e raffinata, seguendo gli impulsi dell’emozione nel dinamismo visivo che conduce ad una libera interpretazione astratta in una visione carica di energia nel coinvolgimento dell’armonia universale, svelando un fantastico travisamento della realtà che si abbandona al sogno per un inedito stile d’arte.
Grazia Pirolli – Cassino – Frosinone – L’immagine dell’albero fluisce davanti al nostro sguardo con una vivacità che coinvolge la nostra partecipazione emotiva nel surreale, mentre s’intreccia a cuore per emergere prorompente nell’intenso azzurro, tutto intriso di luce all’orizzonte, aprendo una nuova via alla fantasia immaginaria che esalta l’armonia del paesaggio, mentre si fa visionario e pregno di pulsione sentimentale nell’evasione di un sogno per un’inedita idea d’arte.
Maristella Laricchia – Milano – Colori e luce in libere trame informali e nell’evanescente segreto della materia, interpretano appassionatamente l’astrazione del reale, percorrendo una dimensione interiore in lirica spiritualità, mentre le composizioni fantastiche trasmettono un’energia vitale per ricreare inedite armonie universali in un abbandono al libero gesto pittorico nell’immediatezza del riflesso emozionale e riemergere nella concretezza della materia, che diviene espressione dell’immaginario nella varietà dei momenti vissuti per ritrovare l’autenticità del proprio essere con sfuggenti, ma intense sensazioni alla luce delle pure emozioni per un inedito linguaggio d’arte.
Sara Spaccino – Orvieto – Terni – La figura umana, colta nell’espressività interiore e nelle pieghe dell’anima, rappresenta la ricerca costante del dettato plastico che rivela antiche preziosità formali e classiche con accentuazioni arcaiche, mentre la trama mossa e porosa della superficie del tufo, incontra, dialetticamente il materiale ferreo che limita l’immagine scultorea nell’esasperazione psicologica, cogliendo la condizione sociale umana di disagio e di incomunicabilità nel dramma esistenziale per recuperare quell’universo di armonia, in cui l’uomo può vivere individualmente nella storia corale per un’inedita modalità d’arte.
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino – Il fascino del mito traspare nel volto di Marilyn Monroe in Pop art, pervasa da un chiarore compositivo nella brillantezza del cromatismo e nelle suggestioni celate nell’imponderabile sguardo per svelare una sensazione percettiva ed intellettuale che esalta un’ideale di bellezza nella realizzazione di un’immagine che percorre l’inconscio collettivo nell’ambito dei sogni e delle fantasie umane per un nuovo filone d’arte.
Roberto Mondani – Roma – Sulla superficie illusoria del dipinto, la scenografia meravigliosa percorre una misteriosa ambientazione metafisica, un mondo, quasi arcaico, popolato da una figurazione allusiva, e fantastica, che richiama un simbolismo narrativo dal fascino surreale che si apre al sogno per un nuovo stile d’arte.
Laura Lattanzi – Macerata – L’autentico linguaggio pittorico rivela un’onirica narrazione visiva e simbolica dai forti e brillanti valori cromatici, che determinano vitalità e dinamismo alla visione fantastica, mentre s’illumina di una bianca luce in fuga prospettica, verso un viaggio utopico del pensiero nella poetica dell’immaginario in una visione di armonie naturali che sconfinano in uno spazio ignoto e fantastico nell’astrazione del surreale per un’inedita idea d’arte.
Sergio Ceccarani – Assisi – Perugia – Una concezione metafisica, trascende la visione notturna, nella quale i dati figurativi appaiono immersi in una ignota spazialità, quasi sognante, tra evidenti componenti surreali che rimandano la visione ad una dimensione percettiva onirica nella coniugazione del reale con l’immaginario, svelando tracce della memoria, mentre riflettono un valore simbolico in una costruzione e decostruzione della realtà visionaria, percorrendo un utopico viaggio del pensiero per un nuovo filone d’arte.
Mary Sperti – Ancona – La scultura concettuale rivela un’originale poetica astratta ed immaginaria, fatta di sensazioni emozionali che percorrono linee luminose che si modulano sulla materia, risalendo la china di una nuova creatività, mentre la duttilità del metallo s’innalza in oniriche forme materiche, verso un punto ideale nello spazio con un dinamismo visivo nella coniugazione, tra movimento fisico e psichico in una dimensione surreale nel sogno tridimensionale per un’inedita modalità d’arte.
Giuseppe Volante – Marianopoli – Caltanissetta – La luce incombe sulla scenografia onirica, aprendo la limpida visione ad un’architettura surreale, irta di simbologie, attraverso un’acuta analisi del pensiero, percorrendo nell’immaginazione creativa luoghi dell’infinito con una pulsione fantastica nel brillante cromatismo, che genera vitalità e dinamismo visivo in un sogno dai contorni surreali per un nuovo filone d’arte.
Robertino Aisa – Spello – Perugia – L’originale materia cromatica si trasfigura in una decantazione del colore, che si espande in una spazialità di onirica astrazione, mentre il supporto materico, tra velature e pieghe tonali, perde le sue connotazioni fisiche nelle libere trame informali per svelarsi specchio di interiori sensazioni, dove la qualità coloristica si raffina, sublimando i rosati screziati e divenire l’immaginario di un incanto in pura essenza di emozioni alla luce della memoria per un nuovo linguaggio d’arte.
Paola Ceci – Roma – Un mondo ignoto, permeato di luminosità, si apre al nostro sguardo, percorrendo la poetica dell’immaginario, che si unisce ai più sottili mutamenti d’animo in liriche tracce della memoria, dove tutto si carica di simbologie ed allusioni, tra senso e razionalità, natura ed immaginazione, geometria e fantasia, mentre prevale il sogno di un’ignota astrazione nel dinamismo visivo, dove il surreale sublima la concettualizzazione dell’immagine per una nuova modalità d’arte.
De Grossi Gianluca – Budrio – Bologna – La narrazione pittorica svela una trascrizione di immagini interiori in visioni di sogno, mentre un misterioso senso metafisico aleggia, tra le penombre della sera in un’apparizione incantata, dove il surreale gioco di scacchi, diviene protagonista di una nuova sibillina metafora della vita, che sorprende nelle sue infinite sfaccettature, rispecchiando un’arcano isolamento concettuale nell’enigmatica riflessione esistenziale per un nuovo linguaggio d’arte.
Lucia D’Aleo – Senigallia – Ancona – Nella visione sognante del gatto, l’immagine ha un parvenza di un’apparizione onirica, mentre la forma prende luce in un’ambientazione astratta, dove la linea regna sovrana e si modula morbidamente sui contorni per ricondurre la raffigurazione alla tridimensionalità nell’illusione ottica della luce, che si espande sul brillante cromatismo, in cui aleggia un’atmosfera surreale, quanto, simbolica nell’introspezione, che percorre l’immaginario per un nuovo filone d’arte.
Angelo Dottori – Bastia Umbra – Perugia – Il riflesso di una finestra si apre all’improvviso nella narrazione pittorica, tutta fatta di sensazioni che la fantasia esalta nel nudo di donna, mentre affiorano da un’onirica spazialità astratta liriche lontananze, uscendo dalla fisicità dell’immagine, dove un velo leggero di vapori accompagna la visione allusiva, quanto, simbolica nello svelamento di un sogno che si fa poesia per un nuovo concetto d’arte.
Daniele Digiuni - Cinisello Balsamo – Milano – Una forte individualità pittorica esalta la narrazione cromatica, libera e gestuale nello spessore materico, che sublima il colore, percorrendo una spazialità dinamica ed astratta in action painting con un appassionato espressionismo informale, svincolato da forme precostituite, oltre la stessa concettualizzazione dell’immagine per svelare l’interazione, tra materia e fluidità, natura e l’immaginario in un’originale sintesi, pervasa di un lirico e sognante sentimento in afflato con le armonie universali per un nuovo linguaggio d’arte.
Nicoletta Furlan – Padova – Il dipinto è come uno stato d’animo, dove l’immagine esce dalla fisicità per divenire rivelazione di intense sensazioni di estrazione espressionista nelle magiche formulazioni cromatiche, permeate di una luce interiore, che percorre l’immediatezza compositiva del gesto e del colore, mentre libera emozioni diverse con una carica emotiva nella tensione, tra reale ed il fantastico nelle improvvisazioni pittoriche, svelando un’energia vitale ed un vigore dinamico che si apre all’immaginario collettivo per un nuovo stile d’arte.
Manuela Inserra – Milano – Il cromatismo materico in “goccioline danzanti” percorrono l’immaginario nella memoria di natura, rivelando un’ambiente ideale che proietta una calda luminosità, dove gli inserti materici seguono linee fantastiche, che metaforicamente svelano suggestioni astratte ed emozionali in sogni tridimensionali, tradotti nel dinamismo visivo e nell’espressione astratta dell’immaginario di una poetica simbolica ed informale per un nuovo filone d’arte.
Rosalba Fogliazza – Cremona – Intensamente espressivo, appare il volto della creola nella costante ricerca di raccontare immagini che colgono gli aspetti psicologici e formalistici della donna nella sua intimità e nei significati esistenziali, mentre il raffinato cromatismo nell’immediatezza impressionista, esalta la lievità dei rosati smorzati in un’atmosfera chiara e trasparente di una lirica fantasia sognante in pura luce per una nuova modalità d’arte.
Fabio Tamussin – Collinetta – Udine – L’ariosa luminosità incombe sulla narrazione figurativa che avvolge il fascino del fantastico nell’immaginazione creativa, percorrendo un volo immaginario per cogliere nella limpidezza dell’atmosfera, tra i valori cromatici brillanti nella morbidezza dei toni, un’evasione di libertà in un viaggio ideale che si fa sogno in un’allusione onirica e surreale per un nuovo linguaggio d’arte.
John Bellan – Val di Fiemme – Trento – Il simbolismo pittorico di radice espressionista racchiude la poetica dell’immaginario nell’incanto di una realtà vangoghiana in una rivelazione sognante, dove il brillante cromatismo nell’alchimia coloristica, percorre un’acuta analisi del pensiero, tramutando la visione nell’onirica creatività con un forte quoziente simbolico che si abbandona all’elemento psicologico e fantastico dell’allusiva narrazione per un nuovo stile d’arte.
Gavino Pedoni – Sassari – Una pittura unica e spontanea nelle scioltezze ed accensioni del colore che conduce il brillante cromatismo ad atmosfere rarefatte di una spazialità immaginaria nell’interpretazione del reale, dove l’incanto si svela nel libero gesto grafico e pittorico, senza vincoli precostituiti, ma intriso di una limpida luce, che si espande nelle trepide vibrazioni cromatiche, mentre l’irreale sognante si carica di misteri, metafore e simbologie esistenziali nell’alchimia coloristica, quanto, narrativa per un nuovo filone d’arte.
Fabio Recchia – Levico Terme – Trento – L’immagine appare velata, tra raffinati tonalismi in una bianca luminosità, che determina una totale armonia pittorica con quella lievità che percorre la poetica dell’immaginario, mentre si ha l’impressione di una lirica lontananza, una presenza delicata della memoria che affiora inafferrabile, come piuma al vento nel pulviscolo dell’aria, dove aleggia il nostalgico travisamento di un ricordo nell’astrazione di un lirico sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Mario Manfio – Trieste – Una bellezza classica pervade nelle figure femminili, che prendono vita nello spazio con preziosismi formali ricondotti ad un’armonia di evocazione moderna, da Martini a Manzù, mentre la luce scivola modulandosi sulle linee dalla finitura accurata con timbro poetico, dove la materia intrisa di un vigore emozionale, coglie il vissuto di una realtà quotidiana, sconfinando nella dimensione interiore dell’immaginario per un nuovo filone d’arte.
Francesca Coletti – Milano – Nella purezza espressiva l’albero surreale si apre all’immaginario collettivo, dove le forme sono sollecitate da un brillante cromatismo che fluisce come linfa vitale in una visione di sogno, carica di un’intensa vitalità sentimentale, mentre la poesia si fa memoria. Così, la visione diviene simbolo di una magica e segreta riflessione che si accompagna ad una totale armonia di ideale bellezza, sconfinando in un’infinita spazialità di una turchese distesa di cielo per una nuova modalità d’arte.
Giuseppina Crocamo – Novi Velia – Salerno – Pittura istintiva e svincolata da dettami prestabiliti, svela intense suggestioni cromatiche nella brillantezza dei colori, mentre trapassano velature, morbidezze e punti di bianca luce in un’imprevista spazialità astratta che vive della natura alla ricerca di una libertà d’armonia, dove le forme surreali, guidate dal movimento gestuale esprimono un’emozionalità interiore nei sentimenti che si fa sogno per un nuovo stile d’arte.
BIENNALE DELL’ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART IN VISIONE
La pittura italiana si integra e si confronta con quella degli artisti internazionali nell’odierna civiltà artistica. Dalla storica ventata d’arte che ha distinto Venezia negli anni ’20, cioè da Moggioli, Gino Rossi, Carlo dalla Zorza, Nemo Mori ed altri, cavalcando le numerose Biennali di Venezia, famose quelle dal 1946 al 1948 con la presenza di artisti come Birolli, Viani, Guttuso, Emilio Vedova e gli altri appartenenti al gruppo del”Nuovo Fronte delle Arti”, costituito da un autorevole storico e critico d’arte come Giuseppe Marchiori, ritroviamo in questa importante e storica documentazione illustrativa di opere d’arte dei maestri d’oggi, che si distinguono per il loro gusto personale e modalità stilistica, superando i parametri del passato e quelli accademici, attraverso una visibilità storica della BIENNALE DELL’ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART IN VISIONE.
Luigi Pretin – Pontinvrea – Savona – La veduta ariosa del “bosco” con finissima sensibilità pittorica, apre ampi spazi di cielo popolato da miti della memoria, mentre le armonie naturali si liberano nell’atmosfera, tra i preziosi toni dei verdi in sintesi chiarista, rendendo la visione indefinita e vibrante di luce per svelare nell’illusione ottica un sentimento lirico, quanto, libero dello spazio, oltre la stessa luminosità che tutto trasfigura ed armonizza per un nuovo linguaggio d’arte.
Carlo Govoni – Reggio Emilia – La raffinata veduta veneziana si apre alla limpidezza del cielo nello squarcio di luce all’orizzonte con una sostanza pittorica ricca e succosa nella morbidezza dei toni, mentre la visione appare immersa in una calma silenziosa e solenne in un realismo magico, dove la fuga prospettica nell’illusione ottica della luce, conferisce un timbro poetico nella lontananza di un sogno per un nuovo filone d’arte.
Andrea Canale – Verona – Venezia appare incanto negli effetti di luce che dissolve i raffinati tonalismi con un tocco lieve, evidenziando il dinamismo interno della visione, tra i riflessi speculari dell’acqua, mentre il colore segue sensazioni ed emozioni, quasi improvvise, aprendo la visione ad un senso di ariosità in armonica corrispondenza con la luminosità che conduce l’immagine a lievi strutture formali nell’immediatezza impressionista e nella poetica di un sogno per un nuovo stile d’arte.
Monica Bolfe – Schio – Vicenza – La suggestiva veduta marina diviene il tramite d’incanto nella pacata compartecipazione al sentimento della natura nella silente sospensione onirica, dove un equilibrio intellettuale scandisce i ritmi della composizione, anche laddove appaiono all’orizzonte ampie distese di cielo e mare, mentre ondeggia lentamente, tra la brezza marina con un anelito di libertà che trascende il mistero nella poetica metafisica e nell’abbandono al sogno per una nuova modalità d’arte.
Stefania Di Dio – S. Lucido – Cosenza – IL dipinto emerge impetuoso con preziosismi arcaici nella coniugazione, tra figurazione ed una nuova analisi concettuale, sublimando l’estro creativo astratto-surreale per creare un figurativo fantasioso, in cui si svela una simbologia segreta nella complessa trama pittorica, tra gli ocra sabbiosi ed i grigi perlacei che si stemperano nella luminosità, aprendosi ad un messaggio interiore che avanza nel sogno dalla poetica dell’immaginario, mentre si fa memoria e fascino del già passato per affiorare nell’evanescente mistero della materia, ricolma di significati profondi ed accenni alla realtà nella sua essenza e nelle “attese felici” per un nuovo linguaggio d’arte.
Franca Valesi – Milano – Il paesaggio filtra col massimo di sensibilità l’ariosità della veduta nell’immediatezza impressionista, cogliendo una particolare luminosità, attraverso l’esatta gradazione tonale dei preziosi verdi, stemperati, tra i rosati perlacei del cielo, dove l’illusione prospettica crea un’atmosfera magica e velata in lirica lontananza, percependo il dialogo con la natura nella sua armoniosa contemplazione e nei suoi barlumi di bellezza, svelando una compartecipazione sentimentale ed emozionale per un’inedita espressione d’arte.
Gianni Balzanella – Capua – Roma – Venezia è immersa in un gioco tonale raffinato nel gesto pittorico impressionista, tra i rosati antichi, sublimati da una solare luminosità all’orizzonte nella trasparenza delle tinte che, nell’umidore dell’aria, si dissolvono in luminescenze nella grande piazza, quasi solitaria, che s’inebria di mistero, tra antiche mura e portici, mentre echeggiano storie immaginarie nel teatro di un sogno per un nuovo linguaggio d’arte.
Eleonora Russo – Capua Vetere – Caserta – E’ una suggestiva composizione figurativa di essenzialità classica, in cui ogni elemento appare trasfigurato dalla luce che rende la visione soffusa nel caldo e raffinato cromatismo nelle lievi trasparenze di colore, dove la delicata Natività si rischiara di una diafana, ma intensa spiritualità lirica per una nuova ed eterna bellezza nell’arte.
Alessandro Maiani – Roma – Un omaggio al tono antico, si rivela nell’immagine del Santo nei preziosi e delicati accordi cromatici caravaggeschi, che esaltano una luminosità di origine classica con straordinari effetti chiaroscurali, in cui aleggia una sentita spiritualità nel volto eburneo del Divin Bambino, mentre irradia un candore cromatico di una spiritualità quattrocentesca, ricondotta ad un sentimento mistico di odierna sensibilità per un rinnovamento nell’espressione d’arte.
LA STORIA E’ OGGI
A cura del critico letterario e di arti visive Carla d’Aquino Mineo
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un significativo percorso informativo ed illustrativo di opere d’arte dei maestri d’oggi, interpretate nella continuità storica per superare filoni, tendenze e svecchiamento di tutto ciò che appartiene al passato storico, proponendo modalità diverse e differenti poetiche nei contenuti pittorici e scultorei, col fine di proiettare la creatività nella rappresentazione espressiva, formale e cromatica verso un’orizzonte che si apre al domani.
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo – Sento il respiro di una cultura impressionista, interpretando con un gesto pittorico abile e personale la luce di un ricordo, mentre il reale diviene evanescenza magica in un’aura sospesa, dove la morbidezza del cromatismo apre profondità prospettiche con l’ausilio della luce nell’umidore dell’atmosfera, tra i grigi perlacei nelle scansioni emozionale ricreate nella preziosa trama pittorica, in cui la storia è oggi.
Daniela Da Riva – Milano – La veduta nevosa si stempera in pura velatura luminosa nella dialettica, tra luce e colore, mentre la bianca distesa di neve copre e sospende l’immagine in un lirico momento nella leggerezza pittorica ed immediatezza impressionista rivolta al versante francese, svelando un’armonia luminosa nell’unità tonale e spirituale che pervade la visione con delicata presenza di una realtà sognata, dove l’espressione artistica rivela che la storia è oggi.
Liana Degan – Padova – Una gestualità libera e disinvolta si accompagna all’onirica geometria nell’intenso cromatismo, che determina nella visione dell’Arlecchino un simbolismo espressivo nel vigore emozionale e nell’interazione, tra geometria e fantasia, reale e fascino dell’irreale, svelando nell’insieme una trama astratta con un straordinario dinamismo visivo nella pulsione espressiva, carica di simbologie che alludono ad un surreale immaginario, dove l’inedita creatività rivela che la storia è oggi.
Concetta Daidone – Pineto – Teramo – In un’atmosfera velata dai vapori dell’aria, echeggia una memoria nostalgica nell’apparizione di un nudo di donna nella sua sinuosità formale, tra i raffinati valori tonali dei grigi perlacei, che richiamano una delicata tematica, nutrita da profondi accenti psicologici, racchiusi nella sua segreta intimità, mentre forme oniriche fluttuano nello spazio immaginario e lievitano nella mente per ricondurre l’evanescenza della visione ad un onirico, quanto, allusivo sogno in una lirica e libera dimensione astratta, dove l’idea espressiva svela che la storia è oggi.
Eugenio Cerrato – Gravellona – Toce – Scultura emozionale che percorre la concettualizzazione dell’immagine, rappresenta una completa liberazione dell’impulso creativo, mentre l’inserto materico ligneo dell’ideogramma giapponese nella “Contaminazione orientale”, interpreta il potere evocativo di una metafora surrealista che s’inoltra in un’imprevista spazialità materica, tra le penombre in bianca luce trascendentale per svelare la tridimensionalità astratta nella rivelazione che la storia è oggi.
Gianfranco Coccia – Padova – La scultura di astrazione surreale mette in evidenza le qualità sensoriali del metallo per svelare la solidità permanente del soggetto, rivolto ad un dinamismo visivo onirico che ricerca una nuova spazialità astratta, mentre le forme geometriche nella dialettica del pieno e del vuoto, s’innalzano verso l’alto per esprimere l’imponderabilità della materia che si apre ad un movimento ideale nello spazio, rivelando il concetto dell’inconscio collettivo nell’espressione che la storia è oggi.
Yuri Casali – Reggio Emilia – Un’interpretazione appassionata del reale traspare nella spontanea immediatezza pittorica, dove improvvisazioni cromatiche compongono fantasie informali, pregne di luminosità in visioni oniriche ed in pura essenza d’emozioni, mentre l’esaltazione espressionista, percorre, simbolicamente, un mondo evocativo in lirica spiritualità per ricercare l’oltre, il mistero nei significati esistenziali in una dimensione astratta, ma trascendentale nella poetica dell’immaginario, dove la storia è oggi.
Cristina Franzoso – Ariano nel Polesine – Rovigo – La morbidezza tonale nei riflessi di luce percorre l’interno della vegetazione, tra fiori e foglie, aprendo un mondo sconosciuto, un’avventura magica nelle armonie naturali, che si unisce ai più sottili mutamenti d’animo, mentre si carica di simbologie ed allusioni in un respiro di poesia nella rivelazione di un elogio alla vita ed alla fantasia creativa, svelando una gentile e trepida introspezione di liriche e sognanti emozioni, dove la storia è oggi.
Sonia Martini – Treviso – La rappresentazione fenomenica della natura vive la forza di un’energia cosmica con armonie inedite nell’immediatezza gestuale, tra magiche formulazione astratte che alludono a liriche suggestioni del reale, divenendo rivelazione di un sogno, mentre le improvvise accensioni coloristiche ricreano una dinamica spazialità di un logos ideale di emozioni nel fascino onirico del surreale, dove la storia è oggi.
PREMIO ACCADEMICO – PABLO PICASSO – IL GIOCO IN MASCHERA NELLE NOTE E COLORI DEL CARNEVALE NELL’ARTE – 30 MAGGIO 2020 – ORE 17.00 SALA DEL VAROTARI – PADOVA
Artista eclettico, dalla geniale creatività, Pablo Picasso ha investito la scena mondiale dell’Arte moderna e contemporanea, mostrando un percorso evolutivo costituito da differenti esperienze artistiche per vivere nella pienezza dell’Arte una completezza espressiva, non solo attraverso il cubismo, ma maturata nella ricerca formale e cromatica per svelare il suo pensiero che diviene realtà dell’immaginario con un inconsapevole impulso emozionale dell’inconscio, che si libera e si concretizza nelle forme geometriche, sublimate dai suoi colori. Ecco che allora, l’Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta il PREMIO ACCADEMICO – PABLO PICASSO – IL GIOCO IN MASCHERA NELLE NOTE E COLORI DEL CARNEVALE NELL’ARTE con un itinerario significativo e documentario di opere d’arte dei maestri d’oggi, premiate per l’alta qualità esecutiva e l’originalità espressiva che autentica il valore della cultura artistica, non solo della storia dell’Arte italiana, ma a livello internazionale.
Carla d’Aquino Mineo
Il PREMIO PICASSO onora l’Arte ai suoi livelli più alti. Al suo centro sta Arlecchino nelle numerose sfaccettature di un simbolico autoritratto dell’Artista che cela l’identità sottostante in simboli che si offrono alla comprensione dell’uomo attraverso il canale misterioso del senso estetico. Così, gli Artisti premiati trovano in questo riconoscimento prestigioso dell’Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova, un aspetto profondo di sé quali interpreti privilegiati del misterioso scenario predisposto dall’Arte di cui sono i protagonisti.
Rita Mascialino
Daniele Digiuni – Milano
Gianfranco Coccia – Padova
Concetta Daidone – Pineto – Teramo
Liana Degan – Padova
Eugenio Cerrato – Gravellona – Toce
Paola Bradamante – Bolzano
Paolo Bondi – Livorno
Sergio Ceccarani – Assisi – Perugia
Alessandro Maiani – Roma
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari
Fulvio Cicuto – Padova
Gheorghita Ouatu – Foggia
Annamaria Panarace – Rocca Imperiale – Cosenza
Silvia Bussolo – Genova
Rita Papale – Padova
Gianni Balzanella – Capua – Roma
Loria Orsato – Vicenza
Margherita Casadei – Ravenna
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
Patrizia Biagini – Roma
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna
Necoletta Rustici – Grazia Simoncelli di Cioccolato Creativo – Ravenna
Nicoletta Valler – Trieste
De Grossi Gianluca – Budrio – Bologna
Lucia D’Aleo – Senigallia – Ancona
Maria Rosaria Verrone – Case del Conte – Salerno
Gianluca Cunich – Torino
Donatella Castegnaro – Udine
Yuri Casali – Reggio Emilia
Lorenzo Ludi – La Spezia
Pietra Barrasso – Roma
Adelio Bonacina – Olginate – Lecco
John Bellan – Val di Fiemme – Trento
Giuseppe Galletta – Padova
Mariangela Mariani – Monza
Antea Pirondini – Codisotto di Luzzara – Reggio Emilia
Franco Eupili – Roma
Vittorio Mostardi – Cascina – Pisa
Carlo Tosin – Bassano del Grappa – Vicenza
Gianluca Cunich – Torino
Lia Malfermoni – Vicenza
Debora Ferruzzi – Firenze
Andrea Schiavetta – Cremona
TROFEI D’ARTE IN VISIONE – ANNO – 2019/2020 – MARZO
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un singolare e significativo itinerario artistico, documentario ed illustrativo di opere d’arte dei maestri d’oggi, meritevoli per l’autenticità e l’innovazione tecnica-espressiva delle loro creazioni con una ragguardevole visibilità, considerata e premiata dall’Archivio Storico Enciclopedico del Centro Accademico Maison d’Art di Padova per la ricerca e gli anni consacrati all’impegno professionale nell’arte.
Mary Sperti – Art Director – Ancona
Francesco Passero – Gela – Caltanissetta
Vito Mollisi (1947 – 2018) Partinico – Palermo
Massimo Piro – Gallipoli
Alice Walczer Baldinazzo – Longare – Vicenza
Michele Affatato – Foggia
Valeria Vitulli – Larino – Campobasso
Franco Carletti – Siena
Oriella Francini – Murlo – Siena
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari
Debora Ferruzzi – Firenze
Anna Trapasso in arte Nannì – Milano
Renato Gianolla in arte Renè – Treviso
Maria Lucia Ciraci – Ceglie Messapica – Brindisi
Maria Antonella Provaggi – Boissano – Savona
Laura Benaglia Nones – Bolzano
Maddalena Triggiani – Roma
Domenico Pavan – Torino
Alessandro Beltrami – Omegna – Verbano
Silvia Bussolo – Genova
Grazia Zuccolotto – Meolo – Venezia
Renato Cestaro – Tessera – Venezia
Carlo Scomparin – Venezia
Orlando Rosa – Bioglio – Frazione Guala – Biella
TOP INTERNATIONAL ART – L’OSCAR DELL’ARTE – FIRST PART
TOP INTERNATIONAL ART – L’OSCAR DELL’ARTE – ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART DI PADOVA – DICEMBRE 2019
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un significativo itinerario documentario ed illustrativo di opere d’arte dei maestri d’oggi nella TOP ART – L’OSCAR DELL’ARTE dell’Archivio Storico Universale delle Belle Arti per manifestare una libera scelta poetica e tecnico-espressiva, dove l’unità concettuale risponde all’esigenza di una costante ricerca pittorica e scultorea, che possa superare le mode antiche ed odierne in un panorama eclettico ed internazionale del linguaggio artistico, dove il nuovo lessico svela inedite espressioni d’arte di una nuova contemporaneità che travalica i secoli.
Leda Tagliavini – Reggio Emilia
Stefano Catalini – Mogliano Marche – Macerata
Luigi Pretin – Pontinvrea – Savona
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
Oriella Francini – Murlo – Siena
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna
Gabrio Vicentini – Bologna
Ruggero Rotondi – Cerro Maggiore – Milano
Dario Mazzoli – Emilia – Romagna
Francesca Calzoni in arte Fedra – Brescia
Rodolfo Savoia – Bologna
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino
Roberta Monagheddu – Selargius – Cagliari
Anna Trapasso in arte Nannì - Milano
Maria Stella Polce – Francavilla al Mare – Chieti
Stefano Sini in arte Fossiant – Sinnai – Cagliari
Gioacchino Schembri – Roma
Fulvio Cicuto – Padova
Massimo Piro – Gallipoli
Ercole Facin – Casale Monferrato – Alessandria
Michele Affatato – Foggia
Antonio Lori – Milano
Marina Mian – San Gaetano – Caorle – Venezia
Roberto Proietti – Este
Giuseppe Galletta – Padova
Antonella Palmitessa – Barletta
Fabiana Macaluso – Torino
Claudia Amadesi – Bosisio Parini – Lecco
Giorgia Paladino – Roma
Dario Chiericallo – Milano
Anna Trapasso in arte Nannì – Milano
Renato Gianolla – Treviso
Marisa Rocci – Tolentino – Macerata
Alessandro Beltrami – Omegna – Verbano
Raffaele Turati – Milano
Carlo Govoni – Reggio Emilia
Salvatore Sardisco in arte Stylus – Monsummano Terme – Pistoia
Maurizio Barbiero – Padova
Santina Tricomi in arte Lory – Catania
Mirella Calza – Arco – Trento
Silvia Wehrenfennig – Gorizia
Debora Ferruzzi – Firenze
Luisa Armenio – Canosa di Puglia – Barletta
Maurizio D’Egidio – Castellalto – Teramo
Claudia Rossetti – Treviso
Paolo Bondi – Livorno
Anna Turro – Formello – Roma
Patrizia Bertani – Fidenza – Parma
Luisa Andaloro – Foggia
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa
Anila Ciccone – Villamagna – Chieti
Raffaella Di Benedetto – Montella – Avellino
Annarita De Marco – Nichelino – Torino
Roberto Sibilano – Modugno – Bari
Lucia Verrilli – Perugia
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma
Anna Maria Panarace – Rocca Imperiale – Cosenza
Luca Gigante – Aviano – Pordenone
Monica Bolfe – Schio – Vicenza
Maria Grazia De Cosimo – Foggia
Francesca Romana Fragale – Roma
Antonio Saporito – Torino
Sabrina Di Giacomo – Bari
Maddalena Triggiani – Roma
Maristella Laricchia – Milano
Giuseppe Saccomani – Venezia
Luisa Borin in arte Gigì – Merlara – Padova
Maurizio Guglielmi – Milano
Caracausi Patrizia – Bologna
Giancarlo Sciamanna – Teramo
Pamela Pagano – Roma
Sandro Frinolli Puzzilli – Ladispoli – Roma
Antea Pirondini – Codisotto di Luzzara – Reggio Emilia
Stefania Di Dio – S. Lucido – Cosenza
Daniela Da Riva – Milano
Salvatore Cilio – Ragusa
Antonio Sacco – Conselve – Padova
Martina Di Dio – Catania
Gilberto Stefani – Sambuca Pistoiese – Pistoia
Massimo Riccò – Modena
Marcella Molea – Pozzuoli – Napoli
Gilda Ferrante – Torino
Marco Giovanni Gianolio – Torino
Patrick Pioppi – Soliera – Modena
Lorenzo Lo Vermi – Venaria Reale – Torino
Luca Oliveri – Borgofranco d’Ivrea – Torino
Giuseppe Paradiso – Torino
Eleonora Russo – Santa Maria Capua Vetere – Caserta
Joaquin Paz – Cigliano Vercelli
Beppe Gromi – Alpignano – Torino
Antonio Fanelli – Arezzo
Cristina Massulo – Busto Arsizio – Varese
Valentina Rimauro – Braccagni – Grosseto
Mary Sperti – Ancona
Salvatore Pronesti – Chivasso – Torino
Roldano Paparelli – Roma
Gianpietro Asnaghi – Meda – Monza Brianza
Sergio Colombo – Carugo – Como
Franca Valesi – Milano
Giuseppe Vietti – Torino
SECOND PART – TOP INTERNATIONAL ART – L’OSCAR DELL’ARTE – ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART DI PADOVA – DICEMBRE 2019
Roberto Mondani – Roma
Regizia – Occhiobello – Rovigo
Diego Burigotto – Desenzano del Garda – Brescia
PREMIO DELL’ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART DI PADOVA – IL LEONE ALATO DI VENEZIA – GIUGNO 2020
La tradizione della pittura veneta si confronta ed integra con quella dei maestri d’oggi. Naturalmente, possono esserci per ogni artista, agganci diretti con maestri specifici o con specifiche realtà culturali locali, ma il linguaggio universale dell’arte è libero, dove ogni artista propone una sua poetica creativa in un proprio percorso evolutivo per manifestare una dimensione nuova, diversa che porta con sé il retaggio della storia ed aprirsi a nuove tendenze artistiche del futuro. L’Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta una documentazione significativa ed interessante di opere d’arte dei maestri d’oggi, meritevoli di essere premiati per la loro ricerca artistica e di essere gratificati con il premio IL LEONE ALATO DI VENEZIA.
Giorgia Paladino – Roma
Carlo Govoni – Reggio Emilia
Marisa Rocci – Tolentino – Macerata
Francesca Calzoni in arte Fedra – Brescia
Antonio Saporito – Torino
PREMIO LETTERARIO E DI ARTI VISIVE – LEONARDO DA VINCI – L’ARTE TRA NATURA E SCIENZA – ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART DI PADOVA
Il periodo storico del ‘500 rappresenta un’epoca rigogliosa dell’Architettura e delle Arti visive, in modo particolare, pittura e scultura progrediscono in maniera evidente con illustri pittori come Michelangelo, Raffaello e Leonardo Da Vinci, che personifica l’esempio supremo dell’universalità del genio creativo nella convinzione di ricercare nell’arte la Scienza della natura come primaria conoscenza dell’universo che s’inoltra con “sottile invenzione” nelle fondamentali leggi del creato e “costringe la mente del pittore a trasmutarsi nella propria mente di natura”, poiché essa è “parente d’Iddio” per indurre ed orientare la mente del pittore ad alta conoscenza. Ecco che allora, l’Archivio Storico del Centro Accademico Maison d’Art di Padova propone un itinerario significativo di opere letterarie e d’arte premiate dei maestri d’oggi che percorrono una modalità pittorica e scultorea, tra accentuazioni classiche e rinascimentali, ponendo le basi di un rinnovamento nel linguaggio artistico, mediante la coniugazione, tra storia ed avanguardia che si apre alla Scienza odierna per il domani.
Carla d’Aquino Mineo
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
Gheorghita Ouatu – Foggia
Federico Mattera in arte Merisio – Orbetello – Grosseto
Massimo Marangon – Pavia
Eleonora Russo – Capua Vetere – Caserta
Antonio Cantiello – San Felice (SP)
Alfredo Pavone – Pesaro
Marcello La Neve – Cerisano – Cosenza
Luisa Andaloro – Foggia
Alessandro Fioraso – San Mauro – Torino
Giuseppe Galletta – Padova
Giuseppe Vietti – Torino
Albertino Spina – Terni
Margherita Casadei – Ravenna
Gianni Balzanella – Roma
Franco Eupili – Roma
PREMIO – LA STORIA E’ OGGI – INTERNATIONAL ART SHOW IN VISION
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova è completamente rivolto al futuro, attraverso la documentazione storica, l’informazione e la promozione di Eventi culturali ed internazionali per la diffusione di opere d’arte dei maestri d’oggi, che presentano forme singolari ed inedite per un rinnovamento della civiltà artistica, divenendo un osservatorio dell’identità culturale nazionale con l’INTERNATIONAL ART SHOW IN VISION, mediante un’ampia visione nella risonanza del linguaggio universale dell’arte che da secoli ha alimentato il genio di altri centri, oltre le frontiere, incentivando fermenti artistici nell’immaginario collettivo.
Annarita De Marco – Nichelino – Torino
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino
PREMIO – IL TEATRO NELL’ARTE – ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART DI PADOVA – 7 MARZO 2020 – TEATRO SAN GAETANO – PADOVA
Il fascino del Teatro investe l’espressione umana nelle emozioni e sensazioni del vivere quotidiano: sentimenti trasmessi, attraverso l’interpretazione teatrale per personificare storie e personaggi in un mondo che vive di plauso del pubblico alle luci della ribalta. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta opere d’arte dei maestri d’oggi, premiate per originalità creativa, immersa nel mondo interpretativo del Teatro.
Rodolfo Savoia – Bologna
Elisabetta Conte – Venezia
Annarita De Marco – Nichelino – Torino
Andrea Ferrari – Grosseto
Lucia Verrilli – Perugia
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma
Giorgio Ligori – Bergamo
Anna Maria Panarace – Rocca Imperiale – Cosenza
Maurizio Guglielmi – Milano
Arduina Santi – San Martino di Lupari – Padova
Beppe Gromi – Alpignano – Torino
Domenico Levato – Brugherio – Monza
Michele Carmelo Bellezza – Osimo – Ancona
Grazia Zuccolotto – Meolo – Venezia
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino
Luca Luciano – Roccaraso – Aquila
PREMIO – COLORI ED EMOZIONI DELLA NATURA VIVA NELL’ARTE – ARCHIVIO STORICO UNIVERSALE DELLE BELLE ARTI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART DI PADOVA
L’Arte vive nella natura, attraverso una rappresentazione creativa mobile e fantastica che va al di là della descrizione verista e fenomenica del paesaggio, divenendo logos ideale di colori ed emozioni, mentre l’interpretazione artistica ci riporta alla sua atavica bellezza, ai primordi della vita ed alla sua creazione nella meraviglia del suo germogliare nel perenne divenire delle stagioni. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un suggestivo itinerario artistico di opere d’arte dei maestri d’oggi, premiate per una singolare bellezza interpretativa nell’incanto della natura.
Annunziata Martiradonna – Matera
Anna Turro in arte Turoa – Formello – Roma
Marisa Rocci – Tolentino – Macerata
Patrizia Bertani – Fidenza – Parma
Anila Ciccone – Villamagna – Chieti
Grazia Pirolli – Cassino – Frosinone
Diana Giusto – Monza
Giuseppe Galletta – Padova
Annarita De Marco – Nichelino – Torino
Roberto Sibilano – Modugno – Bari
Maria Stella Polce – Francavilla al Mare – Chieti
Mirella Calza – Arco – Trento
Lucia Verrilli – Perugia
Monica Bolfe – Schio – Vicenza
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma
Debora Ferruzzi – Firenze
Chiara Magni – nei pressi del Lago di Garda
Maddalena Triggiani – Roma
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
Maurizio Guglielmini – Milano
Anna Trapasso in arte Nannì – Milano
Maristella Laricchia – Milano
Gilda Ferrante – Torino
Katia Anastasia – Gubbio – Perugia
PREMIO – L’IMPONDERABILE BELLEZZA DI DONNA
Musa ispiratrice, l’immagine di donna è sempre stata l’ideale di creatività degli artisti, che in epoche diverse hanno sublimato la sua bellezza nel fascino del mistero della sua stessa essenza per ricondurla ad un’incantevole visione di sogno. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un suggestivo itinerario documentario ed illustrativo di opere d’arte premiate dei maestri d’oggi che interpretano con poetiche e sfumature diverse L’IMPONDERABILE BELLEZZA DI DONNA.
Anila Ciccone – Villamagna – Chieti
Giuseppe Galletta – Padova
Raffaella Di Benedetto – Montella – Avellino
Annarita De Marco – Nichelino – Torino
Salvatore Sardisco – Pistoia
Patrizia Bertani – Fidenza – Parma
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma
Pamela Pagano – Roma
Gilda Ferrante – Torino
Antonio Fanelli – Arezzo
Gianluca Fascetto – Cinigiano – Grosseto
Nada Mathis – Como
PREMIO – SI LIBRANO NELL’ARIA MAGICHE FORMULAZIONI ASTRATTE NEI COLORI DELL’IRREALE
Si librano nell’aria magiche formulazioni astratte nei colori dell’irreale, dove un’imprevista spazialità approda ad una nuova ed ignota dimensione che percorre la poetica dell’immaginario in un fantastico mondo di sogno. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un suggestivo itinerario documentario ed illustrativo di opere d’arte premiate dei maestri d’oggi che interpretano l’astrazione del reale nel fascino di “un’irreale realtà”.
Stefano Sini in arte Fossiant – Sinnai – Cagliari
Gioacchino Schembri – Roma
Maria Grazia De Cosimo – Foggia
Rodolfo Savoia – Bologna
Robero Gallaccio – Valentano – Viterbo
Francesca Romana Fragale – Roma
Maristella Laricchia – Milano
Giuseppe Paradiso – Torino
PREMIO – THE POETIC DREAM’S
Il motivo rappresentativo del sogno è un tema ricorrente nelle raffigurazioni artistiche e si sviluppa in maniera palese, sin dal Medioevo con la pittura di Bruegel e Bosch, svelando i meandri negli abissi dell’inconscio, tra simboli ed allusioni per progredire con una modalità moderna nelle opere di Chagall e Magritte, fino all’arte odierna. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta opere premiate dei maestri d’oggi che percorrono con diversificate modalità stilistiche ed espressioni formali la narrativa dell’irreale, portando la scena pittorica o scultorea nell’inconscio in una dimensione onirica e del sogno che appartiene all’immaginario collettivo.
Francesca Romana Fragale – Roma
Gilberto Stefani – Sambuca Pistoiese – Pistoia
Giuseppe Volante – Marianopoli – Caltanissetta
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma
Chiara Magni – nei pressi del Lago di Garda
Valeria Ferrari – Bari
Luisa Borin in arte Gigì – Merlara – Padova
Maddalena Triggiani – Roma
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
Patrizia Caracausi – Bologna
Grazia Pirolli – Cassino – Frosinone
Arduina Santi – San Martino di Lupari – Padova
Sandro Frinolli Puzzilli – Ladispoli – Roma
PREMIO – COMPOSIZIONI DI NATURA NELL’ARTE
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un itinerario documentario ed illustrativo di opere d’arte premiate, che interpretano e raffigurano composizioni di natura nell’arte, tra oggetti semplici della quotidianità, aprendo con forza comunicativa un mondo evocativo ed incontaminato che racchiude in sé lo spirito creativo dei maestri d’oggi.
Lorenzo Lo Vermi – Torino
Alessandro Maiani – Roma
PREMIO – ACQUARELLI D’AUTORE – LA LUCE NEI COLORI
L’acquarello è una tecnica espressiva che non ammette imperfezioni, ma esige immediatezza ed abilità esecutiva per una resa cromatica ed interpretativa che possa sublimare il colore nella luce. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un significativo percorso illustrativo e documentario di opere d’arte premiate dei maestri d’oggi con ACQUARELLI D’AUTORE che ravvivano la luce nella sfuggente acquosità dei colori in trepide emozioni.
Debora Ferruzzi Caruso – Firenze
Arduina Santi – San Martino di Lupari – Padova
Cristina Massulo – Busto Arsizio – Varese
PREMIO – ARTE E DESIGN IN PROJETC
L’Arte vuol dire anche Design nella realizzazione concettuale o materiale di oggetti unici ed innovativi per migliorare la funzionalità e l’estetica negli ambienti per lo sviluppo della qualità della vita. Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta opere d’arte premiate dei maestri d’oggi, autentiche e singolari che si abbinano in maniera armonica con oggetti ed ambienti, in cui è evidente la ricerca del Design, dove l’idea diviene progetto che si concretizza nelle creazioni originali che fanno epoca e moda nell’attualità.
Grazia Pirolli – Cassino – Frosinone
PREMIO – FOTOGRAFIA D’AUTORE – SCATTO DI EMOZIONE
La tecnica fotografica è l’espressione artistica che trasfonde l’interiorità di momenti vissuti e fermati nell’attimo prezioso per immergerli in un mondo virtuale e poi ricondurli alla realtà nell’emozione della memoria che si fa illusione visiva, ma carica di trasposizioni di sentimenti. Il Centro Accademico Maison d’art di Padova presenta un suggestivo percorso artistico di fotografie d’autore, premiate per originalità con tematiche diverse nell’autenticità di linguaggio espressivo e visivo.
GRAN PREMIO – ART FESTIVAL IN THE WORLD – MAISON D’ART
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova ha lo scopo di indicare sulle grandi linee della storia i maestri d’oggi e nuovi talenti con il GRAN PREMIO - ART FESTIVAL IN THE WORLD per proseguire e rinnovare il corso della civiltà artistica, aprendo una dimensione nuova e diversa che porta con sé il retaggio della storia, verso un periodo post-contemporaneo che manifesta l’esperimentazione continua, oltre le avanguardie storiche col fine di ricostruire e riproporre con intenti innovatori i valori dell’arte nella distinzione di ogni artista nella sua valenza ed autonomia stilistica del suo vissuto e testimoniare un nuovo percorso evolutivo della storia dell’arte internazionale.
Carla d’Aquino Mineo
Il ‘Gran Premio Festival dell’Arte nel Mondo’, istituito dal Centro Accademico Maison d’Art di Padova, Presidente il critico letterario e artistico Carla d’Aquino Mineo, è un prestigioso riconoscimento di alta valenza artistica e culturale offerto dall’Archivio Storico delle Belle Arti agli Artisti di Arti Visive della contemporaneità. Il Premio, conferendo critica e visibilità a livello nazionale e internazionale, contribuisce massicciamente alla valorizzazione e divulgazione delle opere d’arte e degli Artisti, del significato dell’Arte nella vita e nella storia dell’uomo.
Rita Mascialino
Maurizio Rinaudo – Pinerolo – Torino
Rodolfo Savoia – Bologna
Giuseppe Galletta – Padova
Giuseppe Paradiso – Torino
Antonio Saporito – Torino
Maria Grazia De Cosimo – Foggia
Emanuela Masala – Milano
Floriana Pace – Conegliano – Treviso
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
Beppe Gromi – Alpignano – Torino
Silvia Zaccagnini – Valmontone – Roma
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari
Maurizio Barbiero – Padova
Roldano Paparelli – Roma
Gianpietro Asnaghi - Meda – Monza Brianza
Sergio Colombo – Carugo – Como
Dario Mazzoli – Reggio Emilia
Giuseppe Vietti – Torino
Joaquin Paz – Cigliano – Vercelli
Roberto Mondani – Roma
Gianluca Fascetto – Cinigiano – Grosseto
Regizia – Occhiobello – Rovigo
Diego Burigotto – Desenzano del Garda – Brescia
Eleonora Russo – Santa Maria Capua Vetere – Caserta
Gianni Balzanella – Capua – Roma
Nada Mathis – Como
Paolo Domenico – Gallo Matese – Caserta
Fabio Tamussin – Forni Avoltri – Udine
Orlando Rosa – Bioglio – Frazione Guala – Biella
Graziella Paletta – My Star – Alessandria
Adriana Di Dario – Mazara del Vallo – Trapani
Massimo Piro – Gallipoli – Lecce
Domenico Francavilla – Carini – Palermo
Domenico Pavan – Rivoli – Torino
Massimo Marangon – Pavia
Salvatore Abbate – Vimercate – Monza e della Brianza
Sergio Ceccarani – Assisi
Laura Lattanzi – Macerata
Luca Luciano – Roccaraso – Aquila
Lorenzo Vicino – Agropoli – Salerno
Marino Salvador – Udine
Daniela Cantarutti – Udine
Liliana Condemi – Brancaleone – Reggio Calabria
Piero Marsili – Roma
Jose Pablo Carmona Y Garcia – Spagna
Giacomo Lisia – Paliano – Frosinone
Luigi Pretin – Pontinvrea – Savona
Michele Affatato – Foggia
Debora Ferruzzi – Firenze
Gheorghita Ouatu – Foggia
Dario Chiericallo – Milano
Alessandro Beltrami – Omegna – Verbano
Federico Mattera in arte Merisio – Pavia
Fulvio Cicuto – Padova
Ornella Cicuto – Catanzaro
Mara Cicuto – Padova
Antonio Cantiello – San Felice (SP)
Alfredo Pavone – Pesaro
Marcello La Neve – Cerisano – Cosenza
Luisa Andaloro – Foggia
Alessandro Fioraso – San Mauro – Torino
Giuseppe Volante – Marianopoli – Caltanissetta
Bruno Zaffanella – Viadana – Mantova
Gilda Ferrante – Torino
Gilberto Stefani – Sambuca Pistoiese – Pistoia
Renzo Gianella – Camponogara – Venezia
Giustino De Santis – Roma
Valeria Ferrari – Bari
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa
Annamaria Panarace in arte Artistic Anny – Rocca Imperiale – Cosenza
Antonio Sacco – Conselve – Padova
Laura Benaglia Nones – Bolzano
Salvatore Sardisco – Monsummano Terme – Pistoia
Riccardo Fiorucci – Città di Castello – Perugia
Fabrizio Pruscini Da Cavargine – Città di Castello – Perugia
Andrea Marrocu – Roma
Giuliano Rossi – Civitella D’Agliano – Viterbo
Domenico Ciciriello – Porto Mantovano – Mantova
Maria Grazia Algisi – Milano
Paola Abbruzzese – Castellana Grotte – Bari
Vanya Georgieva – Cazzago San Martino – Brescia
Robertino Aisa – Spello – Perugia
Paola Bradamante – Bolzano
Giuseppe Rizzo Schettino – Firenze
Alessandro Maiani – Roma
Albertino Spina – Terni
Martina Di Dio – Catania
Margherita Casadei – Ravenna
Gabriele Franceschetti – Ferrara
Sergio Rapetti – Acqui Terme – Alessandria
Ruggero Rotondi – Cerro Maggiore – Milano
Marco Lanno – Magenta – Milano
Elisabetta Conte – Venezia
Claudia Rossetti – Treviso
Luciano Cantoni – Cesena
Raffaele Martin – Padova
Salvatore Gerbino – Caltagirone – Catania
Livia Carta – Arcugnano – Vicenza
Roberto Impigli – Padova
PREMIO – DAR FORMA ALLA MATERIA CON INEDITA CREATIVITA’
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un significativo ed interessante percorso illustrativo di opere d’arte premiate dei maestri d’oggi per evidenziare l’inedita creatività nella progettazione di originali creazioni, eseguite, mediante diversificati mezzi tecnici per esprimere la peculiarità della materia, usata ed elaborata in autentiche opere d’arte.
Betti Failla – Monterotondo – Roma
PREMIO – ALLA LUCE DELLA SPIRITUALITA’
La ricerca del divino è espressa con un senso di mistica riflessione nelle pregiate opere d’arte premiate dei maestri d’oggi alla luce di una sentita spiritualità con diversificate poetiche, in cui l’arte diviene etica nel messaggio evangelico.
Roberto Gallaccio – Valentano – Viterbo
Roberto Gallaccio
Marisa Rocci – Tolentino – Macerata
Marisa Rocci
Federico Mattera in arte Merisio – Grosseto
I NUOVI FILONI STORICI DEL III° MILLENNIO
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un itinerario illustrativo e culturale dei nuovi filoni storici del III° millennio. Sin dal secolo scorso, gli influssi delle Avanguardie storiche europee hanno determinato un nuovo corso nella storia dell’arte nell’ambito internazionale, soprattutto negli anni ’60 con l’avvento dell’Informale, mediante l’innovazione del linguaggio della Pop Art ed il susseguirsi di importanti filoni artistici: dall’Impressionismo di Cézanne a Monet, dall’Astrattismo di Mondrian e Kandinsky nell’emozionalità del colore, dal Cubismo di Picasso a Matisse sino al Surrealismo di Magritte e Dalì. Tutto converge verso un eclettismo di stili, in cui emerge la libertà del linguaggio artistico come espressione universale di sentimenti, dove terminato il tempo delle avanguardie storiche, oggi la pittura e la scultura si rinnovano, attraverso qualità tecnico-espressive in inedite modalità stilistiche dell’odierna cultura avveniristica.
NEO SURREALISMO
Giuseppe Galletta (1954) Padova
Salvatore Tedde (1936) Ittiri – Sassari
Maurizio Barbiero (1954) Padova
Patrizia Testoni (1967) Vigarano Mainarda – Ferrara
Armanda Linardi (1949) Basiglio – Milano
Giancarlo Invernizzi (1951) Corneliano Bertario – frazione di Truccazzano – Milano
Diego Bonsi (1966) Gardone Val Trompia – Brescia
Giancarlo Sciamanna - Teramo
Stefano Petracci (1958) Civitanova Marche
Efrem Favetta (1994) Pordenone
Barbara Marchi – Bologna
Luisa Borin (1952) Merlara – Padova
Valeria Ferrari (1988) Bari
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa
Maurizio Bassi (1961) Reggio Emilia
Davide Prudenza – Milano
Rita Carrodano – Calosso – Asti
Elio Atte (1954) Roma
Daniela Cerpelloni – Verona
Daniele De Summa (1987) Roma
Albertino Spina (1956) Terni
Giuseppe Di Chiaro (1976) Assisi – Perugia
Antonio Sacco (1976) Conselve – Padova
Paolo Ferlito – Monasterace – Reggio Calabria
Giuseppe Galletta – Padova
Luciano Cenghialta – Altissimo – Vicenza
Oscar Francescutto (1973) Tarcento – Udine
Silvia Zambon – Padova
Angela Stella – Aci Castello – Catania
Mario Enrico D’Ippolito (1949) Bolano – Spezia
Gina Fortunato (1964) Vignola – Modena
Maria Luisa Pancino -Venezia
Marilena Memmi (1969) Casarano – Lecce
Francesca Cecchini – Udine
Andrea Marrocu (1977) Roma
Marina Crisafio (1960) Anzio – Roma
Giovanni Gibellini – Bergamo
Evaldo Amatizi (1975) Roma
Leonardo Cherubini (1963) Firenze
Elena Fantini (1977) Ferrara
Enzo Di Cristo – La Spezia
Matteo Caldirola Settesoldi (1979) Pistoia
Vallyka – Albignasego (PD)
Primo Zanca – Torino
Carmen Salis (1967) Domus De Maria – Cagliari
Sergio Zeriali – Roma
Giuseppe Rizzo – Firenze
David Olivieri – Roma
Gennaro Barci – Reggio Calabria
Roberta Monagheddu (1966) Selargius – Cagliari
Vittorio Greco (1959) Cosenza
Cinzia Trabucchi – Roma
Giovanni Augusto Pettinà (1955) Isola Vicentina – Vicenza
Giovanni Augusto Pettinà
Fabrizio Pruscini Da Cavargine – Cavargine – Città di Castello (Perugia)
Patrick Pioppi (1984) Soliera – Modena
Muryan – Reggio Emilia
Vittorio Agostini (1946) Villa Franca di Verona
Donatella Nania (1971) Sabaudia – Latina
NEO CUBISMO
Paola Beretta – Monsummano – Firenze
Sergio Bigarelli (1926) Carpi di Modena
NEO ESPRESSIONISMO
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari
Francesco Rosina – Padova
Riccardo Fiorucci – Città di Castello (Perugia)
Cinzia Trabucchi – Roma
Mario Enrico d’Ippolito (1949) Bolano – Spezia
Emanuele Canu (1984) Alghero – Sassari
Marco Muti – Terni
Dilva Musizza (1954) Trieste
NEO ASTRATTISMO INFORMALE – GEOMETRICO – SPAZIALISMO CINETICO
Salvatore Tedde (1936) Ittiri – Sassari
Gabriele Franceschetti – Ferrara
Stefano Rozzi (1961) Mamiano di Traversetolo – Parma
Antonia Tridente – Milano
Valeria Ferrari (1988) Bari
Gina Fortunato (1964) Vignola – Modena
Maria Luisa Pancino – Venezia
Massimiliano Cammarata (1975) Acireale Catania
Enzo Di Cristo – La Spezia
Ludovico Poggi – Massa – Carrara
Primo Zanca – Torino
Monia Romanelli – Perugia
Gennaro Barci – Reggio Calabria
Roberta Monagheddu (1966) Selargius – Cagliari
Riccardo Fiorucci – Città di Castello – Perugia
Diego Bonsi (1966) Gardone Val Trompia – Brescia
Stefano Leonardi – Verona
Raffaele Savoldelli – Piario – Bergamo
NEO METAFISICA
Giovanni Cherubini (1945) Tarquinia – Viterbo
Leonardo Cherubini (1963) Firenze
Carmen Salis (1967) Domus De Maria – Cagliari
NEO FUTURISMO
Gina Fortunato (1964) Vignola (MO)
NEO DADA
NEW POP ART
Giancarlo Invernizzi (1951) Corneliano Bertario, frazione di Truccazzano (MI)
Gabriele Franceschetti (1967) Ferrara
Patrick Pioppi (1984) Soliera (MO)
Raffaele Savoldelli – Piario (Bergamo)
Maurizio Barbiero (1954) Padova
Luca Zigiotti in arte Zig Art – Torino
Mariangela Redolfini (1957) Torino
Oscar Francescutto (1973) Tarcento – Udine
Antonio Sacco (1976) Conselve – Padova
Vanya Georgieva – Cazzago San Martino – Brescia
Pier Luigi Impedovo – Roma
Anaì Contreras Soto – Verona
Orano Boschi (1957) Ravenna
Giuseppe Pisanu (1980) Milano
Angelo De Maio – Roma
PENSIERI D’AUTORE
Vincent van Gogh (1853 – 1890) Zundert – Paesi Bassi – Auvers-sur-Oise – Francia
…..”Questa mattina dalla mia finestra ho guardato a lungo la campagna prima del sorgere del Sole, e non c’era che la stella del mattino, che sembrava molto grande”…..
La finestra si apre all’incanto di un cielo trapuntato di stelle, mentre lo stupore della luce si modula in materia sullo scenario fantastico per divenire attimo di magica meraviglia nella “Notte stellata” di Vincent van Gogh.
CIELI COSMICI NELL’ARTE
Il Centro Accademico Maison d’Art di Padova presenta un brillante percorso illustrativo di alcuni pittori nella continuità storica, da Giotto, Piero Della Francesca a Chagall, sino ai maestri d’oggi con raffigurazioni di cieli cosmici nell’Arte che incantano lo spettatore, tra bagliori nella notte e paesaggi stellari, mentre si illuminano di infinito.
Giotto – Adorazione dei Magi (1303 – 1305) La prima apparizione pittorica della cometa nell’arte
Piero della Francesca – Sogno di Costantino (1458-1466)
Giorgione – Tempesta (1502 – 1503)
Salvatore Fergola (1799 – 1874)
James Burrell Smith (1822 – 1897)
William Turner (1775 – 1851)
Vincent van Gogh (1853 – 1890)
Edvard Munch (1863 – 1944)
Marc Chagall (1887 – 1985)
Joan Miró (1893 – 1983)
Vasilij Kandinsky (1866 – 1944)
Luigi Russolo (1885 – 1947) Portogruaro – Laveno-Mombello
Giuseppe Galletta – Padova
Anna Grossi – Corinaldo – Ancona
Norberto Proietti (1927 – 2009)
Paolo Ferlito – Monasterace – Reggio Calabria
Giuseppe Cacciatore - Agrigento
Antonia Tridente – Milano
Angela Stella – Aci Castello – Catania
Valeria Ferrari (1988) Bari
Gina Fortunato (1964) Vignola – Modena
David Olivieri – Roma
Massimiliano Cammarata – Acireale Catania
Elena Fantini (1977) Ferrara
Alessandro Maiani (1970) Roma
Gianfranco Combi – Cassina Valsassina – Lecco
Mario Pascali (1937) Sedriano – Milano
Paolo Residori (1953) Roma
Gioacchino Schembri - Roma
Giovanni Mattio (1949) Milano
Maria Pia Zaccaro (1968) Bari
Michele Affatato (1960) Foggia
Gennaro Barci – Reggio Calabria
Roberta Monagheddu (1966) Selargius – Cagliari
Pamela Pagano (1973) Roma
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa
Vittorio Greco (1959) Cosenza
Simone Colamaria (1975) Roma
Alessandro Beltrami (1969) Omegna – Verbano
Stefania Rinaldi – Firenze
Juliet (1983) San Giovanni la Punta – Catania
Roberta Binelli (1982) Pinzolo – Trento
Giancarlo Invernizzi (1951) Corneliano Bertario, frazione di Truccazzano – Milano
Giancarlo Invernizzi
Giancarlo Invernizzi
Giancarlo Invernizzi
Fulvio Cicuto (1953) Padova
Fulvio Cicuto
Fulvio Cicuto
Barbara Marchi -Bologna
Angela Stella – Aci Castello – Catania
Massimiliano Cammarata (1975) Acireale – Catania
Patrick Pioppi (1984) Soliera – Modena
Patrick Pioppi
Giancarlo Sciamanna – Teramo
Raffaella Capannolo (1961) Roma
Teresa Ricchiuto (1981) Bari
Chiara Magni
Marco Muti – Terni
Simonetta Gho (1969) Biella
Selvaggia Maria Serra – Roma
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari
Domenico Cialone (1970) Roma
Michele Robucci (1985) Campodolcino – Sondrio
Martina Di Dio – Catania
Leda Tagliavini – Reggio Emilia