INVITO AL COLLEZIONISMO
INVITO AL COLLEZIONISMO CON LE OPERE D’ARTE DEI MAESTRI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART
VALORE E QUOTAZIONI DELLE OPERE D’ARTE
L’invito al collezionismo con le opere d’arte dei maestri del Centro Accademico Maison d’Art di Padova offre un interessante panorama artistico ed informativo che avvicina il grande pubblico alle opere d’arte di ottimo livello culturale per il meraviglioso scenario storico, in cui si collocano. E’ sopratutto, un’iniziativa che consente l’incontro diretto dell’artista con i collezionisti che intendono informarsi sulle opere d’arte, senza intermediazione per la valorizzazione degli artisti al di fuori dei circuiti commerciali. Per visionare INVITO AL COLLEZIONISMO CON LE OPERE D’ARTE DEI MAESTRI DEL CENTRO ACCADEMICO MAISON D’ART, cliccare LE GALLERIE IN 3D.
Renzo Biolchi – Cantù – Como
BIOGRAFIA
Biolchi Renzo nasce a Cantu’ (CO) il primo aprile del 45, dopo la scuola dell’obbligo, all’eta’ di 10 anni, a causa della prematura morte del padre e quindi per sostenere economicamente la famiglia, si vede costretto a lasciare gli studi e ad entrare subito nel mondo del lavoro; lavora presso un negozio di generi alimentari in qualita’ di garzone e consegnatario a domicilio dei prodotti. All’ eta’ di 15 anni un grave incidente (viene travolto da un’auto mentre consegna della merce) segna una svolta nella sua vita; costretto a letto per parecchi mesi immobilizzato da una ingessatura del busto e degli arti, perde il lavoro; un benefattore decide pero’ di aiutarlo e gli permette di frequentare la scuola d’arte locale; qui apprende a padroneggiare gli strumenti della tecnica pittorica; cinque anni piu’ tardi, grazie al suo impegno come autodidatta, intraprende la carriera del grafico pubblicitario prima e successivamente del designer d’arredo. In quel periodo della sua vita, nei ritagli di tempo che il lavoro gli concede, continua comunque a coltivare la sua passione per l’arte pittorica ed a realizzare diverse opere, che regala, quasi sempre, ad amici e conoscenti. Per diversi anni, a seguito della malattia e della scomparsa dell’amata moglie, e vittima di una forte prostrazione, sospende ogni tipo di attivita’ creativa, isolandosi dal contesto sociale. il 2019 segna una seconda svolta nella sua vita, perché’ riesce a trovare la forza di uscire dalla trappola della depressione in cui era caduto, decidendo di dedicarsi ancora , con rinnovata passione ed entusiasmo, a rappresentare su tela le sue idee, le stesse che aveva espresso anche in forma scritta anni prima attraverso la pubblicazione di un libro, il cui titolo e’ diventato anche il leitmotiv delle sue opere pittoriche :
“L’UNIVERSO E’ UNA SOLA ANIMA” in formato cartaceo e in formato digitale
Franco Eupili – Roma
BIOGRAFIA
Franco Eupili è nato a Roma il 12 maggio 1940. Dal 1944 al 1950 ha vissuto in sardegna nel paese di Luras, posto al centro della gallura, ricca di boschi di querce da sughero, olivastri, rocce di granito che il vento ha modellato creando magnifiche sculture; le erbe aromatiche, le macchie di cisto, ginepro, mirto, lentischio ed elicistro che emanano i profumi tipici percepiti appena ci si approssima alle coste del nord della sardegna, dove il mare ha le acque trasparenti e i riflessi verde smeraldo. In questi luoghi ha vissuto il maestro un età importante della sua vita e anche dopo, e durante gli studi, tutte le vacanze. Questi sono i luoghi che hanno ispirato la sensibilità, la tensione creativa, la poetica visione della realtà. I suoi dipinti sono frutto dell’immaginazione, ricordo di un mondo passato. Diversi sono i temi della pittura di Franco Eupili. Fiori, nature morte, paesaggi, marine, venezie ed i volti che ti seguono con lo sguardo e sembrano muoversi sulla tela. Notevole successo hanno avuto anche le sue più recenti mostre a Palau, Porto Cervo e a Roma, presso il collegio San Gabriele dove, dopo il successo della mostra ha avuto l’incarico, scelto tra altri scultori, per realizzare due busti in bronzo del fondatore dell’Istituto “Fratel Angelo” ora collocati uno nell’atrio dell’istituto, l’altro nella sala dei professori. Diversi sono i riconoscimenti ed i premi recenti; Roma Sparita 1981, premio Meeting Club 1982 e l’ultimo conferimento del titolo di “Accademico Benemerito” nella sezione arti N. 115/PU-A dell’Accademia Universale “Guglielmo Marconi” in Roma in data 09/11/1983.
Osvaldo Amorosino
Giornalista e critico d’arte
Roma, novembre 1983
Giovanni Cherubini – Tarquinia – Viterbo
BIOGRAFIA
Nato a Pavia il 3/07/1945.Laurea in Fisica alla “Sapienza di Roma” (1970). Per molti anni svolge attività di ricerca in collaborazione con Enti e Università. Numerose Pubblicazioni sia Nazionali che Internazionali nel campo della Fisica Nucleare e Ambientale. Attualmente svolge ricerche fondamentali sulla connessione fra energia e deformazioni spazio-temporali (Fisica post-relativistica).
Giovanissimo ha la prima formazione sotto la guida dello zio, Lorenzo Balduini, Pittore in Tarquinia e partecipa ad importanti mostre collettive (via Margutta, Premio Cardarelli).
Attività recenti: Mostre personali a Viterbo e Tarquinia. Inoltre:
Mostra – Selezione Nazionale di dodici pittori contemporanei Aprile 2014 – Gubbio
Mostra – “Triennale del Bramante” – Roma Aprile – Maggio 2016 –
Rassegna nazionale Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Palazzo Albrizzi – Venezia 2017
Biennale di Asolo Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Asolo 2017
Premio Palladio Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Villa Contarini – Piazzola sul Brenta – PD 2017
Rassegna nazionale Dipinti d’Autore Centro Accademico Maison d’Art di Padova – Villa Breda PD 2017
Critica Artistica e Presentazione Opere: Giorgio Grasso.
Poesia: “Onde di Mare -Veglie” (2010),
“ Parole di scena” (2013),
2° premio al “San Valentino 2015” con la Poesia “Ferragosto”,
3° Premio al “Sesto Properzio” 2015 per la Silloge inedita “Notte”
Narrativa racconti: 1° Premio “Il butto” – Clitunno 2014,
3° Premio “Tutti perdenti” – Perugia “Grifo d’Oro 2013”,
3° Premio “Piccola Tunguska” – Gubbio “Novello Bosone 2015”
1° Premio Leonardo Da Vinci – Arte tra Natura e Scienza 2019 – Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
1° Premio Internazionale Pablo Picasso 2020 – Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art di Padova.
Salvatore Tedde – Ittiri – Sassari
BIOGRAFIA
Pittore, poeta scrittore e professore Sardo, davanti ad un paesaggio, con tela, pennelli e colori, trova il suo massimo piacere. Già dalle prime sperimentazioni, con il trattamento della spatola, ottiene risultati positivi. Una costante meditazione lo spinge verso nuove espressioni. La sperimentazione della ricerca rappresenta assieme alla lettura tecnico scientifica lo stimolo vivo della sua creatività, la guida futura del promettente artista.
“Come la melodia è, per la prospettiva, la creazione delle forme, così l’armonia è, per il contenuto cromatico, il ritmo, la rottura, l’interruzione dei lineamenti geometrici delle figure, gli accordi, le ombre, le luci, i toni, i timbri. Quando abbiamo impresso nella nostra memoria e nella manualità questa fusione strutturale, forse non saremo dei geni, ma almeno maestri maturi per le successive fasi artistiche.”
Dai primi degli anni 70 tiene numerose mostre sia in ambito Regionale, che Nazionale ed Internazionale. Solo per citare le più recenti nel 2012 ha esposto a Milano, Torino e Berlino.
La pittura di Tedde è orientata verso un Espressionismo molto personale, il contrasto fra zone d’intonazione cupa e bassa e altre di tonalità calda e accesa. Le sue rappresentazioni rivelano una capacità cromatica compositiva di notevole rilevanza e valenza artistica unitamente ad una pennellata e una mano sensata nella stesura coloristica. La sua sintesi mostra una crescente potenza e libertà espressiva, questo si rileva maggiormente nei quadri di figura. L’artista sa bene definire i caratteri umani, insistendo sui particolari degli sguardi. Un maestro d’arte che nel colore riesce a tracciare l’energia, la vita. Prof. Carla Marino
L’artista è uno studioso di letteratura artistica figurativa, le sue opere esprimono gli stile dell’astrattismo, dell’espressionismo e dell’informale italiano. Da vita nel 2010, fissando un primato mondiale, gli stili LA MUSA ITALIANA e l’ ESPRESSIONISMO LA MUSA. Tedde è inoltre un apprezzato compositore di motivi in italiano e compositore canoro di Ballo Sardo.
La grande innovazione ed originalità di Tedde sta nella creazione delle SEZIONI artistiche in cui inserisce le sue opere e nella teorizzazione dello stile LA MUSA, uno stile non solo artistico, ma anche letterario che il Maestro esprime nella assoluta singolarità delle sue opere, uniche al mondo.
Gilberto Stefani – Sanbuca Pistoiese – Pistoia
BIOGRAFIA
Gilberto Stefani nasce a Sambuca Pistoiese nel novembre del 1949, artisticamente di forma presso l’Accademia delle Belle Arti di Douai in Francia. Durante la sua formazione ha l’occasione di essere seguito da G. Delahay.
Si accosta a varie correnti, tra cui l’impressionismo, astrattismo, il surrealismo, cimentandosi anche in figurativo e criptografico.
Numerose le esposizioni avvenute durante la sua carriera artistica, e altrettanti numerosi i premi conseguiti anche al di fuori del territorio italiano.
Gilberto, detto Gil, è quindi un artista che, grazie al suo talento, é stato in grado di raggiungere il suo obiettivo: far apprezzare la sua arte oltre i confini della propria terra.
Attualmente continua ad operare ed esporre le sue opere, molte delle quali, tra l’altro, sono conservate presso numerose collezioni private italiane ed estere.
Bruno Zaffanella – Mantova
BIOGRAFIA
Nato a Viadana (Mantova), vive e opera tra la Lombardia e l’Emilia Romagna.
Si è diplomato Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Chierici” di
Reggio Emilia, dove ha pure conseguito la maturità d’Arte Applicata. Ha completato
Gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna; in seguito si è specializzato,
frequentando il Corso Biennale Polivalente a Mantova. Ha seguito
seminari, convegni e corsi di aggiornamento, manifestando uno spiccato
interesse per le dinamiche relazionali, L’Artista, oltre ad essere assiduamente
impegnato nel suo laboratorio-studio viadanese, vanta anche una docenza
pluriennale nelle scuole statali e private. Ha in cantiere da tempo studi sul
Corpo, l’Assoluto, l’Eros, con numerose opere pittoriche e grafiche. Per la sua
costante e lunga ricerca artistica le sue opere sono richieste in varie Arte Fiere,
gallerie italiane e straniere.
Giuseppe Rizzo Schettino – Firenze
BIOGRAFIA
Giuseppe RIZZO SCHETTINO vive e lavora a Firenze come architetto.
Il disegno e la pittura hanno sempre occupato un posto di rilievo nell’ambito dei suoi interessi personali. L’importanza attribuita alla pittura, l’impegno e l’esperienza gli hanno consentito l’ottenimento di una produzione sempre matura, solida nella forma espressiva, riconoscibile nell’esecuzione e confermata: dalla partecipazione alle numerose collettive e personali e dai riscontri sempre positivi.
L’uso quasi esclusivo della spatola, così come è impiegata dagli artigiani decoratori e patinatori, con la fusione diluita di colori ad olio, gli consentono l’ottenimento di una eccellente sintesi, fra le tradizionali tecniche dell’acquarello e dell’olio insieme, con notevoli effetti di trasparenza, forza evanescente, carattere e grande effetto cromatico.
Dipinge ad olio, acrilico ed acquarello, predilige il paesaggio naturale ed urbano, ma ama anche la natura morta, la figura.
I suoi quadri sono presenti in collezioni private in Italia ed all’estero.
giuriscart è la vetrina dei miei lavori di pittura, è possibile vedere, ma non solo….esplora il sito e scopri i dettagli e le opere, puoi contattarmi via mail: giuseppers@gmail.com, per telefono+39 055 0500106, oppure puoi scrivere o venirmi a trovare direttamente nel mio studio di Via Di PERETOLA, 45 – 50145 FIRENZE, per avere ogni tipo di INFORMAZIONE, per vedere le mie opere li dove sono generate, oppure per seguire un corso di pittura.
Mauro Ravera – Torino
BIOGRAFIA
Il percorso del piemontese Mauro Ravera inizia da autodidatta seguendo quel filo sottile che lo ha sempre
legato indissolubilmente alla gioia di disegnare e dipingere, senza influenze accademiche, senza regole,
solo con la libertà assoluta di sperimentare strade artistiche e dirigersi verso quella che sente più affine a ogni particolare momento del suo percorso .
Inizialmente legato al Neorealismo, lentamente si sposta verso il Metafisico, grazie al quale esplora e si interroga su concetti filosofici ed esistenziali.
Il passaggio verso il NeoPop è lieve, prima modifica la gamma cromatica per spostarsi verso tonalità piene, irreali,
che permettono all’osservatore di guardare la realtà come se avesse davanti un filtro colorato, come nelle opere il non visibile e Simona e Akim,
nelle quali il concetto e i soggetti diventano co-protagonisti delle tonalità intense e vibranti,
capaci di trasportare l’osservatore all’interno di un mondo parallelo dove tutto può essere differente.
Poi si sposta in modo via via più incisivo verso una maggiore solarità e sottile ironia con la quale rappresenta apparentemente in modo irriverente,
dei mostri sacri della scienza del passato. Poi si dedica ai miti cinematografici,
i nuovi miti, quelli che non erano stati immortalati nella Pop Art semplicemente perché ancora non esistevano,
nuove dive diverse da quelle delle copertine patinate degli anni cinquanta del secolo scorso, meno fatali,
più concrete e con i piedi per terra e tuttavia incredibilmente star,
talmente in alto da essere entrate di diritto nell’Olimpo hollywoodiano quasi fin dal loro esordi. Mauro Ravera scieglie Julia Roberts, Angiolina Jolie,
Monica Bellucci nelle loro pose più naturali, in momenti di relax anziché immortalarle nelle loro immagini più istituzionali,
pubbliche, proprio peerchà la società contemporanea è cambiata e il pubblico, quel popolo a cui la Pop Art si rivolge,
desidera modelli più raggiungibili, più vicini alla loro quotidianità, per credere che tutto possa essere possibile, per chiunque,
Un artista singolare Ravera, ironico, che fa l’occhiolino al cinema ma non dimentica anche le basi scientifiche che permettono all’uomo contemporaneo
di vivere con le comodità e i confort che prima non c’erano. Marta Lock
Sebastiank
BIOGRAFIA
sono un carneade nel mondo della pittura perché non sorretto da alcuna formazione scolastica e professionale sulla pittura e sono in tutt’altre faccende affaccendato per cui non trovo manco il tempo per usare il pennello per imbiancare il muro. Mi avvicino per puro caso alla pittura spinto da una improvvisa situazione casuale intrigante. Potrei considerarmi un pittore naif solo che la differenza tra me e i pittori è che io non sono un pittore. Ma se l’arte è una attività svolta manualmente o col puro intelletto diretta a esprimere ideazioni fantastiche o a descrivere la realtà che ci circonda, in modo tale da suscitare una emozione intima anche ai semplici osservatori posso considerarmi semplicemente un artista con il dono della creatività. Le mie opere sono espressione di una creatività che non si colloca all’interno di correnti artistiche o di pensiero già esistenti ma ne creerà una nuova che sarà L’ARTE STITICA. Seguo il mio istinto senza seguire quelli che sono i dettami tecnici e filosofici delle espressioni artistiche. La mia pittura e costituita da un esecuzione elementare e semplice e racconta scene della mia vita , i miei pensieri , non importa come decido di esprimere la mia creatività ,l importante è dire qualcosa . lo voglio portare una magia di luci e colore nei miei quadri e tutti hanno una cosa in comune , vivere la vita in modo colorato in ogni occasione . Per me esistono solo i colori indipendentemente da ciò che rappresento conferendo al quadro un valore psicologico .
Sebastiank
Sabrina Di Giacomo – Canossa di Puglia
BIOGRAFIA
Sabrina Di Giacomo nasce a Canosa di Puglia il 20 maggio del 1976. Fin da piccola, manifesta
una predisposizione naturale per il disegno e per l’utilizzo del colore, che si trasforma in una
vera e propria passione. Nonostante ciò, decide di non frequentare una scuola d’arte e si
dedica alla ricerca artistica da autodidatta. I primi lavori sono disegni su carta, che mescolano
colori acrilici, vernici e smalti per unghie ma dopo aver completati decide di strapparli senza
alcun rimpianto. Questa pratica del creare e distruggere, che rievoca molto i mandala indiani
(figure sacre disegnate con la sabbia che vengono distrutte dopo un breve periodo) si ripete
per molti anni, fino al 2001, anno in cui Sabrina si iscrive alla facoltà di Filosofia presso
l’Ateneo di Bari. Qui incontra il Prof. Franco Fanizza, docente Ordinario di Estetica che, dopo
aver scoperto la sua passione per la pittura, si interessa alle sue creazioni e le consiglia di
rendere nota la sua attività artistica. Da quel momento iniziano anni molto produttivi: la carta
viene sostituita dalla tela, dalla yuta e dal legno e non solo, l’artista inizia a personalizzare capi
di abbigliamento e a creare accessori moda che mescolano l’unicità dell’arte al quotidiano.
Inizia il periodo delle mostre e delle collaborazioni con stilisti e boutique. Arrivano anche due
premi importanti: il premio della Critica, ricevuto durante il concorso organizzato dalla
Galleria d’Arte Trevisi Accademie, nella città di Treviso, nel 2008 e il Terzo posto al Medit
Summer Fashion, tenutosi a Bari nel 2009, un appuntamento in cui l’arte e la moda si
incontrano sulla passerella.
Attualmente Sabrina Di Giacomo vive tra Bari e Roma e Milano dove, oltre ad occuparsi di
pittura e di personalizzazione di capi di abbigliamento, svolge l’attività di Pedagogista
Familiare e docente/formatrice
A seguire, tutte le Mostre Collettive e Personali alle quali ha partecipato e le collaborazioni
lavorative in campo Artistico.
Massimo Piro – Gallipoli – Lecce
BIOGRAFIA
ISTRUZIONE E FORMAZIONE ARTISTICA
Anno 1981/83 | Diploma di Qualifca di Maestro D’arte presso Istituto Satale D’arte “E.Giannelli” Parabita ( Lecce ) |
Città – Paese | |
Anno 1981/85 Diploma di Maturità d’Arte Applicata “ Arte dei Metalli e dell’oreficeria | |
presso Istituto Satale D’arte “E.Giannelli” Parabita ( Lecce ) |
Città – Paese |
Formazione artistica:
I cinque anni di scuola artistica mi hanno fatto scoprire la tecnica e lo studio del disegno dal vero a mano libera
e del chiaro-scuro, ritraendo soggetti e modelli, nature morte, ritratti, collocati a centro aula riportando a vista le
varie proiezioni e proporzioni con il solo utilizzo della matita utilizzata come strumento di misura interposto tra il
modello e lo studente.
Lo studio della geometria descritiva dove attraverso determinate costruzioni geometriche su foglio con ausilio
di squadre e compassi, si rappresentava in modo inequivocabile su uno o più piani, oggetti bidimensionali e
tridimensionali, dove la rappresentazione era spesso finalizzata a visualizzare oggetti già esistenti, come nel
rilievo (per lo più architettonico), o oggetti mentalmente concepiti, come nella progettazione di manufatti
tridimensionali. Il disegno professionale o progettazione, dove si dava vero sfogo alla creatività dello studente.
Era in quest’aula che nascevano tutti i lavori artistici realizzati rigorosamente a mano libera su foglio a matite
con ausilio di colori a matita, pastello, acquerello e tempera che venivano poi realizzate nei vari laboratori di
oreficeria, sbalzo e cesello con progettazione e creazione di pannelli in alto e basso rilievo, di anelli e spille su
materiale quali rame, oro e argento ; gli smalti con creazione di pannelli, piatti e quadri in rame, argento,
decorati a colore in polvere come rivestimento impermeabilizzante coprente a base vetrosa di tonalità chiara,
fusibile a temperature di 999 – 980 ° . Il Ferro battuto con realizzazione di vasi piatti e monili prettamente in
rame con l’ausilio di martello e punzoni e l’ausilio di fiamma a cannello per trattare il pezzo a fuoco per renderlo
più malleabile alla lavorazione Le Materie plastiche con progettazione e creazione di pannelli alto e basso
rilievo in argilla e di statue a tutto tondo e riproduzione degli stessi con stampi in gesso, bronzo, rame e altri
materiali idonei alla fusione e alla colata. o stampa.
Paola Meloni – Roma
BIOGRAFIA
Nata a Roma e figlia d’arte, ha mostrato fin da piccola una spiccata passione per la pittura e ha
iniziato a dipingere con i pastelli per seguire il padre Roberto. Si è dedicata per molti anni alla
familia e ai figli portando sempre nel cuore il suo sogno finchè ha deciso di dare libero sfogo alla
sua vocazione. Nel 1999 ha frequentato, sempre a Roma, una scuola di acquerello con il maestro
Vladimir Kasiev e una scuola di decorazione su porcellana con l’ins. Thea Thoma. Come
autodidatta ha iniziato poi a dipingere ad olio riproduzioni d’autore e ritratti. Dal 1999 ha
partecipato a numerosi eventi di rilievo: al Festival dei due Mondi a Spoleto, a Palazzo Barberini a
Roma, al Premio Città di Albano nel cui museo è conservato un suo acquarello per valore storico, al
Concorso Marina Militare dove ha superato la prima selezione, nel Palazzo Baronale di Calcata su
segnalazione del critico d’Arte Conte Daniele Radini Tedeschi, nel 2011 su segnalazione del pittore
acquarellista Claudio Morleni è entrata a far parte del Portale degli Artisti Romani «Romart»
riscuotendo sempre successo e ottimi consensi da parte dei critici d’arte. Nel 2015 e 2016 ha
esposto nelle Sale del Bramante, nel Teatro dei Dioscuri al Quirinale, nel palazzo Ferrajoli, nel
Palaexpo alla Fiera di Verona, nel Teatro Politeama a Palermo in occasione del Panorama d’Italia
dopo una selezione del prof. Vittorio Sgarbi e nel Museo di Monreale.
Nel 2017 ha partecipato,riscuotendo larghi consensi, ad una esposizione nel Circolo degli Artisti al
Palazzo Graneri della Roccia a Torino con l’Associazione Napoli Nostra e sarà presente alla 1^
Biennale Internazionale del Mediterraneo a Palermo e al Museo Levi – Artisti da Museo – con
l’Associazione EA Editore di Palermo. Attualmente vive vicino Roma e qui svolge in prevalenza la
sua attività, insieme ad alcuni pittori di via Margutta, legata all’Associazione Artistica Interart. E’
presente nel volume «Eccellenze» del prof.Paolo Levi; in The Best Modern Contemporary Artist
2015 dei dott.ri Salvatore e F.Saverio Russo; in alcuni numeri della rivista «Effetto Arte» diretta dal
prof.Paolo Levi; nei volumi «Maestri selezione d’Arte» e « Italiani» a cura del prof.Vittorio Sgarbi
e nello Annuario d’Arte Moderna 2017 Ediz.Acca. Le sue opere sono presenti in numerose
collezioni private.
ULTIME RASSEGNE D’ARTE
2017 – Circolo degli Ufficiali di Padova
Rassegna nazionale Castello di San Zeno – Padova
Rassegna Internazionale – Biennale Collaterale del Centro Accademico Maison d’Art di
Padova presso gli Archivi della Misericordia – Venezia
Luigi Raimondi – Mestre – Venezia
BIOGRAFIA
Luigi Raimondi nasce a Mestre (Venezia) il 6 ottobre 1925.
Fin dall’infanzia dimostra di avere una predisposizione particolare per il disegno, che coltiverà da autodidatta fino al 1945, quando, militare a Monza, con la guerra agli sgoccioli, trascorre il tempo libero disegnando e riproducendo a carboncino opere di artisti famosi. La sua continua sete di ricerca lo porterà poco dopo a sperimentare con passione varie altre tecniche artistiche che affinerà nel tempo.
Negli anni Cinquanta frequenta la Scuola del Nudo all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ricevendo elogi dai maestri per la sua capacità espressiva e la sua abilità nel ritrarre. Piuttosto schivo e concentrato in una continua ricerca di maturazione stilistica personale, non ama esporsi, ma negli anni Settanta, partecipa ad alcune mostre collettive, dove ottiene alcuni riconoscimenti e diversi consensi da parte di artisti di fama quali: Saetti, Santomaso, Gaspari, Pizzinato.
La sua è un’arte figurativa, egli ama profondamente la natura in tutte le sue forme, la disegna, la dipinge e la riproduce con le più svariate tecniche artistiche: olio, acquerello, china, pastello, incisione, zincografia, ecc…
La sua pittura subisce varie trasformazioni per la continua, esasperante ricerca che lo impegna per lunghi anni. La sua inquietudine, la pretesa di scoprire una nuova strada, lo spingono inevitabilmente a scavare tra le opere dei maestri, dai quali impara molto, senza però ottenere la risposta che la sua natura esige.
Così inizia il periodo più difficile per la sua attività artistica: un’attività sotterranea, in cui è plasmato da un continuo avvicendarsi di stati d’animo prevalentemente pessimistici che attribuiscono a tutti i soggetti delle sue opere, un’atmosfera crepuscolare.
Nel 1981 dipinge una piccola tela raffigurante il ritratto di Padre Leopoldo da Castelnuovo per una Cappellina sita all’interno del Convento dei Cappuccini di Bassano del Grappa; nel 1983 realizza un altro quadro raffigurante il frate, questa volta a grandezza naturale, e lo dona alla Chiesa Parrocchiale di Noventana (PD) in occasione della canonizzazione.
Tra il 1997 e il 2000 produce un’opera unica ed originale: realizza quindici tavole, ciascuna suddivisa in trenta piccoli riquadri che rappresentano la miniatura di opere realizzate in dimensioni più grandi, una straordinaria summa della sua produzione.
Dotato di grande umanità e sensibilità che sono percepibili in tutte le sue opere: paesaggi, fiori, nature morte, ritratti e autoritratti, egli, fino all’ultimo, dipinge esclusivamente per sé, per esprimere sé stesso e i suoi profondi stati d’animo.
Il 6 febbraio 2015, all’età di ottantanove anni, si separa per sempre dal suo studio, dai suoi pennelli, dalle sue tele, lasciando a questo mondo un grande patrimonio di tangibili sentimenti.
Fulvio Cicuto – Padova
BIOGRAFIA
Fulvio Cicuto nasce nel 1953 a Padova dove tutt’ora risiede ed opera in Via San Francesco 82. Pittore autodidatta, nella sua pittura utilizza principalmente una tecnica mista realizzata principalmente con l’uso degli smalti.
PENSIERO DELL’ARTISTA:
“In particolare nei miei ultimi quadri mi rifaccio alla storia della Serenissima, dal punto di vista commerciale, delle spezie e del colore. Tento di trasferire questo complesso di significati sulle mie tele. Venezia è per me la città della favola: per raccontarla impiego le diverse gradazioni dell’azzurro per dipingere il mare e il cielo, poi costruisco una sintesi della città tramite delle strutture geometriche, distanziate le une dalle altre per rappresentare i classici rii”. Fulvio Cicuto.
“Un tempo, tutte le locomotive erano soprannominate signorine ed avevano una sigla di riconoscimento: i ferrovieri provavano nei loro confronti un trasporto del tutto particolare, trattandole con grande cura e dedizione romantica … ” Fulvio Cicuto.
Nelle sue opere vengono raffigurati frangenti silenti del paesaggio veneto in cui si percepisce la presenza dell´uomo grazie alla particolare stesura della materia. La sensibilità espressiva delle masse strutturali ed i campi di colore vengono sistemati nello spazio con effetti di lunghe respiranti aperture, crea una sintesi del suo mondo poetico al quale, chiunque si accosti, può facilmente notare.
La curiosità e la ricerca del nuovo lo portano a realizzare opere con l´uso sapiente di smalti, creando effetti particolarmente struggenti.
Cicuto inizia ad esporre le sue opere nell’anno 2003, ricordiamo la sua prima mostra personale alla Galleria “Città di Padova”.
Dario Mazzoli – Emilia Romagna
BIOGRAFIA
Inizia a dipingere fin da giovanissimo, da autodidatta Mazzoli elabora il movimento dell’Ottocento italiano, tramite un’osservazione dettagliata del vero, usufruendo della tecnica ad olio ed attraverso lo studio della realtà, sviluppa una rappresentazione conforme alla natura che evidenzia magistralmente luci, colori e riflessi. Mazzoli si esprime seguendo il movimento verista che personalizza magistralmente con audacia creativa e maestria tecnica.
Ruggero Rotondi – Cerro Maggiore – Milano
BIOGRAFIA
RUGGERO ROTONDI è nato nel 1960 a Cerro maggiore, dove vive ed opera.
Si dedica da giovanissimo alla pittura sotto la guida di apprezzati maestri e la sua frequentazione coll’arte
dura da 40 anni.
Ha allestito numerose personali e collettive in vari centri italiani e stranieri conseguendo lusinghieri consensi di critica e di pubblico.
Hanno parlato di lui numerosi critici di cui:
…si manifesta pienamente il mondo interiore dell’artista che nasce da sentimenti ed emozioni strettamente vincolati alla ragione artistica, alla sua profonda umanità alla sua grande sensibilità, alla sua giovane esuberanza, alla sua gioia di vivere ed al suo amore per la natura.
Prof. Carla Magistretti – critico d’arte
L’arcana magia di ovattati silenzi ed il recondito fascino di una serena solitudine hanno suggestionato l’estro espressivo di Ruggero Rotondi, che sa cogliere con singolare individualità tutti gli echi, perfino i più misteriosi, sia in esterno, sia tra i pacati colloqui delle cose di ogni giorno….Quando poi imposta il dialogo con la figura, questo suo rovello raggiunge le posizioni più agganciate sia nella ricerca dei sentimenti, delle attese, delle ansie, sia nel fissare note di contorno….
L. Boarini – critico d’arte
E’ stato invitato a partecipare a diversi concorsi e rassegne a livello nazionale ed internazionale, dove ha ottenuto
ambiti riconoscimenti fra i quali:
LEONE D’ORO – CITTA’ DI VENEZIA
PREMIO FANUM FORTUNAE
OSCAR GIULIO ROMANO
PREMIO CITTA’ DI MANTUA
LA TAVOLOZZA D’ORO RAVENNA
PREMIO MODENARTE
PREMIO ANTONIANO BOLOGNA
LA PALMA D’ORO
DAVID DI DONATELLO
DAVID DI MICHELANGELO
PREMIO BIENNALE DI VENEZIA
OSCAR PER ARTI VISIVE
OSCAR INTERNAZIONALE PITTURA –BOLOGNA
GRAN PREMIO ARTIS-MAGISTER
OSCAR CITTA’ DEL TRICOLORE
Bibliografie e quotazioni sono inserite nei seguenti cataloghi:
L’ELITE
IL QUADRATO
ORIZZONTE
ECO ARTISTICO
COMANDUCCI
REPERTORIO D’ARTE CONTEMPORANEA
ARTISTI
Recensito da autorevoli e numerosi giornali, periodici, riviste d’arte ed anche da emittenti radiofoniche.
Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero.
Riccardo Vasdeki – Roma
BIOGRAFIA
Non avevo mai maneggiato un pennello fino al giorno in cui un intervento chirurgico alle corde vocali pose fine ad una promettente carriera di cantautore. Così, per reazione, decisi di dedicarmi alla pittura. Dapprima cominciai con i quadri-fotografia, cioè quelli che riproducono al meglio la realtà, traendone immediata soddisfazione Ma essi non lasciavano spazio allo spirito creativo dentro di me e dopo qualche tempo mi stancarono. Volevo continuare a dipingere, ma in maniera nuova e più coinvolgente.
A questo punto intervenne la buona sorte: incontrai il maestro internazionale di spatola stratigrafica Mario Salvo, ed iniziai a prendere lezioni da lui. Mi insegnò l’uso della spatola e la varietà ed applicabilità dei colori esistenti; usando la spatola scoprii le possibilità espressive di questo misconosciuto strumento, e soprattutto la velocità di esecuzione intrinseca, che consente la realizzazione di un quadro in unica sessione e quindi con stato d’animo unitario e non spezzettato in varie sessioni; inoltre mi insegnò cosa vedere negli spettacoli naturali facendomi scoprire la straordinaria bellezza dei cieli all’alba e al tramonto impastati di rosa, indaco e violetto, e anche la trascinante forza del mare mosso, impastato di verde, verde-acqua, ottanio…insomma una vera rivoluzione nelle mie sensazioni e nella mia mente: divenni un altro pittore. Ogni quadro diventò una nuova avventura nel tentativo di riprodurre quanto sentivo, aggiungendo tonalità personali ed anche un nuovo sfogo alla mia fantasia che per tanti anni era stata compressa e repressa dalla mia forma mentis professionale (l’ingegneria). Il libero sfogo della fantasia nei soggetti e nelle tonalità di colore scelti liberamente è uno dei piaceri maggiori che traggo dal mio modo di dipingere attuale. E per questo una critica d’arte mi ha definito “pittore sensoriale”. In età matura è stata un’esperienza entusiasmante scoprire in me una natura nuova e più emozionante di quella che conoscevo, entrare in un mondo nuovo fatto di sensazioni, di stati d’animo, di modalità comunicative basate sulla vista ed anche di emozioni: l’apprezzamento più gradito mi è venuto da un amico già amante della pittura che mi ha scritto: “I tuoi quadri mi emozionano…”.
Ma il processo di rinnovamento descritto mi ha portato oltre. Dopo un paio di anni di lezioni dal maestro Salvo gli ho detto di sentire in me una spinta verso qualche modalità nuova di dipingere, ed egli mi ha risposto di provare a lanciarmi nel campo dell’arte concettuale, cioè di quella espressione artistica in cui i concetti e le idee espresse sono più importanti del risultato estetico e percettivo dell’opera stessa. Dopo un paio di goffi tentativi subito abortiti si andò lentamente formando in me l’idea di usare un quadro figurativo per esprimere una situazione, e quindi dipingere quadri battezzati “situazionali”
Trattasi di normali quadri figurativi in cui l’osservatore riceve un messaggio “situazionale” da una parte dell’immagine avente forma o colorazione anomala e dal titolo che serve all’interpretazione dell’anomalia dipinta. In sintesi, i quadri situazionali sono quadri tradizionali a cui è stata aggiunta la componente emotiva che li fa diventare filone dell’arte concettuale. Uno dei primi quadri situazionali si chiama ” SPERANZA” in cui l’immagine del mare agitato sotto un tramonto complesso viene rotta dalla presenza di uno scoglio dall’insolito colore verde che colpisce l’attenzione. La chiave di lettura è data dal titolo SPERANZA (che la mente associa usualmente al colore verde) che induce a pensare che in un mare mosso uno scoglio rappresenta una possibilità di fermarsi e quindi di salvarsi. Successivamente ne ho dipinto altri chiamati ISPIRAZIONE, TIMORE, STUPORE, SOGNO E REALTA’, AMICIZIA, SOLITUDINE, DISPIACERE ed altri ancora fino ad uno recentissimo in cui si osserva un cervo in una spiaggia, e la chiave di lettura è data dal titolo DISORIENTAMENTO che indica lo stato d’animo del cervo in un ambiente a lui insolito. Il maestro Salvo così si esprime: “Quella usata da Riccardo Vasdeki nei suoi Quadri Situazionali è una tecnica geniale che ritengo un’evoluzione latente e parallela dell’espressionismo, ma realizzata in modo più globale e concettualmente più moderna ed avanzata rispetto alla tradizionale, legata principalmente a mostrare espressioni esterne di atteggiamenti interiori dell’animo umano”.
Ma non finisce qui; infatti il processo creativo nato con i quadri situazionali mi ha portato a ideare un nuovo tipo di quadro concettuale già abbastanza definito sia mentalmente che in alcune realizzazioni iniziali, e che spero di rendere pubblico entro il 2018.
In conclusione dopo una vita in cui ero appellato “ingegnere”, ho scoperto e soprattutto praticato un mondo nuovo in cui l’appellativo è “maestro”: due mondi diversi fra i quali è ben difficile scegliere. Spero di riuscire a diffondere le mie opere, soprattutto i quadri situazionali presso critici d’arte e anche persone comuni, perché esse sono rivolte a tutti coloro che amano le sensazioni ed anche l’intrigo del gioco dell’interpretazione del quadro, sicuramente più coinvolgente emotivamente dell’osservazione di un quadro tradizionale. E spero anche di riuscire a conoscerne la comprensione ed il gradimento.
Riccardo Vasdeki
aprile 2018
RICCARDO VASDEKI, PITTORE DELL’IMPALPABILE
Riccardo Vasdeki iniziò da autodidatta dipingendo quadri da fotografia, che dopo qualche anno lo stancarono. Incontrò il maestro internazionale Mario Salvo che gli insegnò ad usare la spatola e, soprattutto, ad aggiungere nei quadri tonalità personali dando nuovo sfogo alla sua creatività. In seguito ha ideato i “Quadri situazionali”, quadri figurativi che diventano quadri concettuali grazie ad una anomalia cromatica nell’immagine e al titolo-guida, fattori che guidano l’osservatore ad una riflessione ed alla comprensione della “situazione” espressa.
Mario Cianciotti – Bari
BIOGRAFIA
Mario Cianciotti si è cimentato a lungo con la natura, con i suoi molteplici soggetti, fino a carpirne i segreti più profondi, fino a svelarne i segreti più arcani. Esaurito questo filone delle “proprie radici”, raggiunto il massimo in questo ambito romantico-sentimentale, quando ha creduto di aver raccontato tutto delle sue creature, ha preferito tuffarsi in una nuova avventura artistica. Egli si è voluto cimentare in una sfida talentuosa, virtuosa, artistica. Materia prima: sempre i colori. Ha voluto essere “trasgressivo” rispetto ai canoni tradizionali. Ha accettato la sfida, non solo, ma ha rilanciato, dando libero sfogo alle sue più recondite passioni, ai suoi nuovi istinti creativi, a tutte le represse ambizioni del suo animo creativo, ispirandosi all’espressionismo astratto del mitico Jackson Pollock. Un’esplosione di colori, di un impeto incontenibile dell’animo che si traduce in una sfrenata energia positiva e colorata, in un’irruenza di passioni e sentimenti, che creano scenari a dir poco suggestivi, improvvisazioni spettacolari. Al cospetto di così pirotecniche espressioni, si resta sbalorditi, storditi, annichiliti da tanta bellezza.
Gabriele Franceschetti – Ferrara
BIOGRAFIA
Ferrarese classe 67, ha amato da giovane tutti i gochi e i destini della Materia, DNA stesso dell’arte: Spazialiamo di Fontana, Baj e la pittura nucleare. Luce, “new technology” e polimetacrilato, sono qui elevati all’ennesima. “Gemelli” é quasi coscienza pulsante.
Appunti critici di Plinio Perilli. Arte e Artisti Contemporanei
Roma 2016.
La storia comincia per me a Pontelagoscuro Ferrara dove sono cresciuto al numero 4 di via Ricostruzione, 4 fratelli. Il cortile era fonte infinita di nuove idee, confronti, creatività e apprendimento.
Da giovane mi trasferisco in Francia dove ottengo, educazione scolastica.
Una professione e tanti viaggi nel mondo circa 30 anni.
Il Destino mi riporta a Pontelagoscuro dove nel 2008 intaprendo la ricerca nel polimetacrilato e questi colori acrilici fluorescenti e fosforescenti, nasce così quest’arte o mia arte plastica contemporanea.
Giancarlo Sciamanna – Firenze
BIOGRAFIA
Diplomato geometra con iscrizione all’albo.
Diplomato in pianoforte.
Ho realizzato nel corso di alcuni anni una collezione di mille disegni. Volendoli portare su tela ho deciso di frequentare un corso di pittura nell’anno 2012 sotto la guida della prof.ssa Lara Pompei, attualmente docente di pittura al liceo artistico “L. B. Alberti” di Firenze. Ho ricevuto successo di pubblico e di critica nelle mostre personali con premiazioni, tra i quali Premio Pablo Picasso e Premio Internazionale Renè Magritte ed il diploma honoris causa di maestro d’arte dall’Archivio Storico Maison d’Art di Padova.
Il mio stile di pittura è il surreale.
Rosa Mininni – Vallecrosia – Imperia
BIOGRAFIA
Rosa Mininni vive e lavora a Vallecrosia in provincia di Imperia , ha conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Verona . Da sempre amante delle discipline artistiche, nominata Accademica al Centro Accademico Maison d’ Art di Padova. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti e pubblicazioni inserita fra gli autori della Storia dell’Arte Italiana all’interno dell’Archivio Storico Universale delle Belle Arti.
Artisticamente Rosa Mininni si è espressa attraverso la pittura sperimentando materia e materiali. L’Arte di Rosa ci parla di un percorso “ Simbolico – Emozionale “ un percorso iniziato come viaggio spirituale , un dipingere dal misurato simbolismo, la materia si confonde con l’infinito e il fruitore si perde in questo spazio che annulla ciò che di materiale lo lega alla dimensione terrena. Rosa affida all’estro, alla creatività tutta la ricchezza delle sue raffigurazioni pittoriche. Intuizioni e capacità creative che si aprono al grande mistero della realtà, dove la profondità dei mari, la terra, i boschi e l’atmosfera stanno a significare un senso di rinnovamento interiore, una pittura da usare per la ricerca di se, la tela come una porta sul proprio orizzonte interiore . Un percorso di autocoscienza intrapreso sin da ragazza. Numerose sono le manifestazioni artistiche a cui Rosa partecipa. I suoi lavori sono presentati nel mercato italiano ed estero e occupano posti di pregio in molteplici collezioni private .
Maria Pina Sallemi – Comiso – Ragusa
BIOGRAFIA
Insegno presso la Scuola Primaria di Comiso, amo la scuola e il mio paese. Mi piace sperimentare il nuovo e realizzare progetti didattici con i bambini. Sono interessata all’arte, ne sono attratta, visito musei e gallerie. Coltivo da sempre questa passione realizzando dipinti ad olio da autodidatta durante il mio tempo libero, che è estremamente poco. Il mio artista preferito é Claude Monet, ho riprodotto una sua opera: La passeggiata all’età di 15 anni.
Ho scoperto la mia passione quando alla scuola elementare mi accorsi che ero capace di fare ingrandimenti di figure in un modo abbastanza fedele all’originale. Successivamente alla scuola media ho imparato ad usare le tempere e poi ho scoperto i colori ad olio…e cominciai a copiare le opere dei grandi i maestri un tempo.
Poi iniziai a fare le foto dal reale e copiarle realizzando qualche opera, una per ogni anno, perché troppo impegnata con il mio lavoro e con la famiglia.
Recentemente grazie ai social network ho conosciuto PitturiAmo, ho effettuato la registrazione alla piattaforma inserendo le mie opere. Adesso ho trovato lo stimolo giusto e la voglia, tanta voglia di dipingere e di esternare il mio sentire, cosa attraversa la mia anima attraverso il colore. Sono stata sempre dentro di me attenta al bene dello spirito, alla contemplazione e all’apprezzamento della natura.
Ho realizzato una serie di dipinti chiamati «Il viaggio dentro l’anima» perché sono le mie riflessioni interiori figurate con immagini significative per me, che parlano del mio sentire.
Così ho dipinto «Il divenire», «La finestra del cuore»,«Atarassia», «Slanci dell’anima», « Specchio dell’anima», « Serenità» ho raffigurato tutto ciò usando il paesaggio come metafora delle mie riflessioni. Uso quasi sempre la stessa tecnica, olio su tela e talvolta la tecnica mista olio e spray su tela.
Grazie al portale PitturiAmo sono stata contatta da galleristi, e adesso posso esporre alla galleria d’arte Maison D’Art di Padova seguita dalla Dott.ssa critica d’arte Carla D’Aquino Mineo.
– Un’altra piccola personale presso il Duomo Santa Maria delle Stelle di Comiso il 1 aprile 2018.
– Catalogo Iside 2017 opera “La Serenità”;
– Catalogo IntimArte 2017 opera Rose gialle, il Carrubeto;
– Catalogo Art Now periodico da Sandra Serradifalco opera Slanci dell’anima 2019 e targa di riconoscimento.
Anna Trapasso, in arte Nannì, nata a Vibo Valentia il 1° gennaio 1946, risiede e opera a Milano. Sin da bambina ha la passione dei colori e dei pennelli, tanto che avrebbe desiderato frequentare l’Accademia di Brera e fare della pittura la sua professione. Nonostante il lavoro e la famiglia la impegnino molto, continua saltuariamente a dedicarsi alla prediletta pittura ad olio. Nel 2000, avvicinandosi l’età del pensionamento, riprende colori e pennelli con costanza e nel 2004, lasciato l’impiego lavorativo, recupera il tempo perduto.
Il fortunato incontro con il critico d’arte dott. Teodosio Martucci è determinante: si sente incoraggiata nel proseguire e finalmente può liberare la sua creatività. Pittrice autodidatta, la sua opera si evolve nello stile della paesaggistica mediterranea.
Giuseppe Grieco nasce nella città Oraziana di Venosa (PZ) il 2 Marzo 1982.
Frequenta gli studi classici ed inseguito quelli accademici con l’acquisizione di una Laurea Magistrale in Economia e Commercio ed una in Scienze Giuridiche.
Da sempre mosso da una vivacità tipicamente acquariana ha realizzato due opere letterarie dal titolo “IL cifrario segreto Attrazione” e “Sogno di una stella sul ponte dell’invisibile”.
Da sempre appassionato di arte come di mistero realizza opere pittoriche a trecnica mista, su ogni tipo di supporto, donando alle stesse volume tridimensionale ed originalità grazie al processo della glitterazione.
Paolo Bondi – Livorno
BIOGRAFIA
Paolo Bondi è nato a Livorno, dove vive e lavora. Formatosi da autodidatta, lavora il legno sia nel bassorilievo che nell’ intaglio e la creta, dando vita a sculture di vario genere. Oltre alla pittura e all’acquarello, realizza incisioni su vetro. Esegue anche lavori su commissioni nel sul studio a Livorno. Le sue opere d’arte riscuotono ampio successo di critica e pubblico.
Pietro Moretta – Parma
BIOGRAFIA
Pietro Moretta è nato a Caserta nel 1976, vive ed opera a Parma, si dedica alla pittura sin da giovanissimo, infatti la sua formazione artistica inizia frequentando l’istituto d’arte P. Toschi (PR).
Opera nell’ambito del figurativo, trattando vari soggetti, nature morte, figure, composizioni di oggetti, motivi legati nell’ambito sacro trovano nella maniera espressiva di moretta una specifica collocazione, dando vtita a specifiche raffigurazioni realistico-simboliche in cui la puntualità della descrizione si amalgama efficacemente ai valori estetici che il pittore vi coinvolge. La pittura di pietro moretta si è sempre più evoluta nel segno di una perfezione rappresentativa, che rivolge attenzione alla complessità della composizione, al rilievo cromatico e alla sapienza delle oggettivazioni simboliche. Le sue immagini emergono da una straordinaria compennetrazionedi capacità espressive e tecniche, che egli riesce ad equilibrare con intuito e finezza di gusto in ogni realizzazione. È stato recensito in molte trasmissioni di radio e televisioni private. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private italiane. L’ordinata strutturazione compositiva e coloristica delle opere pittoriche di pietro moretta, rivela la padronanza stilistica cui l’artista è giunto, sviluppando le sue capacità di osservazione e di traduzione estetica della realtà. Le immagini riassumono in un ritmato succedersi di linee e di tonalita coloristiche, le quali danno spessore ai piani e consistenza ai modulati rilievi emozionali che l’artista vi associa. (Claudio Ghillani)
Marco Talamonti – Terni
BIOGRAFIA
Marco Talamonti nato a Terni, dove vivo, il 4 Giugno 1978. Pittore autodidatta moderno.
Ho iniziato a dipingere durante il lockdown e continuo a farlo per hobby.
Sono continuamente alla ricerca di nuovi stimoli e del proprio stile per sperimentare nuove tecniche con lo scopo di dare entusiasmo alle mie tele.
Sono attratto da tutto ciò mi circonda, le mie tele sono sempre espressione di una tecnica personale astratta ispirata alla creatività del momento con particolare attenzione all’accostamento dei colori. Tutte le mie tele sono dipinte in acrilico utilizzando pennelli, utensili autocostruiti con l’apporto delle mani.
“..sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno..”
Tutte le opere fanno parte di una collezione privata.
Debora Ferruzzi – Firenze
BIOGRAFIA
Debora nasce a Firenze il 4 ottobre del 1968, figlia unica di Imperia e Danilo anch’essi fiorentini. Fin
da piccola vive in un ambiente dove l’arte viene vissuta non solo osservata; il padre eccellente
disegnatore, illustratore di libri di medicina e topografo, un trisavolo pittore, la bellissima Firenze con
i musei e le mostre. Sempre affascinata dal bello, la mamma bravissima ricamatrice.
Frequenta il liceo scientifico Piero Gobetti e sotto l’insegnamento del Prof. Perini impara le basi del
disegno tecnico e del disegno dal vero ottenendo risultati brillanti.
Da bambina la chiamavano “mille idee”, e in effetti nonostante fosse figlia unica non si annoiava
mai! Paziente, calma, mite, allegra, intelligente ma anche estremamente testarda. La sua curiosità l’ha
portata ad esplorare e a studiare anche la scienza. I colori, la luce quali intimi segreti custodiscono?
Così nel 1996 si laurea in Fisica affascinata dall’ottica, dalla luce per approfondire lo studio
dell’Universo e la perfezione del Creato.
Conosce il suo Alberto al secondo anno di Università, stesso corso di laurea, stesse passioni per
l’ottica, l’astronomia, stessa visione dei valori della vita. Si sposano nel maggio del 1998, ed insieme,
poco dopo, superano un momento terribile, la morte dell’amato padre. Seguono anni in cui abbandona
il disegno, la pittura…troppo doloroso affrontarla, riaprire quelle scatole di pennelli, lapis, matite
tanto care ad entrambi. Ma poco prima che sia passato un anno, arriva il più bel dono di compleanno
che abbia mai ricevuto… la nascita della primogenita Isabella. E a fugare un’altra tristezza che la vita
ha riservato, un piccolo mai nato, arriva anche il più bel regalo di Natale, per San Nicola, la
secondogenita Aurora! Ed è così che insieme ad Alberto crescono le loro bambine. Arriva il giorno
dei primi disegni di Isabella, che emozione, che fantasia. Il fuoco sotto la cenere riprende ad ardere,
la voglia dirompente di disegnare, di dipingere. Così si iscrive al corso di acquerello del pittore
Luciano Piseri, e quei pennelli del padre che avevano un sapore amaro solo pochi anni prima,
diventano punto di forza, di orgoglio, di voglia di fare per due, come se attraverso di lei avesse ancora
voce il suo babbo che continua a sentire tanto vicino. Il corso di acquerello che le dà più forza e quello
che finisce poco prima che nasca il terzo bambino, Michelangelo, dono splendido, nato per la
Madonna del Carmelo ad arricchire, a completare.
Continua a frequentare i corsi di acquerello tenuti dal pittore Luciano Piseri, ricchi di nozioni, di
scambio con gli altri allievi, di confronto, di ricerca, di saggezza pittorica.
Dell’acquerello dice: “quando voglio sognare, disegno e dipingo con l’acquerello. Così posso
esprimere al meglio le mie emozioni”. Le piace rendere vivi i quadri attraverso la luce. Condivide le
bellissime parole di Van Gogh: “Che cosa splendida è l’acquerello per esprimere l’atmosfera e la
distanza, cosicché i personaggi sono come circondati dall’aria e sembrano poterla respirare”. E di
Pierre Auguste Renoir “Com’è difficile capire nel fare un quadro qual è il momento esatto in cui
l’imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un
paesaggio, io amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso”.
Dal 2011 lavora presso l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri nei gruppi di ricerca di ottica adattiva ed
infrarossa. Partecipa ai progetti di tecnologia astronomica attualmente più all’avanguardia,
pubblicando al momento 42 articoli su riviste scientifiche. Ma la passione per la pittura è tale che pur
lavorando a tempo pieno e gestendo una famiglia numerosa, riesce a partecipare con i suoi acquerelli,
a mostre collettive ed esposizioni organizzate dall’Associazione Culturale Giuseppe Mazzon, di cui
è socia. Si posiziona al terzo posto alla sua prima estemporanea in Montefioralle nel comune di Greve
in Chianti, con una menzione particolare sulla tecnica dell’acquerello utilizzata. Insieme alla sua
famiglia anche Simona, sua grande ed importante amica dai tempi del liceo, amante del bello,
dell’arte, della poesia, della letteratura, la sostengono ed incoraggiano sempre nel dipingere.
Marco Palumbo – Vicenza
BIOGRAFIA
Sono nato a Roma nell’anno 1973.
Per motivi legati al lavoro nell’anno 2001 mi sono trasferito a Vicenza
dove vivo attualmente.
Sono l’ultimo di sette figli, mia Madre rimase vedova quando io avevo poco più di due anni.
Questa situazione non mi ha dato la possibilità di proseguire gli studi, quindi terminate le scuole medie entrai nel mondo del lavoro.
Nell’anno 2001, all’età di 27 anni, trovai un buon posto di lavoro, ma questo ha richiesto il mio trasferimento nel veneto, bellissima regione d’Italia che a livello lavorativo, e non solo, mi ha dato molto.
Sono un’artista autodidatta, la mia passione per il disegno mi ha accompagnato sin da bambino.
Nell’anno 2009 la mia creatività ha preso una strada diversa,
ho messo da parte matita e colori, ed ho intrapreso un nuovo tipo di arte che ho ideato, approfondito e nel tempo perfezionato da me.
Amo chiamare le mie opere “puzzle di pietra”.
Personalmente questo tipo di arte mi dà piena libertà di spaziare tra immagini e materiali per la realizzazione.
Le mie opere sono tutte interamente ideata da me , dalla scelta del soggetto, alla posa in opera, fino al completamento con cornice.
Le mie opere sono realizzate con sabbia e granelli di pietra vario genere che posiziono singolarmente, come dire “Roma è stata fatta un mattone alla volta”, così le mie opere sono realizzate un granello alla volta.
Il tempo è la vita, e cosa c’è di più prezioso della vita?
Io non ho fretta, e non guardo il tempo che scorre, ma guardo sempre l’obbiettivo da raggiungere e il risultato finale.
Non è importante il tempo che passa ma come lo si impiega, perché il risultato del nostro operato resta per sempre negli occhi e nel cuore di chi lo ha compreso.
Maria Stella Polce – Francavilla al Mare – Chieti
BIOGRAFIA
Docente presso il M.P.I., Maria Stella Polce (n. 1951) è di origine abruzzese ma ha girato tutta l’Italia prima di trasferirsi definitivamente nella sua terra d’origine.
Artista poliedrica, fin da bambina ha mostrato la sua passione per l’arte dipingendo principalmente paesaggi, animali, fiori ecc, con un genere realistico.
Dai 20 anni in poi, ha iniziato quindi a dipingere con i colori ad olio su tela (autodidatta), ed ha partecipato alle prime mostre e collettive, ottenendo premi e consensi.
Dalla personalità molto sensibile e con tanta sete di conoscenza, fin da giovanissima è stata affascinata da letture riguardanti il mistero, il paranormale, il rapporto tra l’uomo, Dio e l’universo, i cosiddetti “miracoli”, e quindi le filosofie orientali con i loro Maestri, le religioni, l’ipnosi regressiva, la fisica quantistica, l’ufologia, l’esistenza dell’anima, la vita dopo la morte, lo scopo della vita, ecc., tematiche , queste, che l’hanno portata a leggere centinaia di libri, influenzando anche il contenuto di alcune sue opere successive.
Dopo un lungo periodo di ricerca e sperimentazioni artistiche, con varie tecniche e materiali, (tra cui pastelli ad olio, acrilici, acquerelli, tempere, pittura su vetro, collages, tecniche miste ecc.), è stata la scoperta dei frattali, dall’anno 2000 in poi, che ha cambiato radicalmente il suo modo di fare arte, aderendo alla corrente artistica del Frattalismo . Dai frattali, infatti, da lei realizzati al computer, è riuscita a far emergere, dipinti col pennello virtuale guidato dal mouse, cavalli, figure femminili, paesaggi ed altro, con una tecnica di fusione tra il frattale e ciò che vi è dipinto al suo interno, con un effetto originale e sorprendente. Successivamente, ha sperimentato anche nuovi tipi di modifiche ai frattali, allontanandosi saltuariamente dal figurativo . Tutte le sue opere digitali nascono quindi dai frattali e dalla loro modificazione (compresa frammentazione, sovrapposizione, ecc.).
La scelta dell’arte digitale è stata sia una necessità, (in quanto il lavoro di insegnante non si conciliava molto con altri generi artistici, come la pittura, che richiedono l’intera giornata lavorativa), e sia una piacevole novità artistica da poter svolgere anche nelle ore tranquille della notte.
“…Se l’universo è frattale, il frattale rappresenta dunque per l’artista l’universo, caotico nell’apparenza ma che nel dettaglio ha un suo ordine. Le forme che in questo si manifestano per mano dell’artista sono a volte esagerate, oniriche, simboliche, ma servono ad esprimere sempre qualcosa che ha attinenza con la realtà. E’ un sentimento che l’artista ha bisogno di esprimere e di far conoscere, stimolando riflessione, curiosità e comunicando emozioni.
M. Stella Polce sa tutto questo e trasforma il tutto in arte, un’arte nuova e sorprendente, di grande impatto visivo, originale, alla ricerca degli infiniti, quegli infiniti che, in definitiva, sono sempre e comunque nella coscienza dell’artista.” Prof. M. Pasqualone.
Con questo nuovo genere di arte digitale è stata premiata (tra cui: Premi di Rappresentanza al Premio D’Annunzio di Pescara, 2015 e 2016; Premio Internazionale città di Firenze 2017: 1° Premio Arte Digitale-Frattalismo), è stata inserita in cataloghi d’arte (tra cui Mondadori e l’Elite 2019), e partecipa attivamente a mostre e collettive in Italia e all’estero.
Luisa Andaloro – Foggia
BIOGRAFIA
Pittrice, nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Si laurea nel 2007 presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia in arti visive e discipline dello spettacolo, sezione pittura, attualmente è insegnante. Ha partecipato a diverse mostre collettive e personali. E’ stata inoltre selezionata per il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea alla Mediolanum Art di Padova, presidente della giuria Vittorio Sgarbi. Ha esposto ad una mostra presso Palazzo Farnese di Piacenza. Attualmente le sue opere si trovano a Palazzo Zenobio in occasione della 57ª Biennale di Venezia. Il critico d’arte Alfredo Pasolino ha parlato delle sue opere. « Luisa Andaloro presenta una figurazione di intensa espressività, resa in una visione dove il realismo si ammanta di un senso inesauribile di rappresentazione emozionale e psicologica. La figura diventa evocazione di sentimenti, in un racconto visivo dove il cromatismo e la struttura compositiva mostrano una profonda vitalità, sia nella resa dei contenuti che nell’interpretazione psicologica dei soggetti ispirativi. In questi dipinti, realizzati con sicuro tratto pittorico, traspare una ricerca di bellezza, un’armonia dinamica frutto di una ricerca introspettiva dove le immagini si fondono in liriche rispondenze simboliche, risultato di un’evidente sensibilità interiore.» (V. Cracas)
Albertino Spina – Terni
BIOGRAFIA
Spin Albertino nasce nel 1956
Il padre nato a Palermo nell’anno 1923 ,a diciotto anni circa viene inviato come militare presso la caserma di Terni, dove allora conosce, una bambina di nome Marisa Binarelli tredicenne, capelli neri, occhi azzurri, e con un seno stupendo, Angelo desidera questa bambina con le fattezze di donna, e comincia a cantare ed a fare serenate sotto la sua abitazione, la circuisce, Angelo è un bellissimo ragazzo con occhi azzurri chiari e capelli biondi ,tipico del vichingo venuto dal sud, e a quattordici anni Marisa rimane incinta, ed a quindici anni non compiuti nasce il suo primo genito, Antonino.
In seguito , nascono gli altri tre fratelli, e Albertino e l’ultimo.
Precisamente l’otto marzo, erano le 17 del pomeriggio, a Terni stava nevicando, e sua madre Marisa ancora molto giovane, considerando che il suo primo figlio Antonino veniva alla luce quando lei era ancora giovanissima , anche se incinta di Albertino, giocava a tirare palle di neve nel cortile sotto la sua abitazione, insieme agli altri suoi figlioli, a tale ora comincia a sentire dei dolori al basso ventre ed alle ore 18.30 presso borgo bovio a Terni, nasce Albertino.
Ultimo figlio di cinque, Spina Antonino il primo genito, poi Salvatora, pietro, Giovanna, e Albertino.
L’anno precedente la sua nascita , il padre Angelo che allora era operaio presso le acciaierie ternane, subisce un grave incidente nel lavoro, che lo porta ad avere una invalidità permanente, la madre costretta a seguirlo per i vari ospedali della zona, rende la vita dei bambini, una sofferenza sia per lei che per gli altri, Pietro Giovanna, e Salvatora vengono inseriti in diversi collegi della zona, Albertino subisce
una crescita fatta di sofferenza e tristezza, è il suo stato d’animo che imprimerà nelle sue prime opere con colori grigi tristi come la sua vita.
ll suo approccio con la pittura risale nel periodo scolastico , nel primo quinquennio vince sempre il primo premio di pittura ,poi alle medie inferiori , i professori lo consigliano verso una scuola artistica ,data la sua bravura nel dipingere , nel periodo dal 1970,al 1980, partecipa a diversi concorsi internazionali, al san Valentino d’oro, promotore Agostino Pensa, , e riceve riconoscimenti nella sua città natale, espone a Pisa ,a Grazzanise (le) Perugia(pg) .e con diverse gallerie nazionali ed estere, nel 1980,espone in AMERICA a Trenton new Gersey, dove la comunità italiana lo apprezza per le sue opere umbre.
Opere in permanenza presso la GALLERIA D’ARTE GALLIANO via corona TERNI, Nel suo iter pittorico , I suoi dipinti sono collezionati ,presso pinacoteche, e collezioni private, e pubbliche. Non abbandona mai la pittura, egli specifica : la pittura e come una bella donna, che ami con tutto te stesso ,quando pensi di averla in mano, egli ti fugge di nuovo, ma non si può mercanteggiare od amarla quando non se ne ha la voglia, quando si dipinge in modo forzato solo per il denaro, l’artista perde il contatto con la creatività e la simbiosi dell’arte.
Francesco Incampo – Altamura – Bari
BIOGRAFIA
ARTISTA ECLETTICO, HA SEGUITO LE CORRENTI D’ARTE INFORMALE ED ALCUNE SUE OPERE SONO STATE DEFINITE DA CRITICI D’ARTE E RIVISTE DEL SETTORE COME “FRAMMENTI DELL’ANIMA” IN QUANTO SCORCI DI VITA VISSUTA, MA NELLO STESSO TEMPO NON HA DISDEGNATO L’ARTE FIGURATIVA, RITAGLIANDOSI UNA TECNICA PARTICOLARE, MOLTO PERSONALE CON OPERE SURREALI-SIMBOLISTICHE CARICHE DI FASCINO E DI INFINITA BELLEZZA.
Giovanna Gennaro – Modica – Ragusa
BIOGRAFIA
Nata in Belgio nel 1957, Giovanna Gennaro vive e lavora a Modica. Ha frequentato la scuola “Salvatore Ferma”, fondata dal maestro Giovanni De Vita a Ragusa per affinare il suo talento che si è sviluppato a poco a poco e cui si è dedicata con grande passione e impegno. La sua prima mostra è del 1990 presso la galleria Il Convegno di Ragusa. Ha partecipato a diverse mostre collettive sia in Sicilia sia a Roma. Le sue opere si trovano presso collezionisti privati e presso la Fondazione Grimaldi di Modica (Rg).
Giovanna Gennaro, che negli ultimi anni ha partecipato a numerose collettive con Il Gruppo di Scicli, fondato da Piero Guccione e Franco Sarnari, descrive il paesaggio, tema ricorrente come tema ricorrente, con uno stile e un gusto originale, attraverso scorci della sua terra, solennemente ed eternamente estranea all’uomo.
Un percorso che segue con lo sguardo le sfumature e le tonalità tenui che trasportano in una realtà personale di sospensione, di sogno e di solitudine.
E’ nella fusione dei colori, nei cieli che si uniscono alla terra senza confini, che si manifesta il legame dell’artista con la realtà che la circonda che viene, però trasfigurata, trasformata, perde di connotazione riconoscibile per lasciare libera un’esperienza di passione e di dolcezza che lottano tra loro, senza far rumore, senza una conclusione.
Giovanna Gennaro ha alle sue spalle un’intensa e profonda inclinazione artistica che l’ha condotta ad un progressivo sviluppo delle tecniche pittoriche e dell’affinamento stilistico, giungendo da una connotazione materica ad una sottigliezza di colori e sfumature di notevole originalità. Negli ultimi dieci anni ha partecipato a numerose mostre nel territorio del sud-est della Sicilia, in particolare ha presentato una personale nel 2003 presso il Caffé letterario V. Brancati legato al gruppo di Scicli e ha partecipato ad una grande mostra collettiva “Per Kaos” dedicata al film omonimo dei fratelli Taviani al castello di Donnafugata nel 2005. Con la mostra personale “Città di pietra” a Milano e presso la galleria si è inserita tra gli artisti della Koinè Scicli, dando un contributo importante al successo delle iniziative finora organizzate e allo sviluppo dell’attività artistica di questo distretto. Nel 2008 partecipa al progetto “Migrazioni mediterranee. La ricerca di un linguaggio comune” una doppia rassegna di artisti promossi da SpazioTadini di Milano e Koiné Scicli (Rg). Giovanna Gennaro vive e lavora a Modica.
Alessia Sicolo – Roma
BIOGRAFIA
Alessia Sicolo nasce a Roma nel 1970 da padre pugliese,violista dell’orchestra sinfonica della Rai,e da madre siciliana,appassionata di pittura. Entrambi le trasmettono l’amore verso l’arte. Nel 1988 si diploma al Liceo Artistico Ripetta e nel 1997 si Laurea in Scultura all’Accademia delle belle Arti. Approfondisce le discipline della decorazione come trompe l’oeil e lavora nel monumentale del patrimonio artistico di Roma. Nel frattempo si dedica anche alla musica studiando il violino e il flauto traverso. Negli anni del giubileo,dal “98 al 2000 lavora tra Roma e Londra,realizza installazioni con sculture in vetroresina e resina epossidica nel suo atelier romano ed espone in diversi spazi d’arte confrontandosi ed approfondendo nuove tendenze artistiche. Predilige la tecnica a olio,acrilico e stucco. Le sue tematiche spaziano dal Figurativo all’astratto.
Stimata da critici d’arte e collezionisti. Le sue opere sono state esposte in gallerie e spazi espositivi a Roma,Torino,Scicli,Londra. Esposizioni: dal 1997 Arte Contemporanea collettivo a cura di Paolo Sorrentino Roma.1998 Mostra personale Spazio Arte Margo’ Roma.1999 Mostra Personale Art Gallery. Londra. 2014 Collettiva il Ritmo della Ciminiera a cura di Mavie’ Cartia ,Scicli.2019 Art Prize Palazzo Birago a cura di Roberto Borra Torino. Ha scritto di lei il Critico d’Arte Stefano Colonna/sito B.T.A Bollettino telematico dell’Arte.
Michele Armenise – Bari
BIOGRAFIA
Michele ARMENISE nasce a Bari il 1° dicembre del 1950.
Figlio d’arte espone nel 1971 presso la Galleria degli Artisti di Nicola Martiradonna (luogo e fucina dell’arte barese degli anni 60) , raccoglie unanime consenso di pubblico e di critica per una cartella originalissima di disegni in bianco e nero che destano un imprevisto interesse di pubblico e critici d’arte. Scrisse di lui Domenico Cadmo:……..” M.A. si esprime con linee che in tutti i suoi soggetti si muovono in una scorrevole dinamica controllata da una rigorosa tecnica che sta a indicare la bravura dell’artista…..il contenuto della Sua produzione non è di facile accessibilità al profano…….dalle Sue linee deformi nasce la forma, la figura, il simbolo del contenuto dandoci una recepibile dimensione dell’informale tanto in polemica nel contesto dell’arte contemporanea”.
Pietro De Giosa, critico e redattore della Gazzetta del Mezzogiorno, seguì sin dai primi passi la produzione artistica di Michele, così scriveva…..”M.A. realizza i suoi disegni con la china in un batter di ciglia; eppure sembrano lavori che abbiano comportato chissà quanto tempo a causa di un modulo geometrico ch è sempre rispettato nonostante il frastuono e la dinamica delle immagini……..C’è una fantasia, alla base; ma questa fantasia si rinvigorisce, si meccanizza e si cementizza attraverso una grafica assolutamente originale, e da immediata la sensazione di quel frastuono , di quel caos della vita del XX secolo …..”
La sua produzione artistica si evolve negli anni con il colore, con umori polemici e ironici è nutrita e sostenuta dall’esperienza di un lavoro nel mondo della formazione dei giovani. Così passa dalla grafica in bianco e nero alle immagini allegoriche che portano l’artista a fantastiche e libere invenzioni surreali (Maria Cirone Scarfi 78).
Nascono così le cosidette “SERIE” dalle facce di culo, a quella dei messicani e dei pirati. Un modo per identificare e caratterizzare oggetti e soggetti delle Sue opere dove trovano spazio i volti di personaggi politici e non, espressione dell’ ambiguità dei tempi. Così diceva di Lui …..”.ha bisogno di esprimersi allegoricamente, per colpire quanti con la poltrona e con lo strumento del potere si impegnano soprattutto nel divorare.” (Pierino De Giosa 81)
Carattere estremamente variabile, metereopatico di temperamento, le sue opere esprimono senza veli il suo modo di essere, di concepire la vita . Passa in maniera disinvolta e naturale dal figurativo al surreale, dalla china all’olio con tecniche miste che vanno dalle complicate risonanze grafiche alle semplici variazioni tonali.
Una tecnica pittorica inconscia, frutto di casualità e ricerca, accompagna i supporti di tele, tavole e cartoni, dove gli elementi tecnologici e consumistici del mondo d’oggi si uniscono all’umana condizione della povera gente.
Rosy Locatelli - Maringà – Paranà
BIOGRAFIA
Rosy Locatelli , pittrice Italobrasiliana nasce il 4 marzo 1969 a Maringà , stato del Paranà nel del sud del Brasile .
Autodidatta , inizia a dipingere nel 2009 quando un giorno decide di mettere sulla tela quello che la mente e il cuore gli dicevano in quel momento e rendere il resto del mondo partecipe delle sue emozioni .
La sua pittura si può per questo definire appunto “ emozionale “ , in quanto proprio perché , non avendo un insegnamento di base , immagini o episodi che in quel momento lei percepisce vengono poi portati sulla tela .
Le sue opere spaziano dall ‘astratto al figurativo “particolare” sempre però , come dice lei stessa “ io dipingo quello che in quel momento sento dentro “ .
In tutti i suoi dipinti è comunque presente un colore molto vivo , probabilmente figlio della sua parte di anima Brasiliana .
La sua tecnica principale è la pittura acrilica ,ma non disdegna l’ uso di carta , stucco , cotone , garza , tutto senza limiti o regole , pur di raggiungere l’ obbiettivo di creare i suoi dipinti .
La sua prima esposizione è stata nel 2016 nella citta di Ferrara sua città d’adozione , nella galleria IdeArte , acquisendo in questa occasione il nome d’ arte di RosLoca , nome perfetto per l’ originalità nella modalità stilistica delle sue opere d’arte.
Nella sua carriera artistica ha anche partecipato a numerosi eventi nazionali collaborando con il Centro Accademico
Maison d’ Art di Padova , riscuotendo successo di pubblico e di critica .
Altre sue collaborazioni sono state con la Galleria del Carbone di Ferrara e diverse collettive nazionali con esposizioni a
Roma e Torino .
Molto sensibile al mondo e i problemi delle donne ,
uno dei soggetti dipinti, sono appunto donne dipinte in tutti i suoi lati sia positivo che negativo .
Purtroppo il 27 giugno del 2018 un male incurabile c’è l’ ha portata via , privando il mondo dell’ arte e tutti noi del suo talento e di sue future creazioni artistiche .
Io come suo compagno di vita e primo sostenitore , mi stò impegnando a far conoscere il suo nome , mostrando le opere che ci ha lasciato come eredità e come le promisi qualche anno fa , il giorno che le sue opere saranno esposta in musei importanti , e reso immortale il suo nome allora potrò dire di aver mantenuto la promessa e onorato lei e la sua arte .
Claudio Sini
Alessandro Beltrami – Omegna – Verbano
BIOGRAFIA
Nato a Omegna (VB) nel 1969 sono un pittore totalmente autodidatta che da circa 20 anni è innamorato della pittura a olio e del paesaggio con i suoi colori e le sue sfumature.
Durante questo periodo, forse perché a digiuno di insegnamenti di base, ho sperimentato varie tecniche che con l’andar del tempo si sono personalizzate e sono tutt’ora in continua evoluzione.
I pittori che mi hanno sempre attratto più di qualunque altro sono gli impressionisti paesaggisti della seconda metà dell’800, quindi, il colore e il controluce sono caratteristiche che contraddistinguono le mie opere
L’elemento che spesso caratterizza la mia pittura, forse perché sono circondato da laghi, è la presenza dell’acqua in tutte le sue forme che mi dà un senso di tranquillità e di purezza che cerco di trasmettere attraverso la tela.
Raffaele Savoldelli – Piano – Bergamo
BIOGRAFIA
Sono Giovanni Raffaele Savoldelli e da circa 5 (cinque) anni ho iniziato a disegnare su carta e cartoncino con matite, pastelli penne e pennarelli rappresentazioni geometriche, anche perché provengo da formazione tecnica (geometra), per poi passare negli ultimi anni alla pittura acrilica su legno e altri materiali; non ho alcuna specializzazione manuale e nessun studio di artistica o accademie, di fatto sono autodidatta.
Le “opere”, così come rappresentate, sia per la mia formazione, sia per una mia inclinazione personale verso i colori, le linee, le forme armoniose, se proprio vogliamo inserendole in un periodo storico e legarle ad una corrente artistica, mi sento di affermare che fanno riferimento esplicito all’arte moderna astratta che va dalla fine dell’800 ai giorni nostri.
Stefano Canavacci – Milano
BIOGRAFIA
Eleonora Russo – Maria Capua Vetere – Caserta
BIOGRAFIA
Pittrice, scrittrice e poetessa, è nata a S.ta Maria Capua Vetere (Ce). Laureata in Scienze Umane e Storia, ex insegnante di Lettere, ha partecipato a diversi concorsi sia per la pittura che la letteratura, riportando riconoscimenti importanti. Tra gli eventi artistici più recenti cui ha preso parte citiamo quelli presso Acc. Il Convivio Giardini Naxos (Me) 2013 e 2014, Vetrine d’Arte Firenze 2014, Gran Premio per l’Arte dell’Accademia Int. dei Dioscuri 2015 e 2016. Su invito ha esposto, con grande successo, in Italia e Francia. «Artista poliedrica, ama sperimentare misurandosi con diverse tecniche, pur mantenendo un’impronta figurativa ed un linguaggio aderente alla tradizione. Le sue opere sono caratterizzate da una spiccata tensione narrativa, che emerge soprattutto nei soggetti di ispirazione quotidiana. Dedita al simbolismo, ama dare corpo a tematiche spirituali e concettuali. La Madonna qui presentata omaggia l’icona di Pompei riproducendone tutti i particolari.» (Artitalia Edizioni)
Alessandro Priolo – Padova
BIOGRAFIA
Alessandro Priolo nasce a Villa San Giovanni, in Calabria. Anche se legatissimo alle proprie origini, si trasferisce per motivi di lavoro a Padova dove consolida e interiorizza sempre più il proprio amore per la pittura. Oggi mi sento “veneto di adozione”. Fin da giovanissimo, attratto da ogni forma di espressione artistica (pittura, musica , poesia), ha sempre cercato, attraverso tutto ciò, di coltivare la propria essenza interiore. Oggi, attraverso la pittura libera le proprie emozioni ed il proprio “intimo essere”, indagando le tematiche più ancestrali ed intime dell’anima.
” Dell’ anima tu non potresti scoprire i termini pure percorrendo ogni sua via : Cosi` profonde, essa ha le sue radici”.
In questo frammento di Eraclito, sembra vivere l’ arte di Alessandro Priolo, che trova anche ispirazione nelle forme della natura ( attraverso la creazione di paesaggi astratti dell’ animo: “INNER LANDSCAPES”, così come li chiama lo stesso artista ).Una ricerca inesauribile , infinita , un’ esperienza dell’ assoluto che incontra la realtà in tutte le sue primigenie forme ( anche conflittuali), per poi ricomporsi o ritrovarsi in una dimensione pacificata e in un’ armonia che é sempre liberante e rigeneratrice.
Lo stile che caratterizza le opere di Alessandro Priolo, è astratto , informale , che sfocia talvolta anche in un certo espressionismo astratto.
Alessandro Priolo, , nasce a Villa San Giovanni, in Calabria.
Anche se legatissimo alle proprie origini , si trasferisce per motivi di lavoro a Padova, dove consolida e interiorizza sempre più il proprio amore per la pittura.
Fin da giovanissimo,attratto da ogni forma di espressione artistica( pittura, musica, poesia), ha sempre cercato attraverso tutto ciò di coltivare la propria essenza interiore.
Oggi , attraverso la pittura libera le proprie emozioni ed il proprio ” intimo essere”,indagando le tematiche più ancestrali dell’ anima.
Il suo percorso artistico è corredato da significative presentazioni, mostre( sia collettive che personali), collaborazioni in ambito nazionale ed internazionale con varie gallerie(Roma , Padova, Firenze, Genova, Bologna, Venezia e Boston).
In particolare è da rilevare come l’ artista abbia avuto opere in permanenza presso la galleria americana di Boston ” ITALIAN CONTEMPORARY ART GALLERY” e come abbia preso parte ad aste ufficiali.
La sua arte è presente in varie riviste e cataloghi ( vedi il CAM, Catalogo d’ arte moderna edito da Mondadori, CAI , Catalogo artisti italiani ).
Inoltre ha partecipato anche a vari eventi fieristici di rilevanza nazionale ( Fiera Arte Padova, Genova e Bologna).
Dario Chiericallo – Milano
BIOGRAFIA
Maestro DARIO CHIERICALLO
Nato a Milano il 3 Aprile 1938 è oggi riconosciuto dai critici internazionali come uno dei maggiori Maestri italiani del Novecento.
Fin dall’inizio della sua storia artistica, egli si è rivelato uno dei più profondi interpreti dei fremiti, dei desideri e delle speranze di quella generazione che era da poco uscita dalla seconda guerra mondiale.
E questi dubbi, queste paure, questi fondamentali cambiamenti del costume italiano egli ha saputo cogliere con straordinaria sensibilità e acuta anticipazione.
La “rivoluzione” artistica italiana della seconda metà del nostro secolo lo ha visto dunque protagonista attivo e interprete squisitamente originale, capace di individuare quei fermenti genuini e fondamentali che, superando le esperienze e i riferimenti di un’epoca e di una cultura datate, si sono universalizzati in una formulazione pittorica inconfondibile.
Già nei primi anni ’60 esponeva nelle più prestigiose gallerie milanesi accanto a pittori come Carrà, Crippa, De Chirico, De Pisis, Balla, Fontana.
L’originalità della sua arte sta infatti nel rifiuto deciso di qualsiasi schema “prefabbricato” e di qualsiasi “manierismo”. In particolare, la profonda introspezione che accompagna la sofferenza e le grida dei suoi personaggi ha fatto di lui, per unanime riconoscimento, l’artista che per primo ha saputo introdurre nella pittura le complesse problematiche della psicanalisi.
Tanto, che sulle sue tele insolite, l’insieme di dolori forma il tessuto connettivo di emozioni complesse nelle quali l’osservatore riesce spesso a ritrovare lo specchio delle proprie esperienze dirette e indirette.
Il cammino artistico di Dario Chiericallo si snoda attraverso “periodi” di sviluppo spirituale, distinti ma fra loro complimentari, sempre accompagnati da forti reazioni e da significativi consensi della critica internazionale come è destino di ogni pittore “di razza”.
Ne è testimonianza eloquente l’altissimo numero dei suoi collezionisti ed estimatori, e la loro distribuzione geografica.
Oggi i quadri di Dario Chiericallo si trovano infatti nelle collezioni pubbliche e private, nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo: Milano, Roma, Venezia, Firenze, Londra, New York, Los Angeles, Praga, Parigi, Boston, Francoforte, Stoccolma, Buenos Aires, Vienna, Montreal.
In tutto il mondo è considerato un caposcuola, la cui ricerca intensa e appassionata ha saputo incidere sulle tele, in modo indelebile, attraverso una materia densa e una vastissima gamma cromatica, la fragilità degli esseri umani, le loro intime e dolorose contraddizioni, la loro disperata solitudine.
Sulle tele di Dario Chiericallo si riversa infatti magicamente quel misto di realtà, di magia, di tragedia che accompagna e condiziona quotidianamente la vita di ciascuno di noi.
Luisa Borin – Merlara – Padova
BIOGRAFIA
“Sono Luisa Borin in arte Gigì, nata nel 1952 in un piccolo paesino della bassa padana. Sono felicemente sposata dal 1972, mamma di due ragazzi, nonna di tre bellissimi bimbi. Ho dedicato la mia vita alla famiglia, ai genitori e al lavoro nei campi.
Il mio approccio con la pittura da autodidatta è iniziato nel 1999 dopo un intoppo di percorso con la mia salute fisica: senza di questa non avrei avuto la possibilità di sperimentare ed elaborare ciò che si celava nel mio inconscio. Non importa se dietro di me non ci sono grandi scuole, quello che importa per me è espandere, senza falsa ipocrisia, il mio essere.
I miei primi lavori sono stati presentati al Castello di Soave.
Lì ho incontrato il critico d’arte Pier Antonio Trattenero, il quale mi ha seguita durante il percorso artistico, con consigli e rimproveri, per poter far emergere senza paure e falsi pudori quello che io amo definire “i miei scarabocchi”.
Sono istintiva nell’elaborare i lavori, libera come il vento: la spatola è il mio mezzo preferito per sovrapporre ai fondi i miei soggetti, non amo il pennello e i miei fondi sono dipinti con la carta.
Dedico la maggior parte del mio tempo a giocare con le tele, i colori e la mia fantasia.
Ho tantissime soddisfazioni nel presentare le mie opere ai concorsi, sulle piazze e alle mie personali.
Mi auguro di riuscir a trasmettere quella luce, quella voglia di vivere e di lottare per i propri ideali “senza mollare mai”, con la consapevolezza che il vivere in questa dimensione è solo un passaggio.”
Roberto Mondani – Roma
BIOGRAFIA
Roberto Mondani nasce a Roma nel 1957.
Pittore e scultore autodidatta, dopo una breve parentesi dedicata allo studio del paesaggio e del figurativo, elabora un tipo di pittura più originale. Vengono quindi introdotti materiali come: plastiche e sabbie di vari spessori, su supporti in legno o multistrato o tela.
Anche le sculture presentano incisività e tensione emotiva, sia nella realizzazione dei marmi che negli altri tipi di pietra.
Ha partecipato a diverse collettive all’estero e in Italia. Al suo attivo ha anche delle mostre personali.
Ultime partecipazioni:
Italianart Helsinki luglio/agosto 2007
Fiera di Istanbul nov.2007
Fiera di Reggio Emilia nov./dic. 2007
Copenaghen febbr.2008
Fiera di Istanbul nov.2008
Hanno scritto di lui i critici: Alexandra Filonenko
Antonella Andriuolo
Francesco Giulio Farachi ed altri
Mariadolores Simone – Gorizia
BIOGRAFIA
Mariadolores SIMONE detta La Pintora
nasce a Gorizia il 13 marzo del 1954, fin da bimba mostra interesse per l’Arte e le sue espressioni, mostrandosi particolarmente predisposta per il disegno. All’inizio degli anni ’90 approfonfisce le proprie conoscenze artistiche frequentando numerosi corsi di pittura e di ceramica che le permettono di affinare la propria tecnica riguardo la stesura del colore e degli effetti cromatici, nonché di apprendere le varie tecniche pittoriche, da quelle rinascimentali a quelle attuali.
Solamente negli anni 2000, sollecitata dai propri insegnanti, dagli amici e dai famigliari, decide di esporre le sue produzioni al pubblico; da allora partecipa a numerose mostre personali e collettive ed a vari concorsi, ottenendo da subito positivi riscontri di critica e di pubblico.
È particolarmente attenta e sensibile alle problematiche comportamentali, sociali ed individuali, che secondo il suo parere ci accomunano alle genti dei secoli passati e pertanto le sue opere, particolarmente curate nei dettagli e nel colore, ripercorrono reminescenze rinascimentali e ripropongono tematiche, allegorie e simbolismi tipici di quel periodo.
Difficilmente inquadrabile in un movimento pittorico ben definito, la sua pittura viene considerata dai critici post-impressionista quando rappresenta paesaggi e scorci della natura e post-espressionista quando con le sue opere vuole lanciare un messaggio ed è allora che nei suoi quadri il colore si carica di forza espressiva e diviene elemento di critica sociale assieme a personaggi con forme sature di carattere, personalità individuale e rango sociale spesso rappresentato emarginato, che poco hanno in comune con quelli idilliaci e romantici degli Impressionisti della scuola francese, bensì si accumunano e si rifanno a quelli rappresentati dalla Scuola Libera di Parigi ed agli Espressionisti del Gruppo Die Brucke.
I suoi lavori non devono essere letti solo da un’ottica della rappresentazione esteriore, in essi bisogna cercare il messaggio che nascondono e che se scoperto ci riportano a quanto da lei detto:« …. viviamo momenti di grande confusione, di grande chaos morale, sociale ed ambientale, ma anche di grandi opportunità. Non serve essere eroi per cambiare le cose, non servono idee e gesti eclattanti, bisogna avere la consapevolezza che siamo tutti sulla stessa barca, che tutti facciamo parte dello stesso sistema, che tutti siamo connessi e che non bisogna aspettare che qualcuno ci guidi e ci dica cosa e come fare, talvolta anche un semplice gesto può migliorare le cose; la difficoltà sussiste nel guardarci dentro e capire cosa ognuno di noi possa fare».
Alessandro Maiani – Roma
BIOGRAFIA
Alessandro Maiani nato a Roma nel 1970 inizia a dipingere a 18 anni cercando di apprendere l’arte, il colore e la passione. Il grande Artista Vittorio Murru fece di Alessandro un suo allievo e, nella propria abitazione, comincio a dipingere le sue prime opere. A 20 anni il giovane talento scopre “Realtà diversificate a Palazzo Margutta” a Roma con Mara Ferloni, sua critica d’arte, e accarezza il successo. Dopo tante collettive il ragazzo continua ad esporre da Blonde & Blu il centro estetico dove si trovano i grandi maestri dell’arte come , Nunzio Bibbo’scultore e pittore italiano, in grande amicizia. Dopo tanto trascorso si avvicina al mondo della televisione conoscendo Claudio Capuano di Televita e, parlando in tv, conosce Mario Salvo maestro d’arte di spatola. Alessandro rimane fermo per un po’ di anni riprendendo in seguito con una collettiva nel 2013.
“Giuseppe Verdi for ever” 130 artisti per un opera corale, una mostra al centro culturale di Gabriella Ferri.
Ed ora un’altra collettiva nella galleria d’arte di Padova Maison d’Art con la ormai nota critica d’arte Carla d’Aquino Mineo.
Gino Pigolotti – Città di Castello – Perugia
BIOGRAFIA
Bepe Contiero – Saletto – Padova
BIOGRAFIA
Fabio Tamussin – Tolmezzo – Udine
BIOGRAFIA
Sono Fabio Tamussin, nato il 12 aprile 1972 a Tolmezzo (Udine).
Vivo a Collinetta un piccolo paesino dell’alta Carnia in Friuli Venezia Giulia.
Si può dire che la mia passione per l’arte inizi già ai tempi dell’asilo, quando le suore mi davano da fare le illustrazioni
e i cartelloni. Poi con il passare degli anni e le scuole dell’obbligo ho continuato a coltivare la passione per la pittura
guidato anche da mio zio che era pittore decoratore. Terminato le scuole medie inferiori ho fatto domanda per
l’Istituto D’Arte Sello di Udine, ma l’ho frequentato solo per un anno siccome c’erano più materie di studio che di
pratica.
Chiusa la parentesi degli studi, ho lavorato per 25 anni in fabbrica ma continuando nel mio tempo libero a creare opere e cercando sempre un miglioramento della mia pittura, provando anche nuove tecniche: carboncino, acrilico, pastelli a olio, pastelli Caran D’Ache e tecniche miste.
Nonostante tutto, la tecnica che prediligo è sempre l’olio, perché secondo me è il più realistico.
Come si può notare dalle opere che espongo, sono un pittore realista al quale gli piacciono i dettagli.
I campi in cui tratto sono abbastanza vasti, ad esempio: aeronautica, pin-up (ragazze copertina o calendari), mitologia,
fantasy, western, locandine di film, murales, personaggi dei fumetti e natura (animali, paesaggi); in riferimento a
quest’ultima, l’unica cosa che non mi emoziona a livello artistico sono “le nature morte”.
Augurando che la mia arte sia di vostro gradimento vi porgo i miei saluti.
Gabrio Vicentini – Bologna
BIOGRAFIA
GABRIO VICENTINI
Nasce nel 1949 in una golena del delta del Po. Da
sempre è appassionato di arte, in particolare di pittura,
alla quale si accosta da autodidatta dopo una vita
professionale da disegnatore tecnico.
Vive ed opera a Bologna, esplicando la sua passione per l’arte, riscuotendo ampio successo di critica e di pubblico.
Ama la pittura gioiosa e giocosa che si esprime ed lui stesso esprime in colori vivi e brillanti. In questa maniera l’artista è libero di sperimentare produzioni materiche abbinando ai colori ad olio sabbie, cementi e adesivi.
Nelle ultime sue opere, ispirate alle Avanguardie Russe del primo Novecento, lavora e crea in tecnica mista, lasciando grande spazio all’uso di sabbie colorate. I criti hanno ribatezzato queste creazioni e la fase artistica che le caratterizza come ” L’astrattismo spirituale di Gabrio Vicentini”
Partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali, a mostre personali e collettive, dove riscuote notevole successo di critica e pubblico.
Le sue opere sono in collezioni private.
-1° Classificato al Concorso “SIGNALS FROM THE FUTURE” in Abano Terme nel Luglio 2016 con l’opera “I ROSEI CONFINI DELL’ANIMA Op. 262 KE 46″
1° Classificato al Concorso on-line “EMOZIONI D’INVERNO” Gennaio 2017 con l’opera ” BORGO S. ALESSIO Op. 210 KD 69″
Daniela Cantergiani – Castel Maggiore – Bologna
BIOGRAFIA
Daniela Cantergiani, artista bolognese, vive e lavora a Castel Maggiore (Bologna). Formatasi con un
percorso autodidattico, ha partecipato con successo a molti concorsi ed esposizioni, ottenendo un
placet del pubblico e della critica e diversi riconoscimenti a livello internazionale.
Da sempre affascinata dall’Arte contemporanea, nella pluralità dei suoi linguaggi, sino ad arrivare
alla scrittura, pubblicando due libri di narrativa e poesia nel 2016.
La pittura, in particolare, è dal 2013 suo campo d’azione prediletto: dalle opere pittoriche si evince
la voglia di esprimere il rapporto d’amore intenso vissuto dall’autrice, che si mostra a noi come
l’intersezione di due anime che incontrandosi si completano, diventando l’una inscindibile
dall’altra. L’essenzialità dei lineamenti umani, inglobati all’interno di un astrattismo geometrico
nello sfondo, innalza il sentimento intimo e personale dell’amore a concetto universale dell’amore
vissuto e sperimentato da ognuno di noi.
Artista con un linguaggio predominante tra l’astrattismo geometrico, surreale, futurista e
metafisico, ha due opere protocollate nella collezione degli gli artisti scelti da Vittorio Sgarbi, le
sue opere sono pubblicate su diversi cataloghi d’arte e riviste.
Marilena Memmi – Casarano – Lecce
BIOGRAFIA
Nasce a Casarano il 19 agosto 1969, figlia di un noto restauratore di mobili e antiquario, sviluppa sin da bambina una propensione per l’arte in tutte le sue espressioni. Autodidatta da sempre, dopo un periodo trascorso presso l’istituto magistrale di Casarano, decide di intraprendere studi autonomi, puntando sulle sue capacità intellettive e sulle conoscenze acquisite dal padre, grande amante dell’arte e della storia. Sperimenta sempre di più tecniche nuove sia nel restauro di opere di vario genere, che nella doratura a foglia e anche nelle creazioni pittoriche e non.
L’amore per il disegno la porta ad esercitarsi continuamente guardando ed ammirando i pilastri del passato: Leonardo da Vinci, Raffaello, Tiziano, Caravaggio e tanti altri, fino ad arrivare agli impressionisti e agli artisti surreali della metafisica per i quali sviluppa un’attrazione particolare.
La natura umana è al centro delle sue creazioni con la sua psicologia ed i suoi enigmi filosofici, con un occhio al divino e all’ignoto che da sempre ne è affascinata.
Legata profondamente al padre ne subisce la perdita prematura il 22 aprile 2009, continuando il suo percorso di artista e rafforzandolo ancora di più in memoria del suo ricordo, sempre vivo e riconoscente del suo amore e dei suoi insegnamenti.
“Ciò che sono lo devo a lui”.
Tecniche
La mia arte è basata su miscugli di vari materiali e tecniche,la sperimentazione è un mio modo di essere. Matite, polveri, pigmenti si uniscono gli uni con gli altri e infine una pasta modellata finemente a mano e decorata con foglia d’oro, argento e bronzo impreziosisce alcune delle mie opere, rendendole uniche nel loro genere. Così che nelle mie opere l’antico e il moderno riescono a fondersi perfettamente.
….. “ nelle sue opere si riscontrano un’eleganza formale e cromatica nell’evocazione di un gusto classico, mentre il segno regna sovrano, tra raffinati valori soffusi”.
Carla d’Aquino Mineo
Maurizio Cervellati – Lugo – Ravenna
BIOGRAFIA
Maurizio Cervellati
Nato a Lugo (Ra) nel 1953
Fin dai primi anni della Scuola Elementare si notava un grande interesse verso il disegno , quindi la famiglia lo iscrisse ad un corso di disegno con ottimi risultati.
Alle Scuole Medie continuò l’interesse al disegno e quando arrivò la scelta delle Scuole Superiori, nessun dubbio : Istituto D’Arte.
1972 Diploma di Maestro D’Arte all’Istituto Statale D’Arte per la ceramica di Faenza
1974 Diploma di Magistero Artistico (Design nella ceramica)
1974 Tesi finale di Magistero, nuovi concetti su apparecchi sanitari di ultima generazione con elaborati e stampi.
1974 Vince Concorso Internazionale della ceramica contemporanea
1975 Partecipa con quattro pezzi al Salone Internazionale dell’Arredamento a Monza
1975 Vince Concorso di Pittura a Pennabilli
1975 Apertura dello Studio di Grafica e arredamento d’interni Linea Design.
Dal 1977 al 2018 sospeso completamente ogni esercizio pittorico e artistico in generale. L’apertura dello studio anticipava troppo i tempi ed il lavoro scarseggiava, quindi decisi di iniziare una carriera commerciale che negli anni si è concretizzata con grandi risultati internazionali ma portandomi via completamente tutto il tempo libero.
2018 Ripreso quello che era rimasto in sospeso, per scelte lavorative, L’ARTE !
2018 Prima personale con ottimi risultati
2019 Partecipato diverse esposizioni collettive
2020 Febbraio Personale a Faenza
2020 Marzo Vernice Art Fair Forli + Concorso COINE’
2020 Maggio Personale a Lugo
2020 Giugno Personale a Imola
2020 Partecipato a Luxemburg Art Prize
2020 Partecipato Concorso Rembrandt Roma
2020 Segnalazione e Pubblicazione Pittura Bazart
2020 Premio GuglielmoII Monreale Pubblicazione AtrNew
2020 Segnalato e Pubblicato Pitturiamo a NewYork
2020 Partecipato Fiera Art25 Innsbruck
2020 Partecipato Concorso Montemaggi Savignano sul Rubicone
2020 Collettiva Galleria Pontevecchio Imola
Laura Lattanzi – Macerata
BIOGRAFIA
Profilo dell’autrice.
Dopo la maturità classica e la laurea in giurisprudenza (ottenuta prima del completamento del quarto anno accademico e con un esame aggiuntivo rispetto al piano di studi obbligatorio) con il massimo dei voti , rinuncia alla carriera universitaria dedicandosi all’attività impiegatizia.
Già dal conseguimento del diploma viene attratta dallo studio delle discipline orientali ( filosofia, arti marziali, yoga…), conservando contestualmente un grande amore per l’arte ed il colore in tutte le espressioni.
Dal 2003 si cimenta nello studio del pianoforte, spinta dalla forte passione per la musica ed i grandi compositori.
Dal 2010 il sentiero verso l’arte si espande all’insegna della danza e, da autodidatta, della pittura ad olio. Iniziata l’esposizione delle opere, tramite mostre personali e collettive a livello provinciale, ottiene significativi apprezzamenti attraverso richieste di esposizioni da parte di gallerie di importanti città italiane ed estere, tra cui Udine, Venezia, Torino, Roma, Londra ed il Principato di Monaco.
Scrive di lei: “ ….le due direttrici rappresentative e contrastanti sono la figura umana ed il paesaggio, ognuno trattato con mezzi e strumenti diversissimi l’uno rispetto all’altro: il primo esemplato dalla silhouette grafica su sfondo tonalmente compatto o geometrizzante, il secondo mediante ricorso alla prospettiva che dona elemento narrativo ai dettagliati scorci. La dominanza tonale si incammina verso il freddo o al limite ai colori primari…..Lievi sfumature dello sfondo nei paesaggi , che dovrebbero rappresentare l’apertura al mondo di chi guarda, cioè l’elemento dialogico con la realtà, evidenziano una lieve ed elegante volontà di ricerca dell’oltre, del punto ulteriore alla tela e dunque del futuro più lontano, atteso con una malcelata ma sotterranea attesa di cambiamento”.
G.Vincenzi (critico letterario)
Margherita Casadei – Ravenna
BIOGRAFIA
Margherita Casadei (Ravenna – Italy). Nata nel 1982, abita e lavora nella zona di Cervia. Autodidatta per quanto concerne la pittura, laureata in Filosofia a pieni voti, inizia a dipingere quasi improvvisamente attorno ai 16 anni per un’urgenza personale d’espressione. Suona anche il pianoforte e la chitarra. La musica e la danza si sposano con i colori. Il suo percorso pittorico è una continua ricerca che si esplica nel periodo del liceo classico e prosegue ai tempi dell’università. Questa ricerca ha al suo centro la figura umana (quasi sempre dipinta come donna perché la figura femminile è più vicina al suo modo di sentire e di essere) con le sue problematiche e la sua comunicativa. La figura umana veicola significati e piani metaforici: nei suoi dipinti c’è cura per i sentimenti e le debolezze da un lato e dall’altro interesse per la danza e quindi la musica (simboli della vita) e per la ballerina simbolo di armonia, leggerezza, equilibrio e forza vitale. Altri oggetti della sua ricerca pittorica sono: gatti e cani (animali che possono istaurare con l’uomo rapporti davvero speciali); anche la maternità è fonte privilegiata di ispirazione. C’è interesse nel cogliere l’intensità dei momenti quotidiani e l’intensità nella semplicità dei piccoli gesti attraverso trasparenze che si alternano a toni decisi. Margherita Casadei si propone di esprimere un mondo vicino all’animo umano e, nello stesso tempo, che possa dare respiro all’uomo curandone l’anima con l’arte, lontano dalle ristrettezze materiali. Ha esposto per la prima volta a Bologna nel 2002 presso una nota libreria del centro con mostra bimestrale. Seguono mostre personali e collettive a Ravenna, Forlimpopoli e Forlì. Ha esposto in importanti manifestazioni d’arte tra il 2014 e il 2016 a Forlì, Piacenza, Innsbruck. Ha ricevuto l’Oscar per le Arti Visive a Monte Carlo nel Principato di Monaco nell’ottobre 2015 e il Mercurio d’oro per l’arte a Cesenatico nel gennaio 2016. Continua il suo lavoro di ricerca e la sua produzione con grande passione.
Letizia Caiazzo – Piano di Sorrento – Napoli
BIOGRAFIA
LETIZIA CAIAZZO
vive e opera a Piano di Sorrento (Na).
Dopo gli studi superiori compiuti presso l’Istituto Santa Dorotea di Napoli, ha conseguito il diploma di Assistente sociale presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Da sempre ha coltivato la passione per l’arte che ha profuso in qualità di docente a generazioni di giovani. Molto attenta alle varie espressioni artistiche, Letizia Caiazzo ha sperimentato le tecniche più svariate. Questo percorso da lei intrapreso con determinazione le ha permesso e tuttora le consente di essere presente a rassegne di grande rilievo nonchè di essere organizzatrice mostre ed eventi volti alla promozione dell’arte e della cultura. Letizia Caiazzo tiene personali ed espone sia in Italia che all’estero, in spazi pubblici di grande prestigio; tra questi ricordiamo, tra gli altri, le Sale del Bramante e l’Agostiniana a Roma, il Castello del Valentino a Torino, il Castello di Agropoli, il Carcere Borbonico di Avellino, Castel dell’Ovo e il PAN a Napoli, Santa Sofia a Salerno, nonché in varie location a Sorrento, Capri, Ascoli Piceno, Assisi, Agrigento, Taormina, Parigi (Centro Culturale Christiane Peugeot e Galerie Ars e Miss), in Croazia al Museo Pazin , in Belgio al Namur-Chateau de Franc-Waret, a Berlino presso il Museo Dalì, a Corfù (Kerkyra) per il Grecia International Prix City Of Kerkyra – Orthodox Easter 2017, ad Atene per l’ Athina Art Fair 4 nonché a Praga per la Praga Art Fair ed a Mosca-San Pietroburgo per l’ Art Symposium 2017 e l’International Prix Itaca 2017. Sono molti i critici e gli storici dell’arte che si interessano alla ricerca artistica di Letizia Caiazzo. Tra questi troviamo Raffaele Pinto che l’ha voluta al I Convegno Internazionale di Letteratura elettronica al Pan di Napoli, Vinicio Coppola, Massimo Pasqualone, Carlo Roberto Sciascia, Rosario Pinto, Lucia Basile, Leo Strozzieri, Vania De Luca, Fernando Salvatore Fiore, Corrado Aiello, Ferruccio Capra Quarelli, Dino Marasà, Antonino Fiorentino, Nuccio Mula, Maria Teresa Prestigiacomo, Rita Fasano, Giovanni Cardone ed altri. L’arte digitale di Letizia Caiazzo è conosciuta ed apprezzata sia in Italia che all’estero. Appassionata cultrice di arte, poesia e letteratura collabora anche con riviste d’arte e cura recensioni per artisti. Nel 2017 è stata nominata Accademico d’onore dell’Accademia degli Empedoclei Istituto Superiore di Studi Filosofici di Agrigento e le è stata conferita la Laurea Honoris Causa dall’ Accademia Internazionale dei Dioscuri di Taranto. L’artista ha, inoltre, ricevuto il Premio Internazionale Alexander 2017 promosso dalla International University of Peace sotto l’Alto Patrocinio della Universum Academy Switzerland e le è stata conferita dalla stessa la nomina di Accademico onorario.
Francesca Fachechi in arte Keki – Friuli Venezia Giulia
BIOGRAFIA
Francesca Fachechi, sono nata il 29 Novembre del 1973 in Friuli Venezia Giulia.
Autodidatta, ho iniziato a dipingere con colori acrilici su tela, concentrandomi sul bianco e nero per poi dedicarmi al colore. L’arte figurativa è ciò in cui esprimo la mia creatività. In particolare amo la figura femminile nella sua dimensione sospesa, non ascrivibile ad uno spazio ed ad un tempo precisi. Dalle donne che rappresento traspare una sensualità mistica e inviolabile, un’ invulnerabilità carnale, sublimata dalla pienezza che deriva dalla consapevolezza di esistere come quintessenza di armonia e bellezza.
L’assenza di indottrinamento accademico conferisce alla mia arte piena libertà di movimento creativo da cui prende forma la mia “non tecnica” personale. Trovo sia esaltante scoprire dai propri errori nuove possibilità di impiego della materia e dei colori.
Fabrizio Canna – Varese
BIOGRAFIA
Un passato da artigiano. Ora opero come assistente in un istituto per disabili.
Disegno sin da piccolo. Passione parzialmente abbandonata, durante gli anni da
artigiano e riscoperta e valorizzata, grazie al Maestro Francesco Calloni e al suo
corso di pittura e disegno.
Ho esperienze in informatica che mi permettono di progettare diverse mie idee che
poi tramuto nelle mie opere. Trovo molto interessante il lavoro di montaggio al
quale ricorro quando devo creare lo scenario ideale.
È una valida alternativa alla classica bozza in carboncino che è comunque parte
fondamentale della mia formazione. Io nasco come disegnatore.
Il racconto è una parte fondamentale. Le metafore mi permettono di fare passare
messaggi ed emozioni.
Sono molto istintivo nel creare i miei soggetti ma nello stesso tempo, molto
autocritico verso il mio lavoro.
Il vero artista non si accontenta mai.
Giuseppe Zanda – Priverno – Latina
BIOGRAFIA
GIUSEPPE ZANDA
Nato a Latina nel 1971, vive e lavora a Priverno, nell’entroterra collinare pontino.
Affascinato dai colori e dalla materia nelle sue infinite forme, fin dalla più tenera età ha coltivato
l’amore per la pittura sperimentando sempre nuove tecniche e percorsi, sia autonomamente, sia
seguendo alcuni artisti locali e romani, dai quali ha carpito le fondamentali pratiche pittoriche e la
maniera di osservare e riprodurre solo dopo aver assorbito ciò che l’occhio vede.
A quest’attività ha sempre affiancato la ricerca e l’utilizzo di materiali diversi quali paste vetrose,
resine, stucchi, che utilizza per restauri e per creazioni particolari. Il primo amore resta comunque
quello per i colori, scomposti, filtrati e riproposti continuamente nell’incessante trasformarsi della
luce.
Ha esposto fin dagli anni ’90 in numerose collettive e personali nella propria provincia e regione,
partecipando al contempo a mostre e premi italiani ed internazionali.
Negli ultimi anni ha ricevuto diversi riconoscimenti:
Novembre 2017: Partecipazione Collettiva “Universi d’Arte” con inserimento di cinque opere
in Catalogo dell’Editrice “Pagine”
Novembre 2018: Pesaro Arte e Cultura: Collettiva “Verbumlandiart” consegna dell’Attestato di
Gran Merito
Febbraio 2020: Ricevimento Conferimento del “Premio Internazionale Città di New York 2020 –
RED”
Febbraio 2020: Partecipazione con l’invio di un bozzetto al concorso pubblico per l’esecuzione
del “Palio di Sant’Oliva, indetto dal Comune di Cori (LT)
Febbraio 2020: Conferimento del “Premio della Critica” con ricevimento di Targa in Ceramica,
Attestato e Pubblicazione di un’opera sul periodico d’arte “Art Now” e nota di valutazione dalla
Critica d’Arte Dott.ssa Maria Di Pasquale
Giugno 2020: Ricevimento Conferimento del “Premio Van Gogh 2020″
Agosto 2021: Conferimento del “Premio città di Parigi 2021”
Massimiliano Cammarata – Carini – Palermo
BIOGRAFIA
Massimiliano Cammarata nasce a Carini, in provincia di Palermo, il 24 agosto del 1975. Fin da bambino mostra una spiccata e naturale predisposizione per il disegno.
Frequenta il Liceo Artistico di Catania, conseguendo il diploma di Maturità Artistica nel 1993.
Pur non seguendo la via dell’arte dopo il Liceo, non perde di vista questo interesse e questa sua passione.
Nel 2002 consegue la Laurea in Architettura.
Il suo primo vero incontro con la pittura però è piuttosto recente, datato 2009, quando nell’ottobre di quell’anno, vincendo le ritrosie iniziali, dipinge la sua prima tela ad olio. Il sorprendente risultato rompe il ghiaccio e lo spinge a continuare a dipingere e, tela dopo tela, e senza mai fermarsi, da vita a più di cento opere in pochi anni!
Comincia a dipingere soggetti figurativi, quali paesaggi marini, campestri e nature morte, ma i suoi studi sull’Arte moderna e contemporanea lo portano sempre di più ad andare oltre e a superare la semplice raffigurazione. Le sue correnti artistiche preferite rimangono l’Espressionismo lirico (soprattutto Kandinsky), il Surrealismo, l’Informale e l’Espressionismo Astratto americano. La sua pittura volge sempre di più verso l’astrazione e la soggettività. Ama molto sperimentare.
La sua pittura viene definita un “nulla del tutto”, ovvero una pittura difficilmente catalogabile in una particolare corrente artistica, ma che abbraccia la sintesi delle correnti sopra citate, seppur con una prevalenza verso l’Informale e l’Action Painting.
Ad oggi il suo linguaggio pittorico si basa sui seguenti elementi: un gesto liberatorio spontaneo e talvolta non controllato, un uso accentuato della materia pittorica, uniti ad un uso sapiente del colore, sempre studiato e mai casuale, per creare variopinte armonie.
Uso di Spatole, dripping (sgocciolamenti di colore) e materiali diversi (sabbie, gesso, glitter, vernici spry e quant’altro) vanno a completare l’insieme. Le sue tele a spessore sono fatte per essere apprezzate dal vivo, poiché sono dei veri e propri oggetti tridimensionali da ammirare da diverse angolazioni (destra, sinistra e anche dal basso) e in diverse condizioni di luce; anche per questo motivo alcune tele hanno i bordi spessi colorati diversamente, per dare una diversa visione a secondo del lato osservato.
Nel 2015 pubblica il catalogo delle sue opere migliori, a partire dal 2012, con la casa editrice Youcanprint. Con la stessa casa editrice pubblica anche “Un percorso A-Figurale”, un piccolo libro sul suo vissuto artistico.
Nel 2016 entra a fare parte della corrente pittorica “Sensorialismo Materico”, dopo essere stato scoperto ed apprezzato dal noto pittore Guido Carlucci, fondatore della corrente. Carlucci stesso, profondamente colpito dalla sua pittura, non esita a farlo entrare subito nella sua squadra, con permanenza al Museo MACS e nella Tana del Sensorialismo.
Sempre nello stesso anno riceve l’importante riconoscimento “Premio Arte Impero”, con la critica del prof. Paolo Levi.
Agli inizi dell’anno successivo viene premiato alla “Biennale del senso e la materia”, ricevendo il Premio della giuria.