INVITO AL COLLEZIONISMO
INVITO AL COLLEZIONISMO CON LE OPERE D’ARTE DEI MAESTRI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART
VALORE E QUOTAZIONI DELLE OPERE D’ARTE
L’invito al collezionismo con le opere d’arte dei maestri del Centro Accademico Maison d’Art di Padova offre un interessante panorama artistico ed informativo che avvicina il grande pubblico alle opere d’arte di ottimo livello culturale per il meraviglioso scenario storico, in cui si collocano. E’ sopratutto, un’iniziativa che consente l’incontro diretto dell’artista con i collezionisti che intendono informarsi sulle opere d’arte, senza intermediazione per la valorizzazione degli artisti al di fuori dei circuiti commerciali. Per visionare INVITO AL COLLEZIONISMO CON LE OPERE D’ARTE DEI MAESTRI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART, cliccare LE GALLERIE IN 3D.
Franco Eupili – Roma
BIOGRAFIA
Franco Eupili è nato a Roma il 12 maggio 1940. Dal 1944 al 1950 ha vissuto in sardegna nel paese di Luras, posto al centro della gallura, ricca di boschi di querce da sughero, olivastri, rocce di granito che il vento ha modellato creando magnifiche sculture; le erbe aromatiche, le macchie di cisto, ginepro, mirto, lentischio ed elicistro che emanano i profumi tipici percepiti appena ci si approssima alle coste del nord della sardegna, dove il mare ha le acque trasparenti e i riflessi verde smeraldo. In questi luoghi ha vissuto il maestro un età importante della sua vita e anche dopo, e durante gli studi, tutte le vacanze. Questi sono i luoghi che hanno ispirato la sensibilità, la tensione creativa, la poetica visione della realtà. I suoi dipinti sono frutto dell’immaginazione, ricordo di un mondo passato. Diversi sono i temi della pittura di Franco Eupili. Fiori, nature morte, paesaggi, marine, venezie ed i volti che ti seguono con lo sguardo e sembrano muoversi sulla tela. Notevole successo hanno avuto anche le sue più recenti mostre a Palau, Porto Cervo e a Roma, presso il collegio San Gabriele dove, dopo il successo della mostra ha avuto l’incarico, scelto tra altri scultori, per realizzare due busti in bronzo del fondatore dell’Istituto “Fratel Angelo” ora collocati uno nell’atrio dell’istituto, l’altro nella sala dei professori. Diversi sono i riconoscimenti ed i premi recenti; Roma Sparita 1981, premio Meeting Club 1982 e l’ultimo conferimento del titolo di “Accademico Benemerito” nella sezione arti N. 115/PU-A dell’Accademia Universale “Guglielmo Marconi” in Roma in data 09/11/1983.
Osvaldo Amorosino
Giornalista e critico d’arte
Roma, novembre 1983
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
BIOGRAFIA
Nato a Pavia il 3/07/1945.Laurea in Fisica alla “Sapienza di Roma” (1970). Per molti anni svolge attività di ricerca in collaborazione con Enti e Università. Numerose Pubblicazioni sia Nazionali che Internazionali nel campo della Fisica Nucleare e Ambientale. Attualmente svolge ricerche fondamentali sulla connessione fra energia e deformazioni spazio-temporali (Fisica post-relativistica).
Giovanissimo ha la prima formazione sotto la guida dello zio, Lorenzo Balduini, Pittore in Tarquinia e partecipa ad importanti mostre collettive (via Margutta, Premio Cardarelli).
Attività recenti: Mostre personali a Viterbo e Tarquinia. Inoltre:
Mostra – Selezione Nazionale di dodici pittori contemporanei Aprile 2014 – Gubbio
Mostra – “Triennale del Bramante” – Roma Aprile – Maggio 2016 –
Rassegna nazionale Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Palazzo Albrizzi – Venezia 2017
Biennale di Asolo Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Asolo 2017
Premio Palladio Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Villa Contarini – Piazzola sul Brenta – PD 2017
Rassegna nazionale Dipinti d’Autore Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Villa Breda PD 2017
Critica Artistica e Presentazione Opere: Giorgio Grasso.
Poesia: “Onde di Mare -Veglie” (2010),
“ Parole di scena” (2013),
2° premio al “San Valentino 2015” con la Poesia “Ferragosto”,
3° Premio al “Sesto Properzio” 2015 per la Silloge inedita “Notte”
Narrativa racconti: 1° Premio “Il butto” – Clitunno 2014,
3° Premio “Tutti perdenti” – Perugia “Grifo d’Oro 2013”,
3° Premio “Piccola Tunguska” – Gubbio “Novello Bosone 2015”
1° Premio Leonardo Da Vinci – Arte tra Natura e Scienza 2019 – Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
1° Premio Internazionale Pablo Picasso 2020 – Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa
BIOGRAFIA
Insegno presso la Scuola Primaria di Comiso, amo la scuola e il mio paese. Mi piace sperimentare il nuovo e realizzare progetti didattici con i bambini. Sono interessata all’arte, ne sono attratta, visito musei e gallerie. Coltivo da sempre questa passione realizzando dipinti ad olio da autodidatta durante il mio tempo libero, che è estremamente poco. Il mio artista preferito é Claude Monet, ho riprodotto una sua opera: La passeggiata all’età di 15 anni.
Ho scoperto la mia passione quando alla scuola elementare mi accorsi che ero capace di fare ingrandimenti di figure in un modo abbastanza fedele all’originale. Successivamente alla scuola media ho imparato ad usare le tempere e poi ho scoperto i colori ad olio…e cominciai a copiare le opere dei grandi i maestri un tempo.
Poi iniziai a fare le foto dal reale e copiarle realizzando qualche opera, una per ogni anno, perché troppo impegnata con il mio lavoro e con la famiglia.
Recentemente grazie ai social network ho conosciuto PitturiAmo, ho effettuato la registrazione alla piattaforma inserendo le mie opere. Adesso ho trovato lo stimolo giusto e la voglia, tanta voglia di dipingere e di esternare il mio sentire, cosa attraversa la mia anima attraverso il colore. Sono stata sempre dentro di me attenta al bene dello spirito, alla contemplazione e all’apprezzamento della natura.
Ho realizzato una serie di dipinti chiamati «Il viaggio dentro l’anima» perché sono le mie riflessioni interiori figurate con immagini significative per me, che parlano del mio sentire.
Così ho dipinto «Il divenire», «La finestra del cuore»,«Atarassia», «Slanci dell’anima», « Specchio dell’anima», « Serenità» ho raffigurato tutto ciò usando il paesaggio come metafora delle mie riflessioni. Uso quasi sempre la stessa tecnica, olio su tela e talvolta la tecnica mista olio e spray su tela.
Grazie al portale PitturiAmo sono stata contatta da galleristi, e adesso posso esporre alla galleria d’arte Maison D’Art di Padova seguita dalla Dott.ssa critica d’arte Carla D’Aquino Mineo.
– Un’altra piccola personale presso il Duomo Santa Maria delle Stelle di Comiso il 1 aprile 2018.
– Catalogo Iside 2017 opera “La Serenità”;
– Catalogo IntimArte 2017 opera Rose gialle, il Carrubeto;
– Catalogo Art Now periodico da Sandra Serradifalco opera Slanci dell’anima 2019 e targa di riconoscimento.
Anna Trapasso, in arte Nannì, nata a Vibo Valentia il 1° gennaio 1946, risiede e opera a Milano. Sin da bambina ha la passione dei colori e dei pennelli, tanto che avrebbe desiderato frequentare l’Accademia di Brera e fare della pittura la sua professione. Nonostante il lavoro e la famiglia la impegnino molto, continua saltuariamente a dedicarsi alla prediletta pittura ad olio. Nel 2000, avvicinandosi l’età del pensionamento, riprende colori e pennelli con costanza e nel 2004, lasciato l’impiego lavorativo, recupera il tempo perduto.
Il fortunato incontro con il critico d’arte dott. Teodosio Martucci è determinante: si sente incoraggiata nel proseguire e finalmente può liberare la sua creatività. Pittrice autodidatta, la sua opera si evolve nello stile della paesaggistica mediterranea.
Giuseppe Grieco nasce nella città Oraziana di Venosa (PZ) il 2 Marzo 1982.
Frequenta gli studi classici ed inseguito quelli accademici con l’acquisizione di una Laurea Magistrale in Economia e Commercio ed una in Scienze Giuridiche.
Da sempre mosso da una vivacità tipicamente acquariana ha realizzato due opere letterarie dal titolo “IL cifrario segreto Attrazione” e “Sogno di una stella sul ponte dell’invisibile”.
Da sempre appassionato di arte come di mistero realizza opere pittoriche a trecnica mista, su ogni tipo di supporto, donando alle stesse volume tridimensionale ed originalità grazie al processo della glitterazione.
Paolo Bondi – Livorno
BIOGRAFIA
Paolo Bondi è nato a Livorno, dove vive e lavora. Formatosi da autodidatta, lavora il legno sia nel bassorilievo che nell’ intaglio e la creta, dando vita a sculture di vario genere. Oltre alla pittura e all’acquarello, realizza incisioni su vetro. Esegue anche lavori su commissioni nel sul studio a Livorno. Le sue opere d’arte riscuotono ampio successo di critica e pubblico.
Pietro Moretta – Parma
BIOGRAFIA
Pietro Moretta è nato a Caserta nel 1976, vive ed opera a Parma, si dedica alla pittura sin da giovanissimo, infatti la sua formazione artistica inizia frequentando l’istituto d’arte P. Toschi (PR).
Opera nell’ambito del figurativo, trattando vari soggetti, nature morte, figure, composizioni di oggetti, motivi legati nell’ambito sacro trovano nella maniera espressiva di moretta una specifica collocazione, dando vtita a specifiche raffigurazioni realistico-simboliche in cui la puntualità della descrizione si amalgama efficacemente ai valori estetici che il pittore vi coinvolge. La pittura di pietro moretta si è sempre più evoluta nel segno di una perfezione rappresentativa, che rivolge attenzione alla complessità della composizione, al rilievo cromatico e alla sapienza delle oggettivazioni simboliche. Le sue immagini emergono da una straordinaria compennetrazionedi capacità espressive e tecniche, che egli riesce ad equilibrare con intuito e finezza di gusto in ogni realizzazione. È stato recensito in molte trasmissioni di radio e televisioni private. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private italiane. L’ordinata strutturazione compositiva e coloristica delle opere pittoriche di pietro moretta, rivela la padronanza stilistica cui l’artista è giunto, sviluppando le sue capacità di osservazione e di traduzione estetica della realtà. Le immagini riassumono in un ritmato succedersi di linee e di tonalita coloristiche, le quali danno spessore ai piani e consistenza ai modulati rilievi emozionali che l’artista vi associa. (Claudio Ghillani)
Marco Talamonti – Terni
BIOGRAFIA
Marco Talamonti nato a Terni, dove vivo, il 4 Giugno 1978. Pittore autodidatta moderno.
Ho iniziato a dipingere durante il lockdown e continuo a farlo per hobby.
Sono continuamente alla ricerca di nuovi stimoli e del proprio stile per sperimentare nuove tecniche con lo scopo di dare entusiasmo alle mie tele.
Sono attratto da tutto ciò mi circonda, le mie tele sono sempre espressione di una tecnica personale astratta ispirata alla creatività del momento con particolare attenzione all’accostamento dei colori. Tutte le mie tele sono dipinte in acrilico utilizzando pennelli, utensili autocostruiti con l’apporto delle mani.
“..sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno..”
Tutte le opere fanno parte di una collezione privata.
Debora Ferruzzi – Firenze
BIOGRAFIA
Debora nasce a Firenze il 4 ottobre del 1968, figlia unica di Imperia e Danilo anch’essi fiorentini. Fin
da piccola vive in un ambiente dove l’arte viene vissuta non solo osservata; il padre eccellente
disegnatore, illustratore di libri di medicina e topografo, un trisavolo pittore, la bellissima Firenze con
i musei e le mostre. Sempre affascinata dal bello, la mamma bravissima ricamatrice.
Frequenta il liceo scientifico Piero Gobetti e sotto l’insegnamento del Prof. Perini impara le basi del
disegno tecnico e del disegno dal vero ottenendo risultati brillanti.
Da bambina la chiamavano “mille idee”, e in effetti nonostante fosse figlia unica non si annoiava
mai! Paziente, calma, mite, allegra, intelligente ma anche estremamente testarda. La sua curiosità l’ha
portata ad esplorare e a studiare anche la scienza. I colori, la luce quali intimi segreti custodiscono?
Così nel 1996 si laurea in Fisica affascinata dall’ottica, dalla luce per approfondire lo studio
dell’Universo e la perfezione del Creato.
Conosce il suo Alberto al secondo anno di Università, stesso corso di laurea, stesse passioni per
l’ottica, l’astronomia, stessa visione dei valori della vita. Si sposano nel maggio del 1998, ed insieme,
poco dopo, superano un momento terribile, la morte dell’amato padre. Seguono anni in cui abbandona
il disegno, la pittura…troppo doloroso affrontarla, riaprire quelle scatole di pennelli, lapis, matite
tanto care ad entrambi. Ma poco prima che sia passato un anno, arriva il più bel dono di compleanno
che abbia mai ricevuto… la nascita della primogenita Isabella. E a fugare un’altra tristezza che la vita
ha riservato, un piccolo mai nato, arriva anche il più bel regalo di Natale, per San Nicola, la
secondogenita Aurora! Ed è così che insieme ad Alberto crescono le loro bambine. Arriva il giorno
dei primi disegni di Isabella, che emozione, che fantasia. Il fuoco sotto la cenere riprende ad ardere,
la voglia dirompente di disegnare, di dipingere. Così si iscrive al corso di acquerello del pittore
Luciano Piseri, e quei pennelli del padre che avevano un sapore amaro solo pochi anni prima,
diventano punto di forza, di orgoglio, di voglia di fare per due, come se attraverso di lei avesse ancora
voce il suo babbo che continua a sentire tanto vicino. Il corso di acquerello che le dà più forza e quello
che finisce poco prima che nasca il terzo bambino, Michelangelo, dono splendido, nato per la
Madonna del Carmelo ad arricchire, a completare.
Continua a frequentare i corsi di acquerello tenuti dal pittore Luciano Piseri, ricchi di nozioni, di
scambio con gli altri allievi, di confronto, di ricerca, di saggezza pittorica.
Dell’acquerello dice: “quando voglio sognare, disegno e dipingo con l’acquerello. Così posso
esprimere al meglio le mie emozioni”. Le piace rendere vivi i quadri attraverso la luce. Condivide le
bellissime parole di Van Gogh: “Che cosa splendida è l’acquerello per esprimere l’atmosfera e la
distanza, cosicché i personaggi sono come circondati dall’aria e sembrano poterla respirare”. E di
Pierre Auguste Renoir “Com’è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui
l’imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un
paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso”.
Dal 2011 lavora presso l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri nei gruppi di ricerca di ottica adattiva ed
infrarossa. Partecipa ai progetti di tecnologia astronomica attualmente più all’avanguardia,
pubblicando al momento 42 articoli su riviste scientifiche. Ma la passione per la pittura è tale che pur
lavorando a tempo pieno e gestendo una famiglia numerosa, riesce a partecipare con i suoi acquerelli,
a mostre collettive ed esposizioni organizzate dall’Associazione Culturale Giuseppe Mazzon, di cui
è socia. Si posiziona al terzo posto alla sua prima estemporanea in Montefioralle nel comune di Greve
in Chianti, con una menzione particolare sulla tecnica dell’acquerello utilizzata. Insieme alla sua
famiglia anche Simona, sua grande ed importante amica dai tempi del liceo, amante del bello,
dell’arte, della poesia, della letteratura, la sostengono ed incoraggiano sempre nel dipingere.
Marco Palumbo – Vicenza
BIOGRAFIA
Sono nato a Roma nell’anno 1973.
Per motivi legati al lavoro nell’anno 2001 mi sono trasferito a Vicenza
dove vivo attualmente.
Sono l’ultimo di sette figli, mia Madre rimase vedova quando io avevo poco più di due anni.
Questa situazione non mi ha dato la possibilità di proseguire gli studi, quindi terminate le scuole medie entrai nel mondo del lavoro.
Nell’anno 2001, all’età di 27 anni, trovai un buon posto di lavoro, ma questo ha richiesto il mio trasferimento nel veneto, bellissima regione d’Italia che a livello lavorativo, e non solo, mi ha dato molto.
Sono un’artista autodidatta, la mia passione per il disegno mi ha accompagnato sin da bambino.
Nell’anno 2009 la mia creatività ha preso una strada diversa,
ho messo da parte matita e colori, ed ho intrapreso un nuovo tipo di arte che ho ideato, approfondito e nel tempo perfezionato da me.
Amo chiamare le mie opere “puzzle di pietra”.
Personalmente questo tipo di arte mi dà piena libertà di spaziare tra immagini e materiali per la realizzazione.
Le mie opere sono tutte interamente ideata da me , dalla scelta del soggetto, alla posa in opera, fino al completamento con cornice.
Le mie opere sono realizzate con sabbia e granelli di pietra vario genere che posiziono singolarmente, come dire “Roma è stata fatta un mattone alla volta”, così le mie opere sono realizzate un granello alla volta.
Il tempo è la vita, e cosa c’è di più prezioso della vita?
Io non ho fretta, e non guardo il tempo che scorre, ma guardo sempre l’obbiettivo da raggiungere e il risultato finale.
Non è importante il tempo che passa ma come lo si impiega, perché il risultato del nostro operato resta per sempre negli occhi e nel cuore di chi lo ha compreso.
Mavie Cartia – Scicli – Ragusa
BIOGRAFIA
Ricostruire le molte tappe di un percorso intellettuale e artistico sui generis come quello di Mavie Cartia non è facile.
Nasce a Cuneo nel “69 da genitori siciliani,diplomandosi al Liceo Artistico per poi conseguire la laurea in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Sin da piccola rimase affascinata di questa città,fiutandone la sua storia e acquisendo dal suo Teatro l’infinita cultura che ospita.
Non per distrazione,ma per passione studiava danza e in contemporanea disegnava fumetti. S’appropriava di qualsiasi idea che avvertiva nell’aria e la faceva propria,facendola diventare una creatura animata o una creazione vivente.
Nel 2007 si trasferisce in Sicilia,dedicandosi alla pittura. Partecipa a mostre collettive,invitata qualche volta dal Maestro Piero Guccione,come anche presenta sue esposizioni personali.
La mente è il vento che le portò l’odore di quest’isola bellissima,dove ha ritrovato quindi il contatto con la natura,con il mare e con la luce.
E’ la mente lo strumento,il timone,la sua più stretta compagnia che può salvarla,tant’è che l’albero della vita di Mavie Cartia viene annaffiato alle radici,e non nei suoi rami o foglie.
L’esistenza deve essere impiegata ad accumulare virtù,e la nostra protagonista ne mette insieme sempre di più per far maturare i suoi pensieri,le sue parole,i suoi colori e per non smarrirsi nella notte del dubbio.
Il vocabolario della sua pittura quindi riesce ad esprimere sulla tela anche i prodigi della luce che proviene da chissà dove,certamente dalla sua officina spirituale per insegnarci pazientemente le cose nascoste: quell’impalpabile mondo cioè che nessun uomo vivente può comprendere.
Ma chi è Mavie Cartia? Solamente il suo tessuto pittorico può rivelarmi il suo segreto.
Ogni stile si esprime nelle diverse opere in misura diversa,con diversa intensità e chiarezza,ma i quadri della Mavie vestono anche un ideale di dignità artistica sempre e in ogni luogo o cosa.
La superficie della tela trattata dalla nostra interprete si schiude ogni qualvolta per far trasparire il suo stile denso e pastoso e in una straordinaria preziosità cromatica.
Anche quando le cicale screziano di stridore l’estate della contrada del Pisciotto,Mavie Cartia riesce a trovare il ricco bagaglio di preziosi valori che le fanno ascoltare il senso della vita. Nei suoi lavori infatti non riproduce qualcosa,ma rende visibile qualcosa.
Ella si identifica con tutti i temi che tratta:è presente dovunque e dapertutto e in nessuna parte. Non le basta contemplare la realtà dove vive,ma si immerge in essa e profondamente:anche all’inferno…quanto le basta. Ma che non ci resti! Riesce a fissare anche l’oscurità che abita,e la proietta fuori di sé in straordinarie immagini,in significativi temi che grondano musica nella sua più alta liricità.
Quale ricchezza di echi e di assonanze,quale strascico di suoni che si accordano,contrastano e si armonizzano nella pittura della Mavie: una potente orchestra la sua che con i colori drappeggia la mia anima. Forse sto vivendo negli anni della mia giovinezza.
Conosco oramai in Mavie Cartia la più tremenda delle malattie:il genio.
In una società come la nostra,accovacciata nella pigrizia del pensiero,ciò che conta è la verità che è soprattutto figlia del tempo.
Hanno scritto di lei: Lucio Barbera, Paolo Nifosì, Andrea Guastella, Vittorio Sgarbi, Gianni Longo, Barbara Iabichella, Evelina Barone e Roberto Borra.
Nel 2000 ha vinto il 2° premio come migliore sceneggiatrice al concorso Nuvole Nuove-Montalbano a fumetti.
Nel 2020 l’Archivio Storico Universale delle Belle Arti-Maison d’Art di Padova-conferisce a Mavie Cartia:
-Diploma Honoris Causa come Maestro d’Arte
-Premio Accademico Pablo Picasso
-Premio Accademico Gianni Longo per le Arti Visive.
Esposizioni personali:
1996 International Salon Society mostra Internazionale Afro-Roma
2008 Cartia-Polizzi personale a due -Galleria La Calandra.Ispica
2009 LA Tenue Solarità-Galleria degli Archi Comiso
2009Pittura e Mosaico -personale a due M.Cartia E.Cozza-Vitaliano Brancati-Scicli
2010 Canto Silente-Galleria d’Arte il Quadrifoglio- Siracusa
2010 La Sfida Gentile M.Cartia M.Cantone.personale a due-Orto Botanico Catania
2011 La Zagara-La sfida Gentile.M.Cartia M.Cantone personale a due Orto Botanico Palermo
2011Il paesaggio Attore .Cartia Polizzi Personale a due -Galleria D’arte Il Sagittario Messina.
2011Paesaggi – Cartia-Colombo.Polizzi -Spazio Espositivo Bellssima
Modica.
2011 Emozioni Galleria D’Arte koINè Scicli
2011 Paso Doble-Cartia Polizzi Guccione Alvarez-Galleria Koinè
2012 Arte e letteratura al femminile-Cartia -Nisveta-Spazio Espositivo Biblioteca Ragusa
2013 collettiva:Il Ritmo della Ciminiera-V.Brancati-Scicli-a cura di Mavie Cartia.
2014è L’isola del Ritmo-100 colori x 100 percussioni-a cura di Cartia- -Drum Circle -Performance-Museo della Pietra.Sampieri.
2014 L’isola del Ritmo -drumstrong sicily Galleria La Calandra-Scicli Ispica-a cura di Mavie Cartia
Mostre collettive:
1994 L’isola dei Porri-mostra a fumetti -Lucca.
1997 Multivision 8 Schermi per 700 opere d’arte contemporanea di C. Sorrentino -P.De Medici-Roma fumetto afro.
2000-Monttalbano a Fumetti Nuvole Nuove Palermo.sucessiva esposizione Exspoo Cartoon Roma
2007Isole-Galleria D’Arte Koinè-Scicli
2008 25×25 Il Corpo Vitaliano Brancati Scicli
- Estate Galleria La Calandra Ispica
2009 Donne in Arte -Galleria LA Calandra-Ispica
- Il silenzio del mare,le silence de la Mer-Calleria Koine Scicli
2009 Italo Barocco-Vitaliano Brancati Scicli
2009 Cinque giovani Talenti -Galleria D’Arte Androne
2009 Guardando il volto di Artemide-Galleria degli Archi Comiso
2010 Quadreria Poeti Passanti Da Sancio Pancia a Don Chisciotte.Galleria D’arte degli Archi Comiso
2011Artisti per Morgantina-Aidone
2011L’Annunciazione ,Antonello da Messina Scicli-Siracusa
2013 Omaggio a Giuseppe Verdi- Galleria D’arte Borsier-Roma
2013 Poesie d’Amore-V.Brancati Scicli
2013 Omaggio a Guttuso.La Calandra-Ispica.
2014 Antico e Contemporaneo-Galleria Androne-Scicli
2014 Pittura e Cinema-Vitaliano Brancati Scicli
2014 Contemporaneamente Rosso-Artè -Acireale
2014 Nisveta-V.Brancati-Scicli-Galleria Lo Magno.Modica
2014 Artisti per la Sicilia-Da Iudice a Pirandello -A cura di Vittorio .
2014 Il ritmo della Ciminiera Drumstrong sicily-a cura di Mavie Cartia
2017 !tra Grafica e pittura” Artgallery 37 Torino
2018-Eumenidi-a cura di evelina Barone
2019 International Art Prize a cura di Roberto Borra-
2019 Collettiva Gigarte-Viareggio
2020 divine Creature.a cura di Art Gallery37-Mueso Archeologico-Bellanova.CN
Le sue opere si trovano in prestigiose Gallerie d’arte in Italia.
Esprimendolo con intensa efficacia e in una struttura disegnativa di alta maestria,Mavie Cartia,anche come donna,palesa ogni istante della vita con la modestia che le è consueta.
Aprile 2020 Gianni Longo
Luisa Andaloro – Foggia
BIOGRAFIA
Pittrice, nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Si laurea nel 2007 presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia in arti visive e discipline dello spettacolo, sezione pittura, attualmente è insegnante. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali. E’ stata inoltre selezionata per il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea alla Mediolanum Art di Padova, presidente della giuria Vittorio Sgarbi. Ha esposto ad una mostra presso Palazzo Farnese di Piacenza. Attualmente le sue opere si trovano a Palazzo Zenobio in occasione della 57ª Biennale di Venezia. Il critico d’arte Alfredo Pasolino ha parlato delle sue opere. « Luisa Andaloro presenta una figurazione di intensa espressività, resa in una visione dove il realismo si ammanta di un senso inesauribile di rappresentazione emozionale e psicologica. La figura diventa evocazione di sentimenti, in un racconto visivo dove il cromatismo e la struttura compositiva mostrano una profonda vitalità, sia nella resa dei contenuti che nell’interpretazione psicologica dei soggetti ispirativi. In questi dipinti, realizzati con sicuro tratto pittorico, traspare una ricerca di bellezza, un’armonia dinamica frutto di una ricerca introspettiva dove le immagini si fondono in liriche rispondenze simboliche, risultato di un’evidente sensibilità interiore.» (V. Cracas)
Albertino Spina – Terni
BIOGRAFIA
Spin Albertino nasce nel 1956
Il padre nato a Palermo nell’anno 1923 ,a diciotto anni circa viene inviato come militare presso la caserma di Terni, dove allora conosce, una bambina di nome Marisa Binarelli tredicenne, capelli neri, occhi azzurri, e con un seno stupendo, Angelo desidera questa bambina con le fattezze di donna, e comincia a cantare ed a fare serenate sotto la sua abitazione, la circuisce, Angelo è un bellissimo ragazzo con occhi azzurri chiari e capelli biondi ,tipico del vichingo venuto dal sud, e a quattordici anni Marisa rimane incinta, ed a quindici anni non compiuti nasce il suo primo genito, Antonino.
In seguito , nascono gli altri tre fratelli, e Albertino e l’ultimo.
Precisamente l’otto marzo, erano le 17 del pomeriggio, a Terni stava nevicando, e sua madre Marisa ancora molto giovane, considerando che il suo primo figlio Antonino veniva alla luce quando lei era ancora giovanissima , anche se incinta di Albertino, giocava a tirare palle di neve nel cortile sotto la sua abitazione, insieme agli altri suoi figlioli, a tale ora comincia a sentire dei dolori al basso ventre ed alle ore 18.30 presso borgo bovio a Terni, nasce Albertino.
Ultimo figlio di cinque, Spina Antonino il primo genito, poi Salvatora, pietro, Giovanna, e Albertino.
L’anno precedente la sua nascita , il padre Angelo che allora era operaio presso le acciaierie ternane, subisce un grave incidente nel lavoro, che lo porta ad avere una invalidità permanente, la madre costretta a seguirlo per i vari ospedali della zona, rende la vita dei bambini, una sofferenza sia per lei che per gli altri, Pietro Giovanna, e Salvatora vengono inseriti in diversi collegi della zona, Albertino subisce
una crescita fatta di sofferenza e tristezza, è il suo stato d’animo che imprimerà nelle sue prime opere con colori grigi tristi come la sua vita.
ll suo approccio con la pittura risale nel periodo scolastico , nel primo quinquennio vince sempre il primo premio di pittura ,poi alle medie inferiori , i professori lo consigliano verso una scuola artistica ,data la sua bravura nel dipingere , nel periodo dal 1970,al 1980, partecipa a diversi concorsi internazionali, al san Valentino d’oro, promotore Agostino Pensa, , e riceve riconoscimenti nella sua città natale, espone a Pisa ,a Grazzanise (le) Perugia(pg) .e con diverse gallerie nazionali ed estere, nel 1980,espone in AMERICA a Trenton new Gersey, dove la comunità italiana lo apprezza per le sue opere umbre.
Opere in permanenza presso la GALLERIA D’ARTE GALLIANO via corona TERNI, Nel suo iter pittorico , I suoi dipinti sono collezionati ,presso pinacoteche, e collezioni private, e pubbliche. Non abbandona mai la pittura, egli specifica : la pittura e come una bella donna, che ami con tutto te stesso ,quando pensi di averla in mano, egli ti fugge di nuovo, ma non si può mercanteggiare od amarla quando non se ne ha la voglia, quando si dipinge in modo forzato solo per il denaro, l’artista perde il contatto con la creatività e la simbiosi dell’arte.
Francesco Incampo – Altamura – Bari
BIOGRAFIA
ARTISTA ECLETTICO, HA SEGUITO LE CORRENTI D’ARTE INFORMALE ED ALCUNE SUE OPERE SONO STATE DEFINITE DA CRITICI D’ARTE E RIVISTE DEL SETTORE COME “FRAMMENTI DELL’ANIMA” IN QUANTO SCORCI DI VITA VISSUTA, MA NELLO STESSO TEMPO NON HA DISDEGNATO L’ARTE FIGURATIVA, RITAGLIANDOSI UNA TECNICA PARTICOLARE, MOLTO PERSONALE CON OPERE SURREALI-SIMBOLISTICHE CARICHE DI FASCINO E DI INFINITA BELLEZZA.
Giovanna Gennaro – Modica – Ragusa
BIOGRAFIA
Nata in Belgio nel 1957, Giovanna Gennaro vive e lavora a Modica. Ha frequentato la scuola “Salvatore Ferma”, fondata dal maestro Giovanni De Vita a Ragusa per affinare il suo talento che si è sviluppato a poco a poco e cui si è dedicata con grande passione e impegno. La sua prima mostra è del 1990 presso la galleria Il Convegno di Ragusa. Ha partecipato a diverse mostre collettive sia in Sicilia sia a Roma. Le sue opere si trovano presso collezionisti privati e presso la Fondazione Grimaldi di Modica (Rg).
Giovanna Gennaro, che negli ultimi anni ha partecipato a numerose collettive con Il Gruppo di Scicli, fondato da Piero Guccione e Franco Sarnari, descrive il paesaggio, tema ricorrente come tema ricorrente, con uno stile e un gusto originale, attraverso scorci della sua terra, solennemente ed eternamente estranea all’uomo.
Un percorso che segue con lo sguardo le sfumature e le tonalità tenui che trasportano in una realtà personale di sospensione, di sogno e di solitudine.
E’ nella fusione dei colori, nei cieli che si uniscono alla terra senza confini, che si manifesta il legame dell’artista con la realtà che la circonda che viene, però trasfigurata, trasformata, perde di connotazione riconoscibile per lasciare libera un’esperienza di passione e di dolcezza che lottano tra loro, senza far rumore, senza una conclusione.
Giovanna Gennaro ha alle sue spalle un’intensa e profonda inclinazione artistica che l’ha condotta ad un progressivo sviluppo delle tecniche pittoriche e dell’affinamento stilistico, giungendo da una connotazione materica ad una sottigliezza di colori e sfumature di notevole originalità. Negli ultimi dieci anni ha partecipato a numerose mostre nel territorio del sud-est della Sicilia, in particolare ha presentato una personale nel 2003 presso il Caffé letterario V. Brancati legato al gruppo di Scicli e ha partecipato ad una grande mostra collettiva “Per Kaos” dedicata al film omonimo dei fratelli Taviani al castello di Donnafugata nel 2005. Con la mostra personale “Città di pietra” a Milano e presso la galleria si è inserita tra gli artisti della Koinè Scicli, dando un contributo importante al successo delle iniziative finora organizzate e allo sviluppo dell’attività artistica di questo distretto. Nel 2008 partecipa al progetto “Migrazioni mediterranee. La ricerca di un linguaggio comune” una doppia rassegna di artisti promossi da SpazioTadini di Milano e Koiné Scicli (Rg). Giovanna Gennaro vive e lavora a Modica.