Baldoni Giorgio

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Il maestro Giorgio Baldoni vive ed opera a Sant’Elpidio a Mare (Fermo.Marche)

Cell. 393.9726732

e-mail: giorgio.baldoni@libero,it – info@giorgiobaldoni.it

www.giorgiobaldoni.it

BIOGRAFIA

L’artista Giorgio Baldoni nasce a Sant’Elpidio a Mare nelle Marche dove vive ed opera. Consegue il diploma in Analisi delle Contabilità Speciali e prosegue  gli studi in Mediazione Linguistica presso l’Università di Macerata.  Crea le sue opere con tecnica mista su pannello e ad olio su tela. È autore di poesie e racconti e nel 2010 pubblica il libro “Il Principe del Tempo”. Nelle sue espressioni poetiche e narrative gli aspetti esteriori del vissuto e del paesaggio cercano corrispondenze continue con l’animo umano e con la storia. L’autore si sofferma, sovente, a parlare di anonimi spazi interiori e luoghi dell’anima per trascinarli dentro l’unicità dei ricordi, dei sentimenti e del vissuto, aprendo e percorrendo tematiche profonde e sociali.

L’artista, creatore di materia e colore, nei suoi impasti cromatici raffigura una pittura che è in grado di rappresentare la densità dell’emozione, la sospensione e la concretizzazione della vita, la mutevolezza dell’essere e la realtà oggettuale delle cose. I campi pittorici materici, astratti e figurativi, raffigurano lo spazio della ragione e del sentimento. La tavola diviene il perimetro dentro il quale l’artista si muove per dare vita alle sue creazioni e lo spazio dove forme ed immagini rappresentano luoghi di ricordi, sogni ed emozioni che Giorgio Baldoni esprime attraverso materia, luce, colore, spirito e poesia. Il viaggio interiore dell’artista è vissuto come rottura del tempo e della memoria, attraverso spazi temporali, in eterno dondolio tra passato, presente e futuro che ricordano l’“Ulysses” di James Joyce e il “To the lighthouse” di Virginia Woolf. I suoi codici espressivi ed i procedimenti tecnici esaltano la densità delle pennellate attraverso tratti di colore definiti da mescole cromatiche spesse e sinuose continuamente rinnovate nella loro dimensione fattuale ed esistenziale. L’accesa tridimensionalità materica e tattile è aperta alla sperimentazione attraverso palcoscenici permeati da sintomatici contrasti di colori, “schizzi” di amalgama su tavola, linee curve mai definite nelle cose o composizioni geometriche. La dimensione del colore, profonda, curva e reinterpretata, rappresenta la realtà fenomenica dell’artista, in cui l’inconscio emerge dando forma al contenuto. Le immagini autobiografiche e gli autoritratti sono rappresentati in maniera efficace, icastica, emozionale, sovente asciutta e tagliente, vivida e scultorea, tout-court ancorati a scenari interiori, spirituali ed onirici. La sua arte è trasposizione dell’io in una materialità fisiognomica ed emotiva in perfetta aderenza con l’impasto cromatico che l’artista manipola con delicatezza e pathos, nell’intento di lasciare traccia del proprio vissuto e con la volontà continua di sconfiggere l’oblio.